L'INGREDIENTE MANCANTE Offerta di mercato in crescita vertiginosa, offerta che in particolare inizia - in certi casi - ad essere competitiva nei confronti dei modelli alimentati dai motori a scoppio, anche sui listini prezzi. A poco a poco, anche in Italia, l'auto elettrica prende a diffondersi. L'esplosione di una nicchia destinata - vedi agenda dei Governi, e di riflesso, vedi agenda delle Case auto - a trasformarsi un giorno nel new normal, passa tuttavia anche da quell'ingrediente necessario, ma del quale ancora mancano le dosi sufficienti, che è la rete di ricarica. La rete pubblica, ma ancora prima la rete domestica.
UNA LEGGE PER AMICA Un punto di ricarica in garage o in condominio come chiave per bypassare una volta per tutte l'ansia da autonomia, oltre che per la gestione quotidiana delle spese di ''rifornimento''. Farsi a casa una mini-stazione di ricarica suona dunque ottima soluzione per convivere sereni con l'elettrico, anche alla luce di agevolazioni che, se conosciute, invitano ad approfondire l'argomento. La Legge di Bilancio 2019 introdusse la detrazione fiscale del 50% sulle spese documentate per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica. Il successivo Dpcm 4 agosto 2022 - poi convertito in legge dal decreto Milleproroghe 2023 - ha aumentato la detrazione all'80%. Anche col SuperBonus 110%, infine, viene riconosciuto un incentivo, benché solo se l’installazione rientra in un intervento più ampio, e con qualche correzione nel 2023 (vedi paragrafo dedicato). Grazie anche all'aiuto degli esperti di MCE Lab, osservatorio sul vivere sostenibile promosso da MCE – Mostra Convegno Expocomfort, ecco una guida su come procedere. Più alcuni esempi pratici.
- Ricarica domestica e detrazione all'80%
- Ricarica domestica e SuperBonus 110%
- Ricarica in garage privato e in condominio
DETRAZIONE 80%
Il Dpcm 4 agosto 2022 aveva dunque introdotto una detrazione fiscale dell'80% sulle spese documentate, sostenute dal 4 ottobre al 31 dicembre 2022, per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino a un massimo di 7 kW.La norma non venne tuttavia mai seguita da un decreto attuativo. A rendere effettiva la detrazione e a posticipare la scadenza fu il Dl 29 dicembre 2022, alias Milleproroghe, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 27 febbraio 2023. Il beneficio è ora valido sia per il 2023 sia per il 2024, fino a esaurimento fondi (40 milioni di euro).
BONUS PER CHI Nello specifico, deve trattarsi di infrastrutture dotate di uno o più punti di ricarica di potenza standard non accessibili al pubblico, e che consentano il trasferimento di elettricità a un veicolo elettrico di potenza fino a 22 kW, esclusi quelli fino a 3,7 kW. La detrazione dell'80% spetta ai soggetti Irpef/Ires che possiedono o detengono l’immobile e dev'essere ripartita tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo. Il limite totale di spesa detraibile è pari a 1.500 euro, sia che i costi siano sostenuti da più soggetti per un singolo intervento, sia che i costi siano sostenuti da un solo soggetto per più installazioni. Nel caso di installazione nelle parti comuni di edifici condominiali, il limite di spesa ammonta a 8.000 euro. Ricevono il bonus anche le colonnine installate nei singoli garage.
NON HO IL GARAGE Nei condomini esistenti, la procedura per l’installazione di un’infrastruttura di ricarica dipende dallo specifico luogo presso cui si intende installarla. L’articolo 1135, comma 3, del Codice Civile dispone infatti che ''l'assemblea può autorizzare l'amministratore a partecipare e collaborare a progetti, programmi e iniziative territoriali promossi dalle istituzioni locali o da soggetti privati qualificati, anche mediante opere di risanamento di parti comuni degli immobili nonché di demolizione, ricostruzione e messa in sicurezza statica, al fine di favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente, la vivibilità urbana, la sicurezza e la sostenibilità ambientale della zona in cui il condominio è ubicato''.
SUPERBONUS 110%
110 E LODE Per quanto riguarda la possibilità di usufruire del SuperBonus 110% (che cala al 90% per le spese sostenute nel 2023), va precisato che è concesso solo se l'installazione del punto di ricarica viene eseguita congiuntamente ad altri interventi strutturali (cosiddetti trainanti) che garantiscano il miglioramento di almeno due classi energetiche oppure il raggiungimento della classe energetica più alta. Più precisamente:
- isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione dei condomini;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore negli edifici unifamiliari.
ESEMPI PRATICI
MCE Lab analizza poi i casi più frequenti, stilando le tempistiche e l’iter burocratico per l’installazione di una centralina in un garage di proprietà privata, di un parcheggio su parti comuni del condominio (con posti sufficienti per tutti i condomini), e infine di un parcheggio su parti comuni del condominio non destinate originariamente a parcheggio.
GARAGE DI PROPRIETÀ PRIVATA
IL PERCORSO Il condomino che intende installare una wallbox nel garage di proprietà privata ne dà comunicazione all'amministratore indicando il contenuto specifico e le modalità di esecuzione degli interventi (comunque a sue spese), qualora si rendessero necessarie eventuali modifiche delle parti comuni (corsello box, passerelle portacavi metalliche appese, contatore, ecc.). Dovrà rivolgersi a una società specializzata nella progettazione e installazione di stazioni di ricarica che avrà il compito di:
- fornire una consulenza progettuale specifica;
- dichiarare la conformità dell’impianto;
- verificare le “portate” massime del contatore condominiale;
- verificare la necessità di aggiornamento del Certificato di Prevenzione Incendi (se l’autorimessa è soggetta alla redazione di tale documento) e ogni altro intervento che possa essere richiesto ai fini della sicurezza per i VVFF, anche secondo quanto previsto dalle Linee Guida emesse dal Ministero dell’Interno.
A VOTAZIONE L'assemblea può prescrivere, con la maggioranza di cui al quinto comma dell’art. 1136 (maggioranza degli intervenuti e almeno i 2/3 del valore dell'edificio), adeguate modalità alternative di esecuzione o imporre cautele a salvaguardia della stabilità, della sicurezza o del decoro architettonico dell'edificio. L'assemblea, con la medesima maggioranza, può subordinare l'esecuzione alla prestazione, da parte dell'interessato, di idonea garanzia per i danni eventuali arrecati alle parti comuni.
PARCHEGGIO CONDOMINIALE - CASO 1
ANALISI LOGICA Il caso del parcheggiosu parti comuni del condominio (con posti sufficienti per tutti i condomini) prende in considerazione la collocazione della sola stazione di ricarica, senza che si renda necessario regolare o organizzare la sosta del veicolo che deve rifornirsi, ossia i parcheggi presenti in condominio sono sufficienti a soddisfare le esigenze di tutti. La volontà e di conseguenza la richiesta, di uno o più condomini di collocare in condominio la stazione di ricarica va vista alla luce del combinato disposto degli art. 1102 c.c. e 1121 c.c.
TUTTI SODDISFATTI Il o i condomini interessati dovranno sottoporre all’Assemblea condominiale la richiesta di installazione della stazione di ricarica, questa sarà tenuta a deliberare in riferimento alla concessione a loro favore di detta facoltà con la maggioranza prevista dall’art. 1136 C.C. comma 2 (maggioranza qualificata ovvero 500 millesimi e maggioranza degli intervenuti). Per ridurre i tempi di attuazione, sarà necessario presentare, contestualmente alla richiesta di installazione, anche 3 preventivi di aziende specializzate per l’installazione delle stazioni di ricarica in modo da deliberare l’incarico a procedere ai lavori e alla redazione delle certificazioni correlate. La delibera di autorizzazione implicitamente prevede la facoltà di utilizzo dell’impianto da parte degli altri condomini che vogliono aderire in un secondo tempo partecipando alla spesa, così come previsto dall’art. 1121 c.c. comma.
PARCHEGGIO CONDOMINIALE - CASE 2
SI COMPLICA Nel caso in cui, invece, si decidesse in sede collegiale di realizzare tutte le strutture, cioè di destinare una parte dell’area comune per la realizzazione di una vera e propria stazione di eco- rifornimento (completa magari anche di una tettoia fotovoltaica), il quadro è leggermente più complesso.
SCENARIO 1 Si potrebbe rientrare nell’ipotesi di cui all’art. 1117 ter c.c. in quanto parte dell’area comune precedentemente altrimenti destinata, cambierebbe destinazione assumendo la natura di “stazione di eco-rifornimento condominiale”. Anche in questo caso, comunque, si dovrebbe regolarne l’utilizzo attuando un sistema che dia la possibilità a tutti di usufruirne (numero di voti che rappresenti i quattro quinti dei partecipanti al condominio e i quattro quinti del valore dell'edificio).
SCENARIO 2 Secondo invece l'art. 1120 c.c. II comma, i condomini, con la maggioranza indicata dal secondo comma dell'articolo 1136, possono disporre le innovazioni che, nel rispetto della normativa di settore, hanno ad oggetto: 1) le opere e gli interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti; 2) le opere e gli interventi previsti per eliminare le barriere architettoniche, per il contenimento del consumo energetico degli edifici e per realizzare parcheggi destinati a servizio delle unità immobiliari o dell'edificio, nonché per la produzione di energia mediante l'utilizzo di impianti di cogenerazione, fonti eoliche, solari o comunque rinnovabili da parte del condominio o di terzi che conseguano a titolo oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie comune [...]
A CONDIZIONE CHE Dall’analisi emerge quindi che la richiesta di uno o più condomini di collocare in condominio un punto di ricarica elettrica su spazi comuni dovrà sottoporsi all'assemblea condominiale la quale, tuttavia, non potrà vietarne l'installazione, ma potrà comunque indicarne le modalità di installazione affinché vengano rispettati i diritti degli altri condòmini, non pregiudichi la sicurezza e il decoro dell'immobile ed esoneri dalle spese i condomini che non intendono trarne vantaggio.
LITI IN VISTA? Essendo l’infrastruttura di ricarica utilizzata solamente dai condomini in possesso di un’auto elettrica, si verrebbe a creare un parcheggio ''de facto'' dedicato ai soli condomini in possesso di un auto elettrica. Rischiando di sollevare dissidi tra i condomini... “Gli interventi per la diffusione di punti di ricarica per veicoli elettrici - commenta Annalisa Galante, docente di Fisica Tecnica Ambientale al Politecnico di Milano e Coordinatrice scientifica di That’s Smart, l’area dedicata a Home & Building Automation, Smart Metering, Electric Mobility e Energie rinnovabili nell’ambito di MCE - Mostra Convegno Expocomfort – rientrano tra le innovazioni agevolate dal legislatore, ma dall’analisi di determinati casi assistiamo a dinamiche poco chiare. Per sostenere lo sviluppo di una mobilità elettrica sarebbe necessario un aggiornamento al Codice Civile che regoli l’installazione e l’utilizzo di infrastrutture di ricarica nei condomìni già esistenti, rendendone più agile le procedure burocratiche di messa in opera, come già successo - conclude - per i pannelli fotovoltaici”.