Ma alla fine dei conti, in cosa consiste l'esame pratico? Che fine ha fatto il fatidico "otto"? Ora si passa all'azione...
I PRELIMINARI Ma veniamo al clou: l’esame pratico. Come affrontarlo? Innanzitutto, bisogna indossare casco e abbigliamento tecnico. E se incappate in un esaminatore zelante, tenetevi pronti a fare bel check up della moto che andate ad utilizzare. Potrebbero chiedervi di verificare la condizione di gomme, freni, sterzo, catena, livelli dell'olio, luci, indicatori di direzione e clacson.
PRIMO TEMPO Poi si entra nel vivo della prova. La prima parte prevede il classico slalom con semicerchio finale. Nello slalom, i coni sono cinque e a 4 metri e mezzo l’uno dall’altro. Finito qui, si entra in un semicerchio di 4 metri e mezzo di raggio, da percorrere lungo la circonferenza fatta di coni. Sottointeso, in tutto ciò è vietato abbattere coni, poggiare piedi a terra, saltare uno o più coni nello slalom e non rimanere nelle linee previste.
SECONDO TEMPO Poi è il momento di imboccare il corridoio, lungo 50 metri scarsi, largo 1 e 10 e da percorrere almeno a 30 km/h. Appena dopo c’è l’evitamento di ostacolo stretto: un quadrato uno per uno da evitare a una velocità di almeno 50 km/h. Fatto? Bene, dopo aver affrontato la prova di frenata (si frena con ruota dentro un piccolo quadrato uno per uno), si procede con la prova in strada, dove l’esaminatore valuterà le abilità di guida nel traffico e la vostra propensione a rispettare il Codice della Strada. Archiviata anche questa pratica, la A2 è vostra! E se ve lo state chiedendo, no non manca qualcosa: il fatidico “otto” non è più previsto nell'esame per la patente moto.