Far ripartire l'auto se la batteria è scarica non è difficile, a patto di collegare i cavi nel modo giusto. Tutte le precauzioni
SE LA BATTERIA SI SCARICA L'inverno è spesso la stagione più critica, ma una batteria in panne può capitare tutto l'anno: specie se il nostro veicolo sta fermo per lunghi periodi e non ci preoccupiamo di mantenerlo collegato a un mantenitore di carica, come spiegato nella nostra guida. Se l'auto o la moto non parte, una possibilità per rimetterci per strada è usare i famosi cavi: per collegare il mezzo in avaria con uno che funziona, oppure a una di quelle batterie di emergenza chiamate anche ''booster''. Ma come collegare i cavi? Quali accorgimenti bisogna adottare, per non rischiare problemi?
MANEGGIARE CON CAUTELA Per capire quanto sia importante usare cautela, quando si maneggiano cavi e batterie, sappiate che basta far toccare lo stesso pezzo di metallo a due cavi collegati a una batteria carica perché questi si saldino a esso: per effetto del calore generato dal cortocircuito. Massima attenzione, dunque! Per non correre rischi, leggete bene tutte le avvertenze in questo articolo.
Far partire l'auto con i cavi: la guida pratica
CHE COSA VI OCCORRE
Quello che vi serve per procedere è una coppia di cavi appositi: sceglieteli di buona qualità ossia con fili di rame di sezione elevata (non fatevi ingannare dallo spessore della gomma isolante). Poi, naturalmente, vi serve un'auto con la batteria carica: meglio sincerarsi che le indicazioni di Volt e Ampere stampigliate sulle batterie delle due auto siano simili perché l'operazione vada a buon fine. Per capirci, l'accumulatore di una Panda potrebbe non farcela a mettere in moto il dieselone di un maxi SUV.
QUALCHE PRECAUZIONE
Non avvicinate il viso alle batterie durante il collegamento dei cavi e fate attenzione a non avere materiale infiammabile nelle vicinanze, perché non è da escludere che, collegando i morsetti, si scateni qualche scintilla. E tenete sotto mano i codici di sblocco dell'autoradio o dei sistemi di bordo, se previsti dal vostro modello, perché una batteria scarica potrebbe mandare tutto in blocco. Tutto quanto detto finora vale tanto per le auto quanto per le moto.
COSA FARE, UN PASSO ALLA VOLTA
Quando avete il materiale a disposizione, controllate il posizionamento delle batterie nelle due auto: la maggior parte dei modelli ha l'accumulatore nel vano motore, ma non mancano eccezioni: alcune Maserati, BMW e Mini, per esempio, l'hanno nel bagagliaio. Perché fare questo? Per poter parcheggiare l'auto appoggio in modo che i cavi arrivino a collegare agevolmente i contatti elettrici delle due vetture. Quindi procedete come segue:
- Spegnete il motore dell'auto appoggio, togliendo corrente anche al quadro strumenti.
- Spegnete tutti i servizi dell'auto scarica: luci, tergicristallo, ventilazione (se possibile) e scollegate eventuali alimentatori dalla presa dell'accendisigari.
- Controllate che la batteria dell'auto ferma non presenti perdite, danni visibili, rigonfiamenti o morsetti molto ossidati: in quel caso - senza indugi - chiamate l'elettrauto.
- A motori spenti collegate il cavo rosso ai poli positivi (+) delle due batterie.
- Sempre a motore spento collegate il cavo nero: prima al polo negativo (-) della batteria scarica, poi al corrispondente polo negativo della batteria carica.
- Avviate il motore dell'auto soccorritrice e lasciatelo girare a poco più del minimo (circa 1.500 giri) per circa 5 minuti, controllando di tanto in tanto che i cavi non si surriscaldino: nel caso spegnete il motore, scollegate i cavi uno alla volta partendo da quello nero - staccate entrambi i morsetti di un cavo, prima di passare all'altro - e chiamate un elettrauto.
- Trascorsi i 5 minuti di cui sopra, spegnete il motore dell'auto soccorritrice (per precauzione, onde non sovraccaricarne l'alternatore) e provate ad avviare il motore dell'auto in panne senza insistere per più di 10 secondi per volta. Se non funziona, riavviate l'auto soccorritrice e attendete altri 5 minuti. Attenzione, se il motorino d'avviamento dell'auto ferma non gira, non insistete: potreste mandare in confusione l'immobilizer e non riuscire più a ripartire nemmeno con una batteria nuova.
- Quando l'auto precedentemente ferma è ripartita, aspettate ancora qualche minuto prima di scollegare i cavi (per evitare sbalzi di tensione eccessivi): prima staccate il cavo nero e poi mantenete il motore acceso per almeno 20 minuti, meglio se in movimento.
I RISCHI DELLE SCINTILLE
A rigore, la prassi consigliata per evitare del tutto il rischio di scintille, al punto 5, il morsetto del cavo nero sull'auto in panne non andrebbe collegato alla batteria, ma a una parte esposta del motore fatta di materiale conduttore o a una parte del telaio non verniciata. Peccato che, nelle auto moderne, sia spesso molto difficile individuare punti del propulsore o della carrozzeria che rispondano a queste caratteristiche. Per questo motivo anche gli elettrauti ricorrono sovente al morsetto della batteria. A ciò si collega il motivo per cui consigliamo di collegare per ultimo il morsetto negativo sull'auto soccorritrice: perché talvolta dalle batterie esaurite si sprigiona idrogeno gassoso e facilmente infiammabile. Ciò non accade con la batteria carica dell'auto soccorritrice, che quindi non teme eventiali scintille.