Un classico: abituato a guidare con il cambio manuale, sali su un'auto che invece ha il cambio automatico e, involontariamente, pianti un'inchiodata.
Questo è solo uno degli inconvenienti che possono capitare quando si passa dalla leva tradizionale a una trasmissione automatizzata o persino monomarcia, come nel caso delle auto elettriche.
Ecco qualche consiglio per superare il disorientamento iniziale, e per non incappare in errori che possono persino costare caro, se chi vi segue finisce per tamponarti.
- L'errore più comune
- Mettere le marce
- Gli errori più comuni
- La modalità sequenziale
- Automatici d'epoca
- FAQ - domande e risposte
Partiamo col piede giusto
La regola più importante: frena con il piede destro. ''Che c'è di nuovo?'', chiederai... Nulla, appunto! Fai come sempre e non lasciarti tentare di premere il pedale con il sinistro.
Che pure è possibile, ma se non sei abituato a farlo, potresti confonderlo con il pedale della frizione e premerlo fino in fondo, causando una pericolosa inchiodata.
Modulare il freno con il piede sinistro, come fanno i piloti di rally e Formula 1, richiede tempo ed esperienza, ma se non lo sai fare da campioni, meglio lasciar perdere e tenere il piede sinistro fermo inchiodato sul poggiapiedi.
Mettere le marce con il cambio automatico
Ecco dunque che fin dal primo istante, anche solo per mettere in moto l'auto, useremo il piede destro per premere sul pedale del freno, prima di dare contatto con la chiave o con il pulsante di avviamento.
Come usare il cambio automatico quando manca la leva
Ora viene il momento di innestare la marcia. Il cambio automatico e le trasmissioni monomarcia delle auto elettriche possono avere diversi tipi di selettore.
La leva è il comando più classico: scorre in una scanalatura dritta oppure seghettata e leggermente a forma di S. Da pareccho, però, le auto adottano soluzioni diverse e più compatte per liberare spazo sul tunnel centrale.
Tra le varianti moderne si va da una maniglia che si muove di un solo scatto in avanti o indietro, fino a una levetta completamente annegata nella console centrale, come nel caso della Peugeot e-208, sopra (qui la prova).
Altre soluzioni in uso sono una ghiera rotante o dei tasti dedicati alle varie marce come sulle ibride Honda di ultima generazione, sotto (qui la prova della Honda ZR-V e:HEV) e le compatte di Stellantis Jeep Avenger e Fiat 600.
Il cambio automatico ha lettere al posto dei numeri
L'importante è ricordare che la marcia avanti è indicata dalla lettera D (drive), la retromarcia dalla lettera R, la posizione di parcheggio è la P: fondamentale innestarla quando scendi dall'auto, meglio se con l'aggiunta del freno a mano.
La lettera N indica la folle: utile per mettere l'auto sotto i rulli dell'autolavaggio. Nel caso dei cambi dotati di leva, spesso occorre premere un pulsante ''di consenso'' sul pomello (foto sotto), mentre si sposta la leva: altrimenti la marcia non entra.
E la lettera B? Indica una modalità della trasmissione che su auto ibride ed elettriche aumenta il freno motore e, in genere, anche la ricarica della batteria al rilascio dell'acceleratore.
Cambio automatico: consigli
Famigliarizza qualche istante con la posizione dei vari comandi, prima di metterti in movimento. E famigliarizza anche con il freno a mano, che sulle auto recenti può avere la forma di un interruttore elettrico o di una minuscola levetta incassata nella plancia.
Su molti modelli americani, invece, il freno a mano è... a piede: un piccolo pedale in alto a sinistra rispetto al freno. Bisogna premerlo sia per attivarlo sia per disattivarlo.
Gli errori più comuni
Innestata la marcia, per partire basta rilasciare il pedale del freno: operazione da fare gradualmente perché l'auto comincerà a muoversi da sola in direzione della marcia selezionata (a meno che non sia trattenuta da una funzione chiamata Auto Hold, che si attiva o disattiva con un tasto sulla plancia).
- Un errore comune è rilasciare di colpo il freno mentre si manovra in spazi ristretti... bonk!
- Altro errore, una volta usciti dal parcheggio, è tenere la mano sulla leva di comando, nei modelli d'auto che ce l'hanno: la tentazione di muoverla è in agguato, con conseguenze che spesso è meglio non sperimentare.
- L'errore più grave, comunque, è sempre premere per sbaglio il pedale del freno con il piede sinistropensando che sia la frizione.
Il nostro corpo è infatti abituato a cercare la fine della corsa del pedale e ciò si traduce in un'inchiodata che può cogliere di sorpresa chi ci segue. Se per sbaglio freniamo, il rischio di venire tamponati è alto.
Se, malgrado tutto, ti accorgi di avere la tentazione di sollevare il piede sinistro dal suo poggiapiedi, prova a metterlo dietro al piede destro, quasi incrociando le gambe: ti riuscirà più difficile far danni involontari.
La modalità sequenziale
Per rendere la guida più sportiva, molte auto dotate di cambio automatico hanno anche una funzione sequenziale, che permette di comandare manualmente il passaggio da una marcia all'altra un rapporto alla volta, senza saltarne nemmeno uno.
Questo passaggio si comanda muovendo avanti o indietro la leva tra i sedili, spesso dopo averla spostata a sinistra o a destra rispetto alla posizione normale, oppure tramite due leve o ''paddles'' dietro alle razze del volante (qui la prova in pista dell'Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio).
Non hanno il cambio automatico, ma i paddles si: come funziona sulle auto elettriche
Anche molte auto elettriche hanno questi paddles, che però sfruttano in modo diverso. Le auto elettriche, infatti, non hanno il cambio e quindi non hanno nessuna necessità di comandare i cambi di marcia.
Qui le leve dietro al volante servono solo per regolare l'intensità del rallentamento al rilascio dell'acceleratore, e con esso anche il recupero dell'energia (questa però è un'altra storia).
Automatiche d'epoca
Alcuni vecchi cambi automatici privi della funzione sequenziale, di quelli che più facilmente potreste trovare sulle auto d'epoca, potrebbero avere due posizioni supplementari per la leva, indicate con i numeri 2 e 3.
Queste due posizioni servono per costringere la trasmissione a mantenere le marce più basse - seconda e terza appunto - in situazioni particolari.
Servono, per esempio, quando si abbia la necessità di trainare ber brevi tratti un rimorchio molto pesante, o di sfruttare il freno motore in discesa così da non affaticare i freni.
A volte, invece di 1 e 2 troviamo la lettera L che indica genericamente le marce basse (Low, in inglese): ha la stessa funzione.
Domande frequenti sul cambio automatico
Il cambio automatico consuma più carburante rispetto al manuale?
No, i cambi automatici moderni scelgono le marce in modo più attento rispetto al guidatore medio e ti aiutano spesso a consumare meno del manuale, grazie a una gestione più efficiente dei rapporti. Leggi la prova della Mazda CX-30, a tale proposito.
È possibile usare il cambio automatico in discesa?
Sì, molti cambi automatici hanno una modalità ''B'' o ''L'' che aumenta il freno motore, utile per controllare la velocità senza sovraccaricare i freni.
Posso passare da D a N mentre l’auto è in movimento?
Sì, ma non è consigliabile farlo frequentemente. Il passaggio a N (folle) dovrebbe essere usato solo in situazioni specifiche, come al lavaggio auto o in caso di emergenza.
Il cambio automatico si rovina se metto la leva su P prima di fermarmi?
Sì, inserire la posizione ''P'' prima che l’auto sia completamente ferma può danneggiare il meccanismo di bloccaggio. È sempre meglio fermarsi del tutto e poi selezionare ''P''.
Come evitare strattoni nella guida con cambio automatico?
Guidare in modo fluido, evitando accelerazioni e frenate brusche, aiuta a mantenere il cambio automatico in perfette condizioni e a ridurre eventuali strattoni.
Vuoi sapere di più sulla guida con il cambio automatico? Scrivici nei commenti!