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Nuova Ferrari F80: l'hypercar da 1.200 CV nell'Olimpo delle icone di Maranello (video)


Avatar di Mario Cornicchia, il 21/10/24

1 mese fa - Edizione limitata con motore ibrido e soluzioni aerodinamiche avanzate

Tratti ispirati alla mitica F40 e tecnologia derivata da Formula 1 e WEC per la più esclusiva delle supersportive del Cavallino Rampante. 799 esemplari al prezzo di...

Come deve essere una supercar, una vera supercar, anzi, una hypercar? Estrema o estremamente elegante? Se guardo la nuova Ferrari F80, le sue linee rispondono sì a entrambe le domande. E, se guardo la sua scheda tecnica, sono estremi anche i numeri e il concentrato di tecnologie racchiuso in ogni suo dettaglio. La Ferrari F80 è l’ultimo capitolo di una storia di supercar di Maranello iniziata 40 anni fa con la GTO, praticamente una 308 con un V8 biturbo da 400 cavalli derivato da quello della Formula Uno. E poi l’indimenticabile F40 e a seguire F50, Enzo e LaFerrari. Una storia di auto che hanno rappresentato lo stato dell’arte della capacità tecnica e progettuale di Maranello, veri concentrati stradali di tecnologie derivate dall’esperienza nelle competizioni.

Nuova Ferrari F80: la hypercar di Maranello è un concentrato di stile e tecnologiaNuova Ferrari F80: la hypercar di Maranello è un concentrato di stile e tecnologia

DESIGN IN FUNZIONE DELLE PERFORMANCE

Inizio a descriverla dall’abito, disegnato da Flavio Manzoni e dalla sua squadra di abili designer. Conosco Flavio da anni e so che per lui il fondamento del design, perfetta sintesi di forma e funzione, non lascia spazio all’inutile e punta sulla pulizia e l’eleganza. E la Ferrari F80 ne è la rappresentazione pura, una hypercar senza fronzoli ed esagerazioni estetiche inutili, dove tutto è funzione della performance e della aerodinamica, senza rinunciare alla forma che riesce a trovare eleganza e pulizia malgrado i vincoli tecnici. Il frontale ha necessità di grandi bocche di ventilazione nella parte bassa e le luci sono annegate in una fascia nera che ricorda quella della 12Cilindri e che è anche il bordo di un primo, grande sfogo di ventilazione, a cui ne segue un secondo alla base del parabrezza. Da questi l’aria aspirata dal frontale e dal fondo subisce una violenta espansione verso l’alto e una aspirazione dal fondo per 150kg dei 460 chilogrammi di carico aerodinamico verticali sull’asse anteriore a 250 km/h.

Nuova Ferrari F80: tutto il profilo aerodinamico in 4,84 metri di lunghezzaNuova Ferrari F80: tutto il profilo aerodinamico in 4,84 metri di lunghezzaUN PROFILO MOZZAFIATO Nella vista laterale i parafanghi anteriori riprendono la forma squadrata di quelli della F40 grazie a una specie di pannello, in rilievo rispetto al profilo del cofano, su cui spicca il grande scudetto Scuderia Ferrari con il Cavallino nero che rampa su campo giallo. Un pannello che nasconde e protegge aerodinamicamente il supporto degli specchi e che segna una linea verticale netta, un confine tra quella tesa del parafango e la fiancata scavata in profondità fino quasi al parafango posteriore, pare un buco nero sottolineato dalla parte bassa in fibra di carbonio a vista. Una piega sottile ed elegante segna il confine tra il fianco e la porzione superiore della carrozzeria. La fibra di carbonio a vista disegna anche la forma dell’abitacolo, sul tetto e con una fascia alla base dei finestrini laterali da cui partono quelli che Flavio Manzoni chiama impluvium, che non raccolgono l’acqua piovana come nelle domus patrizie, ma sono  canali che convogliano l’aria verso l’aspirazione del motore e i radiatori, verso prese Naca come quelle che caratterizzano la F40, qui ingigantite apparentemente dal disegno nero che ne allunga la forma caratteristica fino a dietro l’abitacolo.

Nuova Ferrari F80: le prese Naca ispirate a quelle della Ferrari F40Nuova Ferrari F80: le prese Naca ispirate a quelle della Ferrari F40MUSCOLI IN VISTA Dalla bolla pulita dell’abitacolo parte una gobba con sei sfoghi di ventilazione per il motore che caratterizza, insieme alla muscolatura dei parafanghi, la coda. Una coda altrimenti piatta e liscia dove anche l’ala posteriore sta accucciata e perfettamente integrata fino a 80 km/h, facendo ombra alle luci disegnate da quattro semplici segmenti orizzontali. L’ala attiva si solleva e modifica anche la sua inclinazione per aumentare il carico in frenata, in ingresso e percorrenza di curva con un carico verticale di oltre 180kg a 250 km/h. La parte del leone in coda la fa l’enorme diffusore in fibra di carbonio. Una parte da primo attore per le sue dimensioni e la sua forma scultorea, su cui si appoggia la griglia a tutta larghezza che ospita al centro lo scarico rettangolare. Ma anche nel suo ruolo aerodinamico: quello che si vede è la punta dell’iceberg poiché l’estrattore si allunga nel sottoscocca per 180 centimetri e produce un carico verticale di 285kg a 250 km/h dei 590kg generati in coda. In totale l’aerodinamica della Ferrari F80 genera un carico aerodinamico di 1.050kg, come se ci si posteggiasse sopra un’altra auto. Linee pulite ed eleganti, soprattutto pensando che vestono una hypercar, su cui si scoprono dettagli di stile raffinati e originali. Fa pensare a una auto pronta per il WEC, a una vittoriosa Ferrari 499P vestita in abito da sera. La Ferrari F80, nell’intento di chi per quattro anni si è dedicato a questo progetto, è un’auto con le prestazioni di un modello da competizione, ma che si può apprezzare in pista come su strada.

Nuova Ferrari F80: in coda, il grande estrattore, l'ala attiva e lo scarico centraleNuova Ferrari F80: in coda, il grande estrattore, l'ala attiva e lo scarico centrale

ABITACOLO RACING TAGLIATO SU MISURA

In Ferrari la definiscono una monoposto biposto, una 1+, per l’attenzione massima incentrata sul pilota. Le portiere scultoree si aprono a farfalla e capisco il significato: trovo un sedile di guida rosso annegato in finiture nere. Quello per il passeggero non è regolabile ed è rifinito come il resto dell’abitacolo, e quasi scompare di fianco a quello per il pilota. I due sedili sono leggermente sfalsati, quanto basta per ridurre la larghezza dell’abitacolo di 50mm, per un effetto positivo aerodinamico ed estetico, con una bolla in stile WEC poggiata su spalle larghe.  Lo stile dell’abitacolo è molto racing, e non soltanto per il display davanti al pilota piuttosto spartano e per la consolle centrale minimalista e orientata verso il posto di guida, con brugole a vista, comandi per la climatizzazione ridoti all’osso e il classico selettore a griglia per il cambio. Il volante è completamente nuovo, sulle razze trovo l’immancabile manettino e comandi fisici (che torneranno anche sulle future Ferrari) e una forma quasi rettangolare, per ottimizzare la visibilità sulla strada e gli strumenti. La corona è disegnata per una presa sicura a mani nude come con i guanti ignifughi. Anche la posizione di guida è racing, sdraiata con la pedaliera in alto e lo schienale inclinato. È bello vedere la ruota anteriore quando la portiera è aperta e il parabrezza a bolla dal posto di guida sembra anche più a bolla, e mi fa sentire a bordo di una 499P.

Nuova Ferrari F80: i sedili racing sfalsati per recuperare 50 mm in larghezzaNuova Ferrari F80: i sedili racing sfalsati per recuperare 50 mm in larghezza

PERFORMANCE DA RECORD

La Ferrari F80 non è soltanto racing nell’aspetto e nella posizione di guida, ovviamente. Le prestazioni non mancano: la velocità massima è limitata a 350km/h, con lo 0-100km/h raggiunto in 2,1 secondi e lo 0-200 in 5,75 secondi per un nuovo record sulla pista di Fiorano di 1’15”. Sì, meglio definirla hypercar piuttosto che supercar.

Nuova Ferrari F80: l'apertura delle portiere ad ali di farfallaNuova Ferrari F80: l'apertura delle portiere ad ali di farfalla

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TECNOLOGIA ALLO STATO DELL’ARTE

Concentrato di tecnologie utilizzate nelle competizioni, la Ferrari F80 non ha un cuore a 12 cilindri e nemmeno un 8 cilindri, ma un motore derivato da quello utilizzato nella Formula Uno e nel WEC. Il cuore, infatti, è un tremila sei cilindri a V di 120 gradi, biturbo e ibrido. Senza l’aiuto elettrico il V6 raggiunge già livelli di eccellenza con una potenza specifica di 300cv/litro, ovvero 900 in totale con 850Nm a 5.550 giri. Gira quasi come un motore motociclistico, con il limitatore che interviene a 9.200 giri, ed è abbinato a un cambio a doppia frizione a 8 rapporti.

Nuova Ferrari F80: il powertrain ibrido capace di erogare 1.200 CV complessiviNuova Ferrari F80: il powertrain ibrido capace di erogare 1.200 CV complessiviTRE MOTORI ELETTRICI Girano invece fino a 30.000 giri i tre motori elettrici sviluppati e realizzati in Ferrari, che aggiungono 300 cavalli di sistema alla potenza termica: due da 142cv e 45Nm sono montati nell’assale anteriore insieme a un inverter e un sistema di raffreddamento così da rendere la Ferrari F80 una e4WD per scaricare a terra tanta potenza sulle quattro ruote e per sfruttare la funzione di torque vectoring. Il terzo motore da 95cv e 45 Nm è montato al posteriore e svolge tre funzioni: avvia il V6, recupera energia per ricaricare la batteria, da 2,3kWh e 242kW di potenza massima, e fornisce coppia ausiliaria quando serve. Un sistema ibrido a 800V, con un convertitore DC/AC che converte l’energia con tensione a 48V e 12V per alimentare anche tutti i servizi di bordo. Un totale di 1.200 cavalli per 1.525 kg a secco. Prestazioni missilistiche che devono però essere gestibili anche su strade aperte al traffico, non soltanto in pista o nell’iperspazio. Il primo passo per raggiungere questo risultato è un telaio leggero e rigido. Per la F80 Ferrari ha scelto una formula multimateriale, con la cellula e il tetto realizzati in fibra di carbonio e materiali compositi, con sottotelai anteriore e posteriore in alluminio fissati alla cellula con viti in titanio. Anche scocca e portiere sono realizzate in fibra di carbonio.

Nuova Ferrari F80: il frontale con la fascia nera ispirata a quella della 12CilindriNuova Ferrari F80: il frontale con la fascia nera ispirata a quella della 12CilindriSOSPENSIONI ATTIVE E FRENI CHE FANNO LA DIFFERENZA Sospensioni e freni sono gli ulteriori elementi che fanno la differenza nella guida in pista come su strada. La Ferrari F80 adotta sospensioni attive con sistemi indipendenti su ogni ruota attuati ognuno da un motore a 48V. Peccato che la carrozzeria non le lasci in bella vista poiché le leve superiori della loro configurazione a doppio quadrilatero è creata con stampa 3D e sembrano disegnate da Antoni Gaudi, con fori apparentemente artistici ma in realtà determinati dalla progettazione che consentono di ridurre le masse sospese (-5kg), ottimizzare la forma, eliminare la barra antirollio e ottimizzare il punto più alto. Il sistema adatta le sue reazioni allo stile di guida e all’aumentare dell’andatura favorisce l’ottimizzazione aerodinamica controllando l’altezza da terra, così come bilancia il beccheggio in accelerazione e frenata, e il rollio in curva. Per i freni la scelta è caduta sulla tecnologia CCM-R Plus sviluppata in collaborazione con Brembo, una evoluzione nata per le competizioni degli impianti carboceramici: fibre lunghe di carbonio raddoppiano la resistenza e le superfici di attrito rivestite da uno strato di carburo di silicio aumentano la resistenza all’usura e diminuiscono il tempo di rodaggio. I dischi freno sono grandi come tavolini da bar: anteriori da 408x220x38mm strizzati da pinze a sei pistoncini e posteriori da 390x263x32mm per pinze a quattro pistoncini con canali di ventilazione disposti su due file. Per ottimizzare ingombri e pesi la ventilazione dei dischi anteriori è assicurata da puntoni anteriori del telaio, quelli che assorbono energia negli urti, cavi e sagomati allo scopo. Freni che mettono alla prova le gomme Pilot SportCup2 e Pilot SportCup2R taglia 285/30 R20 per le anteriori e 345/30 R21 per le posteriori sviluppate insieme a Michelin: gli spazi di frenata sono impressionanti quanto i dati di accelerazione: 100-0km/h in 28 metri e 200-0 in 98 metri.

Nuova Ferrari F80: il volante multifunzione con l'e-manettino per i drive modeNuova Ferrari F80: il volante multifunzione con l'e-manettino per i drive modeCON L’E-MANETTINO TI SENTI LECLERC Ad adattare il comportamento della Ferrari F80 alla guida tra i cordoli o tra i marciapiedi pensa anche l’eManettino sul volante. Nella posizone Hybridla F8 pensa a una guida stradale più efficiente e fruibile, oltre a far recuperare più energia elettrica possibile per essere pronta a generare un boost. Nella posizione Performance i sistemi si predispongono a un lungo stint in pista, mantenendo una carica intorno al 70% ottimizzando i flussi di carica. Nella posizione Qualifyla F80 è pronta a scaricare a terra tutta la potenza di cui dispone, cesellando le curve di coppia dei motori nelle cambiate a limitatore.

Nuova Ferrari F80: dettaglio sull'ala posteriore attiva e il parafango posterioreNuova Ferrari F80: dettaglio sull'ala posteriore attiva e il parafango posteriore

LIMITED EDITION DA 3,6 MILIONI DI EURO

Quattro anni di sviluppo, il massimo della tecnologia disponibile, performance eccezionali, design studiato nel dettaglio. La Ferrari F80 non è per tutti. E non soltanto perché il suo prezzo è fissato a 3,6 milioni di euro, ma perché la sua produzione è limitata a 799 esemplari, già venduti. E alcuni hyper collezionisti ci rimarranno male.

Nuova Ferrari F80: edizione limitata di 799 pezzi per 3,6 milioni di euroNuova Ferrari F80: edizione limitata di 799 pezzi per 3,6 milioni di euro

SCHEDA TECNICA

Motore V6 turbo-benzina, 2.992 cc, ibrido
Potenza max 1.200 CV
Potenza specifica 300 CV/litro
Cambio - trazione automatico F1 8 rapporti - integrale
V. max - accelerazione 0-100 km/h 350 km/h - 2,15 secondi
Dimensioni 4,84 x 2,06 x 1,14 m
Peso  1.525 kg a secco
Consumo combinato WLTP n.d.
Prezzo 3,6 milioni di euro


Pubblicato da Mario Cornicchia, 21/10/2024
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