Quando il buongiorno si vede dal mattino. Anche funzionassero perfettamente (e ahimé, ciò ancora non succede), le auto a guida autonoma farebbero pur sempre i conti con un grado di fiducia che da parte degli utenti della strada (quelli in carne ed ossa) ha ampi margini di crescita. Da un (ragionevole) feeling di sospetto, a scatti d'ira di intensità tale da uscire di casa con un martello e dare la caccia al ''mostro'', comunque ne passa. Sta di fatto che a San Francisco, città pilota a livello mondiale nella sperimentazione di un servizio taxi senza conducente, qualcuno ha espresso la sua ostilità verso la flotta Cruise in modo... concreto.
Someone seen destroying a RoboTaxi in San Francisco this weekend.
— (((BrokeAssStuart))) (@BrokeAssStuart) September 11, 2023
What do you think, hero or villain?
🎥: @caterywta on IG pic.twitter.com/KTdwGKrgWF
COMITATO DI ACCOGLIENZA Realizzato da tale Catery Villela, poi condiviso dal giornalista locale Stuart Schuffman sul proprio account X (ex Twitter), il video ha per protagonista un individuo incappucciato impegnato a colpire ripetutamente una Chevy Bolt AV con quello che sembra essere proprio un martello, o un piccolo piccone. Al momento dell’attacco, secondo quanto riferito, il robotaxi non era occupato. E ha pure mostrato qualità di ''incassatore'' non indifferenti. Gli obiettivi del teppista (o dell''eroe'', per chi la pensa come lui) sembra fossero il parabrezza e soprattutto i sensori ADAS montati sul tetto, presumibilmente nel tentativo di immobilizzare il veicolo, peraltro già contrassegnato da vernice spray sul cofano (sospettiamo non fossero elogi).
Chevy Bolt AV, atti di ''bullismo'' a San Francisco
STRATEGIA DEL TERRORE Secondo il San Francisco Standard, la polizia è intervenuta sul luogo degli atti vandalici piuttosto velocemente, ma non abbastanza da sorprendere il teppista in flagranza. “Siamo profondamente turbati dal comportamento mostrato dall'individuo'', dichiara un portavoce di Cruise in riferimento all'episodio. ''Anche se in quel momento non c'era nessuno a bordo, la nostra priorità è operare in sicurezza in tutte le condizioni. Abbiamo segnalato l’incidente alle forze dell’ordine e speriamo che siano in grado di identificare i responsabili”.
Ride sharing autonomo, non tutto è rose e fiori
UN FRAGILE EQUILIBRIO Breve riassunto delle puntate precedenti. Da agosto 2023 la Commissione per i servizi pubblici di San Francisco ha autorizzato le società Cruise (di proprietà General Motors) e Waymo (che fa capo ad Alphaber, holding di Google) ad attivare un proprio servizo di ride sharing a pagamento a bordo di veicoli senza conducente. Come durante la fase di sperimentazione, durata qualche anno, già dalle prime settimane non sono mancati gli inconvenienti: tamponamenti, rallentamento della circolazione, ora anche le prime manifestazioni di intolleranza da parte del pubblico. In modo pacifico, oppure no. Un ipotetico futuro di pacifica convivenza tra cittadini e taxisti robot è un avvincente romanzo che inizia con un pestaggio a lato di una strada.