La nuova Alfa Romeo 33 Stradale, supercar a due posti e motore centrale derivata dalla Maserati MC20, non piace al guru del design Frank Stephenson, che ha firmato lo stile di innumerevoli icone a marchio Ferrari, la McLaren P1, la Maserati MC12 e anche modelli ''più umani'' per conto di Lancia, Fiat, BMW, Mini e Ford. Nel suo ultimo video spiega i motivi del suo disappunto, che vertono su un punto centrale: la reinterpretazione della leggendaria 33 Stradale del 1967 non ha rispettato alcune liee chiave del modello originale, distaccandosene troppo. Guardate il video che poi ne riparliamo.
LA SUA PREFERITA Stephenson, nel suo video da YouTube, non si limita a dire quello che pensa, ma mostra una riprogettazione dello stile che corregge quelli che secondo lui sono i difetti dell'auto moderna. L'Alfa Romeo 33 Stradale ''occupa il primo posto nella mia lista dei modelli di auto preferiti di tutti i tempi'', spiega Stephenson (e sono molto orgoglioso di pensarla come lui, n.d.). Il celebre designer si dichiara entusiasta che questa riprogettazione sia all'altezza di molte delle sue aspettative. Ma forse il design complessivo avrebbe potuto essere ancora più semplice, visto che proprio la semplicità delle linee è la cifra stilistica principale e più apprezzata del modello storico.
Alfa Romeo 33 Stradale originale del 1967
COSA NON GLI PIACE C'è qualche spigolo di troppo, montanti troppo spessi e passaruota stranamente decentrati rispetto alle ruote. Ma soprattutto le appendici aerodinamiche nella parte bassa dell'auto fanno a pugni con il resto dello stile: ''Il contrasto tra questi due linguaggi di design mi disturba davvero'', dice. ''Non c'è motivo per cui le caratteristiche progettate per fini tecnici non possano avere la bellezza e la raffinatezza del tocco di un designer. In un'auto così costosa e a produzione così limitata, che è l'erede di un così acclamato capolavoro della storia del design automobilistico, non può esserci alcun compromesso sul design''. Meglio la parte posteriore, anche se Frank la preferirebbe più angolata. Insomma, entusiasta sì, ma quante critiche!