IL GIUDIZIO DEL PRO ''Bello essere re'', diceva Mel Brooks ne La Pazza Storia Del Mondo, e Nico Rosberg che torna sulle strade del GP di Montecarlo con la Koenigsegg Regera rende appieno l'idea di uno che può e che se la gode. Di brutto. Qui sotto il video, in cui la superultramegahypercar svedese è guidata da uno che - decisamete - sa quello che fa e quello che dice. Almeno finché non cerca di sbloccare il freno a mano con la leva del tergicristallo... o quando litiga con il telecomando... o quando invece...
BRUTTO CLIENTE La Koenigsegg Regera, del resto, non è un cliente facile. Sono millecinquecento i cavalli da gestire e pochi sono titolati a scatenarli. Su strade poco adatte, ciò vale anche per un ex campione del mondo di Formula 1, che come si sente non ha modo di insistere sull'acceleratore per più di frazioni di secondo prima di doverlo rilasciare: non solo lungo il tracciato che conosce bene, dove ha giusto fatto una comparsata in mezzo al traffico proprio prima del Gran Premio di Monaco dello scorso fine settimana, ma anche sulle strade di collina chiuse per l'occasione.
Koenigsegg Regera con porte e cofani aperti
LA SUA ARMA MIGLIORE Qui rappresentata da un esemplare unico completamente in fibra di carbonio - sì, pure le ruote! - la Koenigsegg Regera verrà costruita in serie limitata a 80 esemplari, il cui powertrain è costituito da un V8 biturbo da 5,0 litri accoppiato a tre motori elettrici, per 1.500 CV e 2.000 Nm di coppia. il tutto scaricato a terra attraverso la famosa trasmissione monomarcia Koenigsegg Direct Drive (qui il video dello sprint 0-300 km/h). Ma Nico si dice più impressionato dalla tenuta di strada che dallo sprint. L'erogazione della Regera, dice Rosberg, non è pura come quella di una LaFerrari, per fare un esempio, per via dell'avvertibile ritardo dei turbo e per l'attività del convertitore di coppia alla base della trasmissione KDD. Vuoi vedere che mi sono divertito di più io con la Ferrari Portofino M?