Se fosse uno spartito, quali note suonerebbe il 12 cilindri Lamborghini? Dipende. Al minimo, la voce del V12 è un Fa diesis (92,50 Hz), la stessa tonalità del brano Canone Infinito di Lorenzo Senni. A 4.000 giri, riproduce invece un Sol (98 Hz): si accorda bene a Run Away di Ben Böhmer. Al regime di 8.000 giri, infine, l'orchestra dei 12 pistoni suona in Sol diesis (103,83 Hz). Come We Can All Dance di Sam Collins. Lamborghini celebra le melodie esclusive del V12, ma anche il V10 ed il V8, pubblicando tre playlist di 24 brani. Disponibile su Spotify, la raccolta ''The Engine Songs'' è una selezione a cura del produttore musicale Alex Trecarichi, in collaborazione con gli ingegneri del suono Lamborghini. Autore delle copertine è il graphic designer Vasjen Katro. L'esperienza sensoriale è coinvolgente, e non è un caso.
ALL'UNISONO In sostanza, ognuna delle tre playlist accosta scientificamente il suono dei motori a brani sintonizzati su rombo e vibrazioni. Brani per individuare quali, Trecarichi ha applicato al suono dei propulsori le formule della trasformata di Fourier, una funzione matematica che il cervello utilizza istintivamente per scomporre un suono nelle sue infinite sottocomponenti. Per riprodurre in studio le naturali proprietà del cervello umano, si è ricorso all’intelligenza artificiale: “Questo procedimento - spiega Trecarichi - mi ha permesso di estrapolare le frequenze di base del motore che coincidono con le tre fasi precise della sua espressività: l’accensione (al minimo), il regime a 4.000 giri e la potenza massima”.
12 VIOLINI Unico nel suo genere, l'esperimento ha avuto inizio con la trasposizione artistica del V12 della Aventador LP 780-4 Ultimae, ultimo discendente della tradizione delle auto sportive a dodici cilindri. Nel video The Engine Songs: Let’s Talk V12, Alex Trecarichi è in compagnia dell’ingegnere aerospaziale e del suono Mario Mautone, NVH Whole Vehicle Coordinator di Lamborghini. “Uno degli aspetti a cui presto attenzione è l'asprezza del suono che contraddistingue le nostre auto”, spiega Mautone, “È quell'eco grezzo e metallico che si concretizza nell'esperienza psicoacustica, la risposta chimica ed emotiva all’onda sonora che il nostro cervello trasforma in emozioni e ricordi positivi. Per questo motivo associo il suono del V12 a quello di un violino: lo strumento per eccellenza delle note alte, capace di un crescendo dall’intensità all’acutezza, del tutto simile a quello generato dal V12 Lamborghini. Musica, Maestro!