Nel 1986 la divisione inglese di Pirelli e la sede italiana si sfidarono a suon di calendari: allora vinse la tradizione inglese, cioè lo staff che aveva inventato il Calendario Pirelli. Quello realizzato per gli italiani da Helmut Newton allora ritorna oggi, vincitore e protagonista, a spegnere le 50 candeline
L’ANNO DEL DOPPIO CALENDARIO Il Calendario Pirelli venne inventato nel 1964 da Pirelli Uk, ma il 1986 fu un anno particolare, perché anche Pirelli Italia decise di provare a produrre il Calendario Pirelli - “The Cal” - cercando di dare una svolta a ciò che il Calendario era stato fino a quel momento: più di quanto non fosse stato solamente evocato nelle edizioni precedenti, il prodotto, cioè lo pneumatico, in tutte le sue declinazioni commerciali, doveva essere presente. Per farlo Pirelli Italia scelse quel fotografo tedesco che nel 1981 col suo libro Big Nudes era diventato protagonista della cultura visiva del Novecento: Helmut Newton.
VINSERO GLI INGLESI Alla fine venne scelto, per l’edizione del 1986, il lavoro degli inglesi, con gli scatti del mago americano Bert Stern, che già aveva ritratto Marylin Monroe di un velo vestita. Stern aveva iniziato la carriera nella pubblicità e per passare a immortalare star come Elizabeth Taylor e Audrey Hepburn, forse anche a causa della forzata interruzione che costrinse Newton ad abbandonare la toscana per rientrare a Montecarlo.
DUE TEATRI Il lavoro di Newton si svolse in due set differenti: il primo durante il Gran Premio di Montecarlo del 1985, a Monaco; e nelle colline toscane del Chianti il secondo. Il Calendario Pirelli 1986 di Helmut Newton si compone di 12 foto, una per mese, e 26 immagini di backstage, utili a restituire agli appassionati, ma non soltanto a loro, quella storica produzione in bianco e nero realizzata tra il Chianti e Montecarlo nel 1985.