Forse vi è già capitato in palmo di mano il video di una Tesla Model S che si schianta contro due veicoli dopo che l'autista la lancia a tutta velocità in cima a uno scollinamento. Ecco, il punto è che il driver, dopo la ''performance'', è fuggito dalla scena, e questo alla polizia non è piaciuto. Ora le forze dell'ordine sono sulle sue tracce: a chi individuasse l'autore della bravata, è stata promessa anche la classica ricompensa. Proprio come nel Far West. A sua volta, il possessore di una Subaru ''colpita e affondata'' cerca i fondi per la riparazione in modo alternativo. Cioè in rete. Ma andiamo con ordine.
WANTED Sui social media circolano video da un raduno Tesla in un sobborgo di Los Angeles nel quale appare - da più angolazioni - una Model S che accelera, spicca il volo e - a quanto pare - nell'atterrare colpisce diverse cose, tra le quali due automobili. Nonostante l'episodio sia in pochi giorni diventato virale, l'identità del conducente deve ancora essere confermata. A tale scopo, le autorità locali - con le quali è meglio non scherzare - hanno pubblicizzato una taglia di 1.000 dollari per le informazioni che portano all'identificazione dell'eroe di giornata.
CACCIA ALL'UOMO Alcuni post avrebbero fornito al LAPD (Los Angeles Police Department), come avrebbe appreso da fonti locali il magazine USA CarScoops, indizi che portano a un certo Dominykas Zeglaitis, influencer dagli atteggiamenti controversi, e i cui ''contenuti sociali'' avrebbero fatto sorgere più di un sospetto. Tuttavia gli agenti stanno ancora indagando. Chiunque si sia reso artefice di una simile acrobazia, questo è certo, prima o poi uscirà dall'anonimato e pagherà l'impresa a un prezzo molto, molto alto. Più alto del suo salto, più alto del picco di views collezionati sui social. Intanto, il proprietario della Forester coinvolta nel - fallito - numero circense, che fa? Senti qui, perché è curioso.
SOS Per sostenere le spese di riparazione della sua Subaru, tale Jordan Hook avvia una raccolta fondi sul portale GoFundMe. ''Ho appena investito sul mio mezzo quasi 5.000 dollari, l'episodio - spiega Hook sul suo profilo GoFundMe - ha spazzato via i miei risparmi. I miei vicini Johnny e Cliff mi hanno suggerito di chiamare a raccolta gli abitanti della via e proporre una colletta. Un modo per sostenermi, ma anche per mostrare a tutti che compiere manovre così spericolate in un quartiere residenziale, nel cuore della notte, solo per quale Like e follower in più, non è affatto una cosa fantastica''. Interessante, tra qualche giorno, sarà verificare se i vicini avranno effettivamente risposto all'appello.
CASE HISTORY Alcuni utenti, sui social media, gli sottopongono una domanda più che legittima: perché Hook si rivolge a GoFundMe, invece che alla sua compagnia di assicurazione? Forse perché le richieste di risarcimento possono richiedere fino a qualche mese per andare a buon fine, né esiste alcuna garanzia che il danneggiato venga risarcito in modo congruo. Sembra inoltre che la polizia stessa, alla causa della vittima, non sia al momento molto utile. Un caso isolato, oppure una prassi, quella del crowdfunding come alternativa alla richiesta di rimborso all'assicurazione, che si affermerà anche dalle nostre parti?