Mistero misterioso? Una truffa? Oppure il futuro dell'auto elettrica, della mobilità e dell'umanità intera? Una parte della comunità scientifica esprime scetticismo, ma non si fermano le ricerche verso nuovi tipi di dispositivi che sfruttano reazioni a bassa energia (LENR) per produrre energia a basso costo. E se finora la ricerca aveva prodotto dispositivi che producono calore in grandi quantità, un imprenditore italiano, Andrea Rossi, sostiene di aver trovato il modo di fargli produrre energia elettrica. Si tratta di piccoli dispositivi che combinati in serie o in parallelo - proprio come le batterie tradizionali - sono stati in grado di far muovere un veicolo come la Renault Twizy e di darle un'autonomia apparentemente infinita nel corso di una dimostrazione messa in piedi per fugare i leciti dubbi su questo “miracolo”. Guardate il video dell'esperimento qui sotto, che poi ne riparliamo.
L'ESPERIMENTO Quello che le immagini mostrano, e che può non risultare immediatamente chiaro, è che una Twizy di serie è stata confrontata con un veicolo elettrico dello stesso tipo a cui è stata aggiunta una ''scatola'' misteriosa, che ospitava la tecnologia E-Cat SKLep NGU di Leonardo Corporation: cosa ci sia dentro non è stato spiegato nel dettaglio, ma la teoria dei fenomeni che la fanno funzionare è illustrata in un paper su Research Gate (qui il link, per chi fosse in grado di comprendere). All'evento è stato chiamato l'ingegnere indipendente Maico Marzocchi, che ha dovuto provvedere ad allacciare l'E-Cat all'auto (che non nasce predisposta per la ricarica in movimento) e che ha effettuato tutte le misurazioni del caso per convalidare i risultati: dal peso dei due veicoli - che come si vede dalle immagini non cresce al punto da giustificare un simile aumento dell'autonomia - allo stato di carica all'inizio e al termine dell'esperimento.
UN RISULTATO ''IMPOSSIBILE'' Il video mostra che le due auto, distanti circa 200 metri l'una dall'altra, hanno iniziato a girare sul Circuito Internazionale di Latina ''Il Sagittario'' alle 10:45 del mattino. Prima del test, è stato misurato lo stato di carica delle batterie di ciascuna auto. L'auto non modificata aveva una carica della batteria del 96%. L'auto con il sistema E-Cat a bordo partiva con una carica del 62,18%. Dopo 2 ore e 20 minuti, l'auto non modificata si è fermata a causa della batteria completamente esaurita. Aveva percorso un totale di 73 km. L'auto alimentata con E-Cat ha continuato a girare fino alle 17:07 quando è stato stabilito che il test era concluso, con all'attivo 201 km di percorrenza. Quello che è più sorprendente, non è tanto la percorrenza quasi triplicata, quanto il fatto che la seconda auto sarebbe stata in grado di andare avanti all'infinito, visto che alla fine del test aveva uno stato di carica dell'83%, ossia il 33% in più rispetto all'inizio del test. Qui sotto il video della conferenza in italiano a valle dell'evento di Latina, in cui Andrea Rossi e Maico Marzocchi rispondono alle domande.
LA RICETTA DELLA BREMBO Detta così pare la solita bufala orchestrata ad arte, come quelle che Striscia la Notizia ha sbugiardato in più di un'occasione. Tuttavia persino Brembo - sì, il leader mondiale dei sistemi frenanti - crede e investe nella ricerca su queste tecnologie e sul sito del suo polo di ricerca Kilometro Rosso fornisce qualche indizio. ''Tutto avviene grazie alla semplice combinazione di acqua ed elettricità: una scintilla di energia controllata scatena una reazione negli atomi dell’acqua, e da questa ricombinazione si sprigiona lavoro meccanico, calore e idrogeno. Il risultato è energia pulita che può essere prodotta dove e quando serve, senza bisogno di essere trasportata, eliminando così costi e rischi logistici. È una tecnologia basata su fenomeni fisici chiamati LENR, su cui sta crescendo l’attenzione in tutto il mondo, ma il team di Prometheus è il primo a essere riuscito a controllare questa reazione''.
NIENTE RADIAZIONI Che cosa abbiano in comune la ricerca di Prometheus e l'E-Cat di Leonardo Corporation, costruita sulle ricerche dell'italiano Andrea Rossi, non è ancora dato sapere, probabilmente l’approccio è molto diverso ma la scienza sottostante è simile. E se di gioco di prestigio si tratta, l'illusionista è dannatamente bravo. Tanto da far credere che sotto sotto qualcosa di concreto ci sia davvero. Intanto il numero di fenomeni anomali riconducibili a una possibile e sconosciuta causa comune è cresciuto nei decenni, tanto che a un recente congresso a Strasburgo (IWAHLM-16) è stato proposto di ribattezzare l’intera categoria con l'acronimo LEAP, che sta per Low Energy Anomalous Phenomena, così da includere anche recenti risultati derivanti da comportamenti anomali degli elettroni. Ciò che tranquillizza è che in questi fenomeni non si producono emissioni pericolose, né si utilizzano materiali rari o costosi (almeno dopo i primi esperimenti alla fine degli anni 80 che utilizzavano il palladio).
La Renault Twizy equipaggiata con tecnologia E-Cat sulla bilancia
ADDIO ALLE BATTERIE AL LITIO? Intanto, la Leonardo Corporation già accetta preordini per le sue celle di generazione di elettricità E-Cat in taglie da 10 e 100 watt. Non c'è alcun costo per effettuare un preordine attraverso il sito https://ecatthenewfire.com, né un obbligo di pagamento futuro. La produzione di massa delle celle E-Cat inizierà solo quando saranno raggiunte richieste per 1 milione di unità da 100 W (o equivalenti). ''Sono molto soddisfatto dei risultati della nostra presentazione''; dice Andrea Rossi, CEO della Compagnia. ''Il nostro obiettivo era dimostrare che la tecnologia E-Cat è una fonte di energia pratica che può essere utile al mondo. Abbiamo dimostrato con il prototipo E-Cat che siamo in grado di generare abbastanza elettricità direttamente da un assemblaggio E-Cat non solo per mantenere la carica in una batteria, ma anche per aumentarla nel tempo''. Ora Leonardo Corporation cerca solo ''parti serie interessate a incorporare la tecnologia E-Cat nei loro prodotti e servizi''. Una via per uscire dalla dipendenza dalla Cina nella produzione di batterie elettriche?