Che velocità, le monoposto di Formula 1. Ogni singolo centimetro quadrato è progettato per le prestazioni massime. Ogni componente, gomme incluse. Verrebbe da pensare che sostituire gli pneumatici della propria auto sportiva con un treno di pneumatici da monoposto di F1 sia un po' come avere le ali ai piedi. Oltre a un'aderenza al top, le ruote con bloccaggio centrale comportano in fondo una manutenzione semplicissima. Gomme slick per il salto di qualità definitivo. O forse no. Se lo chiedi ai guys di Driven Media, ti risponderanno che in realtà è una pessima idea.
AERO...WHAT? Il motivo è semplice. Qualunque ''terrestre'' che abbia avuto la fortuna di guidare una vettura di Formula 1 (o almeno, abbia tentato di farlo) sostiene come la sfida più difficile sia quella di raggiungere la velocità necessaria a far funzionare l'aerodinamica con il resto dell'auto, pneumatici compresi. Una Caterham Seven 270, le leggi dell'aerodinamica non sa nemmeno cosa siano. Di conseguenza, pneumatici fuori dalla loro finestra operativa ancora prima di avviare il motore.
COTTE A PUNTINO Aerodinamica e non solo. L'altro principio della fisica che recita una parte è la temperatura. Pensa alle termocoperte che ai box tengono al caldo gli pneumatici prima di essere avvitati ai mozzi e uscire in pista. Driven Media, le termocoperte le ha pure impiegate. Ma con scarsi risultati. Questo perché, una volta in movimento, i 137 CV della Caterham non sono sufficienti a far girare le gomme abbastanza velocemente da generare l'attrito necessario per mantenerle attorno al loro range di funzionamento di 100° Celsius. Esperimento fallito, dunque. Ma in fondo, sbaglia solo chi ha il coraggio di provarci. E questa, al pubblico, è una qualità che piace.