Infiniti Q60 si lancia nella mischia con le idee chiare: sfidare BMW Serie 4, Audi A5 Coupé e Mercedes Classe C Coupé
A MUSO DURO Circa un anno fa esordiva la concept, oggi si fa sul serio. Il bello è che, nel frattempo, poco o nulla è cambiato rispetto al prototipo che l'ha anticipata. La nuova Infiniti Q60 (G37 nella passata nomenclatura) è pronta a sfidare Audi A5 Coupé, BMW Serie 4, Mercedes C Coupé, senza dimenticare l'altra giapponese: la Lexus RC. Come?
CHE SGUARDO! Prima di tutto con una linea che personalemente trovo indovinata. Lunga 468 cm, larga 185 cm e alta 139 cm, la coupé dagli occhi a mandorla si butta nella mischia con uno stile molto personale e d’impatto, fedele ai motivi visti sulle berline Q30 e Q50 ma con la giusta dose di cattiveria che si richiede a una coupé sportiva.
DI BELLA PRESENZA Bella la calandrona (con lamelle apribili per favorire il raffreddamento) che si allarga verso l'asfalto; incavolato lo sguardo, sottile e tagliente grazie all'illuminazione Full Led. Dal vivo la Q60 ha una presenza importante su strada. E' schiacciata a terra grazie a spalle larghe e tanta lamiera nelle fiancate. E, a proposito di quest'ultime, avete notato quell'onda cromata nel terzo montante? E' una soluzione comune a tutte le Infiniti più recenti. E la coda? Bassa e sportiva ma non sgraziata. Forse è la parte che preferisco. Completano un quadretto niente male bellissimi cerchi da 19 o 20 pollici.
SPORTIVA DI LUSSO E' il momento di varcare la soglia e sedersi al posto guida. Come da tradizione del Marchio i materiali sono pregiati anche dove l'occhio non arriva e il montaggio curatissimo. Non mi sarebbe dispiaciuto, però, un po' di originlaità in più nell'arredamento. Anche se l'effetto "WOOW" dei due grossi schermi a sfioramento (uno per il navigatore da 8" e l'altro per i sistemi di bordo da 7") rende il tutto molto tecnologico e moderno. Ad ogni modo la sensazione di trovarsi su un'auto di lusso è sempre forte. Anche perchè, volendo, ci sono pregiati rivestimenti in fibra di carbonio.
SUPER FULL A seconda dell'allestimento, però, c'è tutto quello che si potrebbe desiderare da un'auto full optional, come l'impianto audio Bose con 13 altoparlanti, il regolatore di velocità attivo, la telecamera per una visuale esterna a 360° e il sistema InTuition, che tiene memoria di alcune regolazioni effettuate dal conducente, come la posizione di guida, il climatizzatore e la luminosità del quadro strumenti per riproporle al semplice tocco di un tasto. Non manca, poi, la tecnologia Active Noise Cancellation, che cancella il rumore del rotolamento dei pneumatici. Tradotto vuol dire che in viaggio si gode di un silenzio da berlina di rappresentanza. Curatissima la sicurezza con tutti i più moderni gingilli tecnologici a vegliare come angeli custodi sulla sicurezza degli occupanti.
SOTTO IL VESTITO A livello tecnico sono previste la trazione integrale o posteriore (a seconda dei motori). Poi c'è lo sterzo adattivo by wire di seconda generazione che elimina anche quegli odiosi scossoni sul volante quando si passa, per esempio, sulle giunzioni di un cavalcavia. C'è anche la funzione Drive Mode, che permette di selezionare diverse modalità di guida tra cui Standard, Neve, Eco, Sport, Sport+ e Personalizzabile. Di serie ci sono sospensioni tradizionali, ma a catalogo figurano anche più raffinate sospensioni elettroniche per passare da una risposta più morbida ad una più incisiva, magari fra le curve di una bella strada collinare. Il cambio? Un automatico a 7 rapporti ma che ben asseconda la guida sportiva.
I MOTORI L'offerta dei propulsori prevede solo ed esclusivamente l'alimentazione a benzina. Apre le danze un 2.0 litri turbo capace di 211 cavalli e 350 Nm di coppia. Se sotto il piede destro sentite un prurito particolarmente insistente, si può optare per il V6 bi-turbo di 3.0 litri da ben 405 cavalli e 475 Nm di coppia. Disponibile solo in abbinamento alla trazione integrale permette di bruciare lo 0-100 in soli 5 secondi. Mica male!
QUI ALLESTIMENTI Quattro gli allestimenti per il mercato italiano. Si parte da Premium, Premium Tech, Sport e Sport Tech. I prezzi? Da circa 46.900 Euro per la 2.0 da 211 cv fino a 68.900 Euro per la 3.0 biturbo da 450 cv nell'allestimento più ricco. Per i colori carrozzeria c'è l'imbarazzo della scelta: ben 10 tinte. In Italia è gia arrivata la 2.0 litri, per la 3.0 litri c'è da aspettare sino ad aprile. Ora però è arrivato il momento di mettere in moto.
GLI INGREDIENTI Sfidare la concorrenza non è solo una questione di linea e contenuti tecnologici. Per vincere la sfida bisogna conquistare anche alla guida. Da una coupé sportiva mi aspetto prestazioni, comfort, e tanto piacere di guida. Sarà all'altezza la Q60?
SI VEDE POCO Iniziamo dalla posizione di guida: piacevolmente bassa e distesa ma comodissima anche per i lunghi viaggi. Il volante è piccolo ma dall'impugnatura bella cicciotta come piace a me. E la visuale? Scarsina in ogni direzione ma ci pensa la telecamera 360° a mettere una pezza.
TUTTO DA SOLA Il tragitto prevede una trasferta da Milano sino al Lago d'Orta. Ciò vuol dire autostrada e poi qualche curva lungo lago: poteva andare peggio! Scherzi a parte la prima parte del tragitto corre via veloce con la lancetta del contachilometri murata a 130 orari. A questo punto decido di mettere alla prova i sistemi di assistenza alla guida. Sapete una cosa? La Q60 mi ha stupito per il fatto di avere telecamere e sensori sempre vigili ma mai invadenti.
SIETE DISTRATTI ALLA GUIDA? Arrivando a bombazza su un'auto molto più lenta, la Q60 frena da sola mantenendo la distanza di sicerezza e tutto questo senza che abbia attivato il cruise control. Anche in città, lo stesso. La Q60 aggancia l'auto davanti e fa tutto da sola tanto da bloccare il pedale dell'acceleratore se siamo ancora troppo vicini. Prova di sicurezza superata! Ma con la guida come siamo messi, visto che tra le concorrenti figura una certa Serie 4?
LEGGERA E PRECISA La Q60 passa senza colpo ferire dalla monotonia dell'autostrada (dove apprezzo la grande silenziosità e il comfort di bordo) al brio di una strada tutta curve dove affondo con decisione il piede destro. Grazie anche alle sospensioni regolabili, la Q60 rolla poco e si appoggia salda in curva. Nonostante una massa a pieno carico superiore a 1.800 kg, la sensazione di leggerezza è notevole. Il muso punta svelto la curva, la coda segue precisa.
STERZO BY WIRE A questo punto vi starete chiedendo come si comporta lo sterzo con tecnologia by wire? Bé, nonostante il cervellone elettronico tra me e le ruote (che agisce sulle ruote al posto del comando meccanico), le sensazioni sono di grande precisione. Basta poco angolo di sterzo per girare, il carico volante è consistente come mi aspetto da un'auto sportiva. Per me è promosso. Peccato solo per una certa lentezza in fase di riallinemento. E se dovesse andare in corto il sistema? Tranquilli ci sono il classico piantone e la scatola di sterzo che prenderebbero le redini della situazione.
RISPOSTA SCONTATA E i motori? Il V6 3.0 litri biturbo da 405 cv spinge forte e regala la giusta dose di emozioni. Un po' meno per le note allo scarico ma bisgona farsene una ragione. La curva di coppia praticamente piatta rende l'erogazione progressiva e mai brutale con un buon allungo. Diverso invece il discorso per il 2.0 litri turbo. Il 4 cilindri è meno rotondo del fratello maggiore ma, all'occorrenza, tira fuori la cattiveria necessaria a compiere un sorpasso in breve tempo, anche in salita. Il tutto assecondato da un cambio automatico tradizionale puntuale e svelto quanto basta. Quale scegliere? La risposta, per lo meno qui in Italia, è quasi scontata.