Immaginate di viaggiare a ritroso nel tempo fino a, diciamo, dieci anni fa, incontrare un appassionato di auto sportive e dirgli che una Hyundai non sarebbe stata solo veloce quanto una BMW M4, ma che sarebbe stata addirittura più veloce. Ora, aggiungeteci che la Hyundai in questione sarebbe 100% elettrica. Pronti a farvi ridere dietro per mezz’ora? Sembra folle, ma è il mondo in cui viviamo oggi. Ma facciamo un passo indietro per spiegarvi la questione.La BMW di cui parliamo è una M4 Competition del 2024, equipaggiata con un sei cilindri in linea biturbo da 510 CV. Pesa 1.715 kg e supera di slancio i 110.000 euro. Nell’altro angolo del ring, la Hyundai Ioniq 5 N eroga 609 CV, addirittura 650 CV attivando la funzione NGB (N Grid Boost), ma fa pendere l’ago della bilancia fino a ben 2.275 kg. Ovviamente, costa un bel pezzo meno con i suoi 76.500 euro. Va da sé che la tedesca ha un rapporto peso/potenza di appena 3,4 kg/CV mentre per la coreana siamo a 3,7 kg/CV (3,5 kg/CV con il boost momentaneo). Valori pressoché identici, ma alla fine, il risultato sarà ben diverso.
KW COREANI BATTONO CV TEDESCHINella prima gara, la Hyundai a batterie parte a razzo, con un ampio vantaggio, forte della disponibilità immediata di potenza e coppia, ma la BMW si prende la rivincita durante la frenata. La sportiva bavarese esce per prima dall’inversione, ma la Hyundai è semplicemente troppo potente. D’altro canto, sono 140 CV a vantaggio della coreana. Infatti, la Ioniq 5 N riesce a mettere il muso davanti appena prima del traguardo. La seconda gara si svolge più o meno allo stesso modo nelle fasi iniziali, ma questa volta la M4 Competition non riesce nemmeno a guadagnare terreno in frenata come nella prima prova. Da par suo, la Ioniq 5 N prende immediatamente il comando e lo mantiene per tutta la gara. Che questa sia una chiara indicazione dei tempi dove elettroni e kW hanno la meglio su ottani e CV?