Una delle auto più attese dell'anno prende finalmente forma. Dopo la Monza SP1 e SP2, Ferrari amplia la propria gamma ''Icona'' con una terza declinazione che ha fatto parlare molto di sè ancor prima di sapere nome, forme e motori. Lei si chiama Daytona SP3 e l'abbiamo vista dal vivo in un contesto d'occasione come le Finali Mondiali di Ferrari.
STILE
Si chiama Daytona, ma non si rifà alla 365 GTB/4 di fine anni '60/inizio anni '70. L'epoca di ispirazione rimane quello, ma il contesto è quello delle corse: della 24 Ore di Daytona per l'esattezza. In quegli anni correvano auto come la 312 P, la bellissima 330 P4 e le 512 S e M; le famose Sport Protitipi. La Daytona SP3 nasce dalla matita di Flavio Manzoni prima che dai tecnici di Maranello. Ovvero: in principio c'è il design, poi viene tutto il resto. L'idea di fondo è quella di utilizzare codici linguistici del passato e proiettarli nel futuro: parafanghi voluttuosi e muscolosi, forme scultoree, la cabina stretta e posta molto avanti rispetto a un posteriore che, invece, domina nelle forme e nelle dimensioni. Niente vetro immenso per ammirare il motore V12, ma un piccolo finestrino centrale che viene messo in secondo piano dai passaruota posteriori estremamente voluminosi.
Il posteriore si presenta con delle alette orizzontali che creano giochi di volume: nascondono perfettamente il lungo faro posteriore a LED e integrano il doppio scarico centrale. Più che lateralmente, è nella vista 3/4 anteriore che si nota la forma piatta delle portiere (con apertura a farfalla): la loro superficie monolitica si rifà ai fianchi piatti della 512 M. Nella zona anteriore invece catturano l'attenzione i due elementi aerodinamici posti tra le luci DRL e i proiettori full LED; quest'ultimi presentano una particolarità: c'è una palpebra che si muove per scoprire gli abbaglianti.
AERODINAMICA
Stile e aerodinamica vanno di pari passo sulla Daytona SP3. Essendo questa un'auto moderna dallo stile iconico, anche l'aerodinamica segue questa filosofia: nessun elemento aerodinamico attivo, ma la migliore aerodinamica fissa nella storia delle Ferrari stradali. Si parte dall'anteriore, dove la bocca principale accoglie il radiatore di raffreddamento del motore, quello dell'olio è posto sulla fiancata destra mentre quello di cambio e frizione sono sulla sinistra. Ma tornando al nostro ''muso'', la griglia nasconde un passaggio dell'aria che sfoga sulle bocche poste nel cofano anteriore, mentre il lavoro principale in termini di downforce lo svolgono i due ''camini'' posti a fianco del motore che catturano l'aria dal fondo. Questo sistema crea deportanza in due modi diversi: ''risucchiando'' l'aria da sotto l'auto, e indirizzandola verso lo spoiler posteriore. Curioso il piccolo foro centrale nell'estremità della coda posteriore, il cui compito è quello di raffreddate il faro a LED posto esattamente tra i due scarichi e l'aspirazione del motore.
TECNICA
Lo stile non va a pile... nel vero senso della parola: non c'è nessun motore elettrico ad aiutare sua maestà il V12. La base tecnica della Daytona SP3 parte da quello della LaFerrari, sia per quanto riguarda la scocca, sia per quanto riguarda il layout: il motore (F140HC) 12 cilindri a V di 65°, con una cilindrata di 6,5 litri, è ora capace di erogare 840 CV a 9.250 giri/min e 697 Nm a 7.250 giri/min scaricati a terra dalle ruote posteriori. Il propulsore è abbinato a un cambio doppia frizione a 7 marce, mentre l'urlo idiliaco del suo motore è garantito dal limitatore posto a quota 9.500 giri/min. Questi risultati sono stati ottenuti grazie a bielle in titanio, nuova aspirazione e un ottimizzato impianto di scarico. Con un rapporto di 1,77 kg per CV, la Daytona SP3 pesa 1.485 kg a secco con una distribuzione dei pesi 44:56.
INTERNI
La semplicità degli interni si caratterizza per sedili incasconati sulla vasca in carbonio: proprio come la LaFerrari, la pedaliera e il piantone di sterzo si spostano per adeguarsi alle esigenze del pilota. I sedili sono stati disegnati come un ''drappo posto sul carbonio'', infatti si vede come la parte inferiore di essi si ricongiunge al centro senza soluzione di continuità. La plancia si ispira al minimalismo aerodinamico: spazio solo ai comandi dell'aria condizionata, l'unico schermo presente nell'abitacolo è quello a colori da 16'' davanti al guidatore. A gestire tutto ci pensano i tasti sul volante, ereditati dalla Roma e dalla SF90 con comandi aptici. Il cofano anteriore nasconde una capote in tela per coprire il tetto in caso di pioggia: incluso nel prezzo c'è il tetto fisso in carbonio che, una volta rimosso, va lasciato... in box.
IL PREZZO E LA TIRATURA
La Ferrari Daytona SP3 verrà realizzata in 599 esemplari con le prime consegne previste per la fine del 2022, mentre la fine della produzione è stimata per il 2024. Se anche foste disposti a pagare un prezzo (di partenza) di 2.000.000euro... tutti gli esemplari sono già stati venduti.
FERRARI DAYTONA SP3: SCHEDA TECNICA
Tipo | V12 – 65° |
Cilindrata totale | 6496 cm3 |
Alesaggio e corsa | 94 mm x 78 mm |
Potenza massima | 618 kW (840 cv) a 9250 giri/min. |
Coppia massima | 697 Nm a 7250 giri/min. |
Regime massimo | 9500 giri/min. |
Rapporto di compressione | 13,6:1 |
Lunghezza | 4686 mm |
Larghezza | 2050 mm |
Altezza | 1142 mm |
Passo | 2651 mm |
Carreggiata anteriore | 1692 mm |
Carreggiata posteriore | 1631 mm |
Peso a secco | 1485 kg |
Rapporto peso a secco/potenza | 1,77 kg/cv |
Distribuzione dei pesi | 44% ant. / 56% post. |
Capacità serbatoio | 86 litri |
Anteriore | 265/30 ZR 20 J9.0 |
Posteriore | 345/30 ZR 21 J12.5 |
Anteriore | 398 x 223 x 36 mm |
Posteriore | 380 x 253 x 34 mm |
Cambio | F1 a doppia frizione e 7 rapporti |
Elettronica | ESC; ABS prestazionale/EBD; F1-Trac; e-Diff 3.0; SCM-Frs; SSC (Side Slip Control) 6.1 |
Velocità massima | >340 km/h |
0-100 km/h | 2,85 s |
0-200 km/h | 7,4 s |