NON SOLO ROCK STAR Rock star prestate al mondo dell'auto ne abbiamo? In realtà sì. E anche parecchie. Il cantante degli AC-DC Brian Johnson, per dirne uno, ha anche condotto un programma TV dedicato ai motori, chiamato A life on the road. Verrebbe da dire che è un tipo abbastanza impallinato, no? Ecco, metti che un giorno quella leggenda del rock vada a trovare un suo pari, un certo Nick Mason, noto per essere stato il batterista dei Pink Floyd, ma anche per essere un collezionista di auto da sogno e un assiduo frequentatore del tracciato di Goodwod. Che cosa mai potrebbe accadere? Che vadano a farsi un giro con una Fiat Panda 4x4? Naa... Guardate il video qui sotto, tratto dal canale YouTube di Brian, il cui Nick lo accompagna a fare un giro sulla sua Ferrari 250 GTO del 1962, del valore di quasi 50 milioni di euro (leggi qui se vuoi sapere perché la Ferrari 250 GTO è l'auto più costosa del mondo).
UN'AUTO CHE HA FATTO LA STORIA... DEL ROCK Il giro in macchina è l'occasione per ascoltare il ruggito del V12 Ferrari: uno di quelli che hanno costruito il mito del Cavallino. Ed è anche l'occasione per sentire la storia di come un'auto assolutamente speciale ha avuto un ruolo determinante nella vita di Mason e della sopravvivenza dei Pink Floyd. Nel 1987, in particolare, la Ferrari di Mason fu la garanzia che permise al gruppo musicale di finanziare il tour A momentary lapse of reason, dopo che il fondatore Roger Waters aveva lasciato la band. (Leggi qui per scoprire il prezzo più alto mai pagato per una Ferrari 250 GTO).
MASON FIGLIO D'ARTE Nel video in alto, Mason loda la versatilità dell'auto, capace di fare bella figura nelle gare storiche come quella di Goodwood, ma allo stesso tempo pratica granturismo, con cui il batterista ha accompagnato le figlie all'altare. Pochi sanno che la passione per le auto di Mason non è il capriccio di un arricchito, ma qualcosa che ha ereditato dal padre pilota. Nel secondo video qui sopra lo vediamo mostrare a Johnson la Bentley con cui il genitore correva quando Nick era piccolo e lo portava con lui a Silverstone.