In occasione di The Quail, momento clou della Monterey Car Week, sono uscite allo scoperto molte inedite meraviglie che dimostrano quanto il mercato delle auto realizzate su misura per le persone più abbienti stia attraversando una fase particolarmente florida. Una creazione capace di fermare per un attimo il battito cardiaco è la Tuthil GT One, che trae evidente ispirazione dall'ormai mitica Porsche 911 GT1 degli anni Novanta. Di che si tratta? Guarda il video qui sotto che poi ne riparliamo.
IN SERIE LIMITATA Tuthill Porsche è un’azienda britannica rinomata per la sua esperienza nei rally e nel restauro, che per il committente giusto è anche in grado di realizzare qualcosa di più. La dimostrazione è questa sua ultima creazione, voluta dal produttore cinematografico Ellliot Ross. Il design è firmato dallo studio di Florian Flatau, in California, già famoso per la sua collaborazione con Singer, e la realizzazione ha richiesto 3.500 ore di lavoro. E non rimarrà un esemplare unico, visto che Tuthill conta di costruirne 22 esemplari, proposti a un prezzo che il costruttore non comunica, per ora.
Tuthil GT One, gli interni
MISTERO MISTERIOSO L'auto, con carrozzeria in carbonio e allestita attorno a una gabbia di protezione a norme FIA, ha una presa d'aria integrata nel tetto per portare aria al motore, che è montato in posizione posteriore centrale: un elemento che insieme alle sospensioni a triangoli sovrapposti su ambo gli assi, con le posteriori visibilmente di tipo push rod, rende difficile ricondurre l'architettura a una Porsche di normale produzione, seppure pesantemente modificata. Mistero!
Tuthil GT One, motore e sospensioni posteriori
SOTTO AL COFANO Due le scelte in fatto di propulsore: un 4.0 litri flat-six aspirato da 500 cavalli, studiato per raggiungere alti regimi, o un flat-six da oltre 600 cavalli sovralimentato, probabilmente tramite turbo. Niente male per un modello che pesa solo 1.200 CV. Anche in fatto di trasmissione l'offerta è duplice: un automatico a doppia frizione e 7 rapporti come quello visto a Monterey oppure un cambio manuale. I freni sono in materiale carboceramico con pinze su misura. Ma come diceva Renée Zellwegger in Jerry Maguire: ''Mi avevi già convinta al ciao''.