Dopo 15 anni abbandonata in giardino, questa Porsche 928 S4 era diventata una tana per gli scoiattoli. Lo sporco incrostava la carrozzeria, che addirittura l'aveva inglobato per il dilatarsi e restringersi delle lamiere e della vernice sovrastante, con l'alternarsi del caldo e del freddo. Una volta recuperata, un sapiente lavoro di car-detailing ha permesso un restauro davvero soddisfacente. Dal lavaggio di sgrossatura con l'idropulitrice alla pulizia profonda con l'aiuto del vapore, fino al ritocco con la siringa dei punti dove la vernice si è sbrecciata e alla lucidatura finale. Che naturalmente ha coinvolto anche gli interni. È quasi ipnotico osservare il video qui sotto, in cui la sportiva tedesca tornare a splendere, grazie - è bene sottolinearlo - alla qualità della verniciatura e della componentistica, che nonostante i maltrattamenti sono invecchiate davvero bene. A dimostrazione che Il magico potere del riordino, di cui parla Marie Kondo nel suo libro, è ancora più magico se applicato alle auto classiche.
LA PORSCHE ODIATA DAI PORSCHISTI Grande GT 2+2, la Porsche 928 era la prima auto di Stoccarda con un motore V8, la prima con il propulsore montato anteriormente e la prima raffreddata a liquido. Quando uscì, negli anni 70, sorprese tutti per una guidabilità straordinariamente facile ed efficace, che le derivava dalla perfetta distribuzione dei pesi e dalle sospensioni posteriori ''elastocinematiche'' battezzate Ponte Weissach: un multilink ante litteram. Per questo, all'inizio, fu poco apprezzata dai porschisti, che amavano domare la guida impegnativa delle 911. Ma la grande cilindrata (da 4,5 a 5,4 litri col passare delle generazioni, per potenze da 241 a 350 CV) e la contemporanea crisi energetica frenarono la diffusione del modello. Un modello che in tempi recenti è stato in parte riscoperto per le sue eccezionali doti meccaniche e che per questo rimane un'auto per veri intenditori. Una delle Porsche più importanti della Storia.