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Cosa dicono i boss di Bugatti, Koenigsegg, Rimac e Hennessey delle rivali


Avatar di Emanuele Colombo , il 13/10/24

23 ore fa - I boss di Bugatti, Hennessey, Koenigsegg e Rimac si scambiano le auto

Bugatti, Konenigsegg, Rimac e Hennessey: i boss si confrontano
I boss di Bugatti, Rimac, Hennessey e Koenigsegg si ritrovano in pista per provare le rivali: i loro giudizi in due video

Volevano partecipare anche Horacio Pagani e Gordon Murray, che hannno dovuto rinunciare a causa di altri impegni, ma è un vero parterre de roi quello che i colleghi di Top Gear sono riusciti a radunare al Sonoma Raceway, in California. Christian von Koenigsegg, Mate Rimac e John Hennessey si sono presentati con le hypercar che costruiscono per guidare le rivali e scambiarsi le impressioni. Schierate in pitlane una Rimac Nevera, una Koenigsegg Jesko Attack, una Hennessey Venom F5 e una Bugatti Chiron (Rimac ha il controllo anche sulla Casa di Molsheim). Qui sotto i due video che documentano com'è andata.

TERMICHE VS ELETTRICA Come molte piste, Sonoma non ha rettilinei abbastanza lunghi per sfruttare i 1.800 e più cavalli di queste belve, il che fa sorgere il dubbio che non siano veramente sfruttabili, ma ecco che nel tortuoso tracciato emergono altri aspetti dell'esperienza di guida che sono assai più qualificanti di una perlopiù irraggiungibile velocità massima. Mate Rimac sottolinea che la sua Nevera elettrica è più facile da approcciare, mentre con le auto a motore termico, specie se turbo, devi prima capire bene come si sviluppa la spinta quando affondi l'acceleratore. Non a caso, Christian von Koenigsegg dice che sulla Nevera ''ti senti subito a casa''. La hypercar elettrica croata è ''sincera, facile da guidare, divertente, potentissima''. ''Ti fa sentire di essere in controllo anche se in realtà l'auto  fa tantissimo per aiutarti'', puntualizza Rimac, riferendosi al controllo elettronico sulla trazione con torque vectoring.

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SOUND E VIBRAZIONI A parti invertite, Rimac sulla Jesko rimane stupefatto dalla risposta fulminante del motore, a maggior ragione se pensiamo che è turbo. ''Di solito spengo tutti i controlli e uso il cambio in manuale'', dice Mate, ''ma la Jesco arriva al massimo dei giri troppo in fretta per il mio cervello e con nove marce hai bisogno della cambiata automatica per non sbattere continuamente contro il limitatore''. E della Hennessey Rimac dice che è un go-kart con un motore enorme: è quest'ultimo a dominare la scena e l'esperienza di guida. Persino da fermo, quando al minimo riesce a scuotere tutta l'auto. Per tutta risposta Hennessey dice dell'elettrica Nevera che non è solo potentissima, ma suona pure bene. Senza bisogno di rumori generati artificialmente, i motori elettrici a tutta potenza producono una colonna sonora davvero ''cool''. Inoltre è ''incredibilmente veloce in rettilineo e ha una messa a punto molto raffinata''. 

Chiacchierata tra boss al termine delle prove Chiacchierata tra boss al termine delle prove

PETROLHEAD A CONFRONTO Nel primo confronto diretto tra petrolhead, Koenigsegg è impressionato dalla Hennessey: trova divertente come il motore al minimo faccia agitare l'auto ferma in pitlane; deve famigliarizzare con i freni privi di servoassistenza ''che una volta capiti ti offrono un ottimo controllo'' e trova divertenti le cambiate vecchia scuola - che come si nota nel video sono un po' lente e inducono forti contraccolpi nella guida. Nonostante ciò la Venom rimane un'auto ''sincera, persino facile da guidare, potentissima ma non sovrapotenziata. Rigida, ha un bello sterzo'', e nonostante tutto ''non è intimidatoria''. Se lo dice lui... Hennessey trova la Jesco molto divertente per il sound, che ha quasi fatto esplodere i fonometri della pista di Sonoma, e ha ''un ottimo equilibrio tra forza bruta e raffinatezza, ti offre l'una o l'altra a seconda di quanto affondi il piede sull'acceleratore''. L'unica su cui nessuno ha potuto esprimere opinioni è la Bugatti, il cui sound era troppo potente per rispettare i limiti fonometrici della pista di Sonoma. Sarà per la prossima volta.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 13/10/2024
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