L'ETERNA SFIDA Solo per citarne alcuni, di confronti: la monoposto Red Bull di Formula 1 guidata da Daniel Ricciardo contro un jet F/A 18, oppure la Tesla Model S contro il Boeing 737 della Quantas Airlines, o ancora la McLaren SpeedTail contro un F35 dell'aviazione militare USA. Sono tanti, anzi tantissimi i casi in cui un'auto è stata messa di fronte a un aereo in un'improbabile sfida a chi accelera più alla svelta. Il trucco è sempre calibrare bene la lunghezza del percorso, perché se l'aereo è svantaggiato nei primissimi metri, poi recupera con gli interessi. L'ultima impresa è quella della Bugatti Chiron, che misurandosi ora contro un Dssault Rafale Marine - orgoglio della Marina francese - ha tentato di vendicare la sconfitta della progenitrice Bugatti Veyron contro un Eurofighter Typhoon, datata 2007. Com'è andata? Il video completo lo trovate nella gallery in fondo all'articolo...
Il jet Dassault Raphale Marine incombe sulla Bugatti Chiron Sport Les Legendes Du Ciel
ESITO SCONTATO Fatto sta che, in una giornata dal meteo uggioso, una Bugatti Chiron Sport in edizione limitata Les Legendes du Ciel, guidata dal collaudatore ufficiale della Casa Pierre-Henry Raphanel, ha diviso la pista di decollo della base francese di Landivisiau con il Capitano di Fregata Etienne e il suo velivolo. E per rendere tutto più interessante, non solo l'accelerazione, ma anche la frenata è stata oggetto di sfida tra i due veicoli. Com'è andata? ''Mi sono allontanato dal Rafale all'inizio, ma dopo qualche centinaio di metri era a circa 20 metri sopra e accanto a me per aria'', ha detto Raphanel. ''Uno spettacolo incredibile e fantastico''.
Bugatti Chiron Sport Les Legendes Du Ciel e Dassoult Raphale Marine: la drag race
LA SFIDA IN CIFRE Alla partenza, la Chiron Sport da 1.500 CV e 1.600 Nm ha preso il comando, aiutata dalla trazione integrale. Il suo motore quadri-turbo W16 da 8,0 litri, accoppiato al cambio a doppia frizione a 7 rapporti, le permette di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,4 secondi; i 200 km/h li raggiunge in 6,1 secondi, i 300 km/h in 13,1 secondi e i 400 km/h in 32,6 secondi. Difficile il confronto sulla carta in base ai dati forniti, secondo cui il Rafale raggiunge i 165 km/h in 150 metri, i 210 km/h in 250 metri e decolla dopo 450 metri a circa 260 km/h. Ha l'equivalente di 5.727 cavalli e può raggiungere una velocità massima di oltre 1.975 km/h (mach 1,6). Con un peso di 10,3 tonnellate a secco e un peso massimo al decollo di 24,5 tonnellate, con tutto l'armamento.
I primi metri Bugatti Chiron Sport Les Legendes Du Ciel si avvantaggia sul Dassoult Raphale Marine
UNA PISTA PER DUE Il Rafale in configurazione Marine è monoposto, lungo 15,5 metri e ha un'apertura alare di 10,86 metri. Il che fa capire le preoccupazioni dei piloti prima della partenza: “Ad alte velocità, tutto deve andare alla perfezione sia nella Chiron Sport sia nel Rafale Marine, perché la pista non è poi così lunga o particolarmente ampia, se impegnata da entrambi i veicoli”, ha detto Pierre-Henri Raphanel. Per questo “Precisione e preparazione sono tutto. Tutto avviene molto rapidamente nel Rafale Marine e ogni mossa che fai deve essere giusta. E lo stesso vale per la Chiron Sport alle alte velocità '', ha detto Etienne, pilota della Marina.
Bugatti Chiron Sport Les Legendes Du Ciel e Dassoult Raphale Marine
FRENA CON L'AIUTINO E se la drag race è stata difficile da realizzare, ma concettualmente semplice da organizzare, la prova di frenata ha comportato qualche difficoltà in più. A causa della brevità della pista e delle norme di sicurezza, era impossibile far giocare l'auto e il caccia allo stesso gioco, tant'è che la Chiron Sport ha dovuto iniziare la frenata a soli 210 km/h mentre il Rafale Marine a 250 km/h. Anche perché il Rafale Marine si avvicina alla pista in volo a circa 280 km/h e, quando tocca terra, afferra un cavo di arresto con il gancio montato in coda, come fa abitualmente sulle portaerei in cui viene imbarcato, per arrestarsi in appena 150 metri.
Bugatti Chiron Sport Les Legendes Du Ciel e Dassoult Raphale Marine nell'hangar
AND THE WINNER IS... Al termine, gli organizzatori del confronto hanno dichiarato un diplomatico pareggio, anche se, come sempre in questi casi, l'unico vero vincitore di una sfida improbabile è il puro e semplice spettacolo. Del resto, lo abbiamo ben visto che, quando un'auto e un aereo militare si scontrano davvero, è l'aereo a riportare i danni più gravi. O no?