REAGIRE ALLA CRISI Anche il Mondiale Rally si interroga sul suo futuro, mentre la stagione 2020 è sospesa per via della pandemia di Covid-19. Dopo l'annullamento degli appuntamenti in Argentina, Portogallo e Italia, anche l'atteso Rally Safari in programma in Kenya a giugno è atteso dalla stessa sorte. Se il quadro attuale non è dei migliori, il WRC può però lavorare per un futuro più sostenibile, per venire incontro alle necessità dei costruttori e salvare la competizione da una delle peggiori crisi anche economiche dell'era moderna. Ne ha parlato Yves Matton, direttore Rally della FIA.
DISCUSSIONI PIU' APERTE Il belga, ex pilota ed ex team principal del team Citroen, ha spiegato: ''Sappiamo che questa crisi avrà un grande impatto sul motorsport in generale e sul WRC. Ma la sensazione che ho, e ciò che vogliamo veramente con la FIA, è cercare di essere più forti dopo questa crisi. Tutto quello che posso dire è che le discussioni con le parti interessate sono più aperte rispetto al passato. Niente è tabù e nessuno si offende quando metti sul tavolo alcune idee che, poche settimane fa, non erano state ben accolte''.
TENERE TUTTI IN VITA Tra i diversi costruttori sembra dunque esserci maggior collaborazione e questo è un ottimo segnale per quello che è l'obiettivo principale del WRC, ossia non perdere nessuno degli attuali marchi coinvolti: ''Riunire le parti interessate per trovare un futuro più sostenibile per il WRC è molto importante e mi dà fiducia vedere tutti che lavorano più da vicino in questo momento - ha commentato Matton - è molto bello vedere che il pensiero riguarda più il campionato e non l'interesse di ciascuno. Per noi è importante mantenere tutti i competitor. Dobbiamo trovare una soluzione per tenerli tutti a bordo nel 2021 e tenerli in vita nel 2020. Questa è la ragione per prendere le giuste decisioni e non le decisioni rapide. Tutti si aspettano qualcosa e tutti vogliono informazioni. Ma non è un motivo per precipitarsi e forse influenzare male il futuro''.
OBIETTIVO 2022 Non solo obiettivi a breve e medio termine. La FIA, i team e i promoter lavorano anche in ottica 2022, quando è atteso l'esordio dei nuovi motori ibridi. Rispetto alle ventilate opzioni di abbandono che vediamo tra i protagonisti della F1, nel WRC tutti sembrano intenzionati a confermare il loro impegno anche verso questa data così importante: ''La cosa principale è che i produttori e gli organizzatori sono motivati a iniziare il più presto possibile e sono tutti impegnati a far parte del WRC - ha aggiunto Matton - Ma tutto è collegato alla decisione dei governi e ogni settimana abbiamo nuove informazioni da loro. Alcuni Paesi stanno riaprendo o riducendo il blocco, ma è ancora difficile conoscere i vincoli, quali confini verranno chiusi. Una cosa che è molto importante - e forse siamo in una posizione diversa dalla Formula 1 - è che tutti i produttori del WRC ci stanno dando il messaggio che vogliono continuare a essere coinvolti nel 2022. Forse dovremo cambiare alcune cose, ma tutti mi dicono che vogliono impegnarsi per il 2022 e questo è la cosa più importante per il futuro''.