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WRC 2016, Rally Australia: trionfa Mikkelsen che regala a Volkswagen l'ultimo successo prima del ritiro


Avatar di Andrea Minerva, il 21/11/16

7 anni fa - Volkswagen lascia il WRC con un'altra vittoria, trionfa Mikkelsen

Con il terzo posto, il belga Neuville è secondo in campionato alle spalle del 4 volte campione Ogier

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TERRA ROSSA Questa volta i koala sono rimasti bene attaccati agli alberi, anche più del solito. Troppo il frastuono e troppa la polvere per pensare di abbandonare anche solo per un momento l’amato ceppo. Colpa e merito dei 36 equipaggi che si sono sfidati in occasione del rally d’Australia, ultima prova del Campionato Mondiale Wrc 2016. E chi pensava che arrivare a queste latitudini con il titolo iridato già assegnato, per la quarta volta consecutiva, a Sebastien Ogier, sarebbe stato indizio e garanzia di noia, si è sbagliato di grosso.
 
UN CAMPIONE IN AFFITTO La bagarre per la vittoria del rally è stata feroce, così come la lotta per il secondo posto assoluto in campionato. A tenere banco, poi, a parte i risultati, le prestazioni, la polvere e i salti che hanno fatto crepare d’invidia i canguri del posto, è stata ancora una volta la vicenda del ritiro repentino e inaspettato di Vw Motorsport. Una scelta, quest’ultima, che ha naturalmente innescato una furiosa ricerca dei talentuosi piloti oggi “a zonzo”, in primis il campionissimo Ogier, che ha candidamente dichiarato che prima di scegliere con quale team affrontare la prossima stagione, le macchine, beh magari vorrebbe anche provarle. Il francese, a scatola chiusa, non compra. Insomma cari, non siamo al “vedere moneta, comprare cammello” ma a un altrettanto concreto “guidare macchina, firmare contratto”.Ogier se lo può permettere ed è giusto che lo faccia. Gli spasimanti, M-Sport e Citroen Racing, nel caso specifico, sfogliano la margherita e aspettano trepidanti.
 
IN PARATA L’abbandono di Vw Motorsport ha suscitato in generale anche molta emozione, ovviamente in particolare tra i piloti e i tecnici dei due team schierati sul campo dalla Casa di Wolfsburg, anche perché i ricordi legati ad un progetto vincente sono sempre molto dolci, e per molti dei soggetti coinvolti il futuro potrebbe non essere immediatamente limpido. Al riguardo, registriamo il bel gesto del team Hyundai Motorsport che all’inizio del lungo weekend australiano ha celebrato i rivali “teutonici” schierandosi a bordo strada al passaggio delle tre Polo R Wrc e riversando sugli avversari delle ultime stagioni un sentito e lungo applauso. Chapeau!
 
LA GARA Magico Andreas Mikkelsen, che in Australia ha colto il suo terzo successo in una gara del Mondiale Wrc, ottenendo quella che fino a qui possiamo ritenere la sua vittoria più netta e limpida. Il buon Andreas di natali norvegesi, è partito subito a fionda, sfruttando al meglio la buona posizione di partenza, sempre fondamentale in una gara “su terra”, e aggiudicandosi cinque delle sei prime prove speciali. Un ritmo che non ha proprio sbaragliato subito la concorrenza ma che l’ha messa in riga in maniera convinta. Ma a parte gli avversari, Ogier e Paddon in particolare, poco propensi a farsi da parte, Mikkelsen ha dovuto combattere anche con un paio di inconvenienti da museo del “capitano proprio tutte a me….”. Nel primo caso, una bottiglietta d’acqua, indispensabile per sopravvivere nell’abitacolo di una Wrc alle temperature torride, fino a 35 gradi e oltre della regione del Nuovo Galles del Sud, che si è andata a incastrare sotto i pedali. MIkkelsen ha cercato di disfarsene con un calcio, ma le doti “pedatorie” del nordico evidentemente non combaciano con quelle al volante, e la bottiglietta è rimasta lì. Danno, comunque in questo caso, limitato.
 
PROBLEMA TECNICO Ben peggio è invece quanto è accaduto in seguito, quando dopo il taglio di una curva, una pietra ha colpito violentemente il fondo della Polo R Wrc causando, secondo una misteriosa e ancora ignota legge dell’Universo, il danneggiamento del pedale della frizione, che si è parzialmente sganciato andandosi ad incastrare con quello del freno. Più probabile che il koala scenda dall’albero piuttosto che assistere ad un simile e morboso intreccio meccanico. Mikkelsen ha dovuto affrontare in queste condizioni circa sette km di prova speciale, prima di potersi fermare e trovare un rimedio. Il danno, questa volta, è costato più di 9 secondi nei confronti di Ogier, un distacco che ha permesso di tenere aperti le sorti del rally d’Australia fino a poche prove speciali dalla fine. Il momento decisivo.
 
BILIARDO SULLO STERRATO E’ la prova numero 20, quart’ultima della gara. Mikkelsen è al comando con un vantaggio di 2 secondi e 6 decimi nei confronti di Ogier. Paddon è terzo, staccato di 14 secondi e 4 decimi. Il nome della prova: Bucca. Lunghezza: 31 km e 900 metri. Mikkelsen fa il suo, con un ritmo sostenuto e senza sbavature. Ogier, invece, incappa in un testacoda, e lascia sul campo 15 decisivi secondi, ancora peggio va a Paddon con la Hyundai New i20. Il neozelandese, fino a quel momento autore di una prova altalenante, soprattutto a causa di una non sempre corretta gestione delle gomme e di un problema al freno a mano, arriva lungo e centra un terrapieno, danneggiando fortemente la zona della ruota posteriore sinistra. Un errore che costa un ritardo di 1 minuto e 13 secondi.  E addio sogni di gloria…. Insomma, Ogier e Paddon sono finiti…nella Bucca.
 
IN TUTTA TRANQUILLITA' In questo modo, Mikkelsen può gestire la gara fino al termine, ottenendo la 3° vittoria della carriera e la 43° per il team Volkswagen Motorsport sulle 52 gare disputate. Una media da cecchini! Ogier chiude invece l’avventura con Vw con un secondo posto che gli lascia appena l’amaro in bocca, soprattutto per l’errore commesso nel finale, ma che ancora una volta ha visto il francese compiere un mezzo miracolo dopo essere partito, come imposto dal regolamento, davanti a tutti sia nella prima che nella seconda tappa. Chi invece non è mai stato tanto felice di un terzo posto come questa volta è il belga Neuville, che grazie a questo risultato ha centrato il secondo posto assoluto in campionato alle spalle di Ogier. Con i punti del terzo gradino del podio e del secondo posto nella Power Stage, Neuville ha infatti avuto la meglio nello scontro diretto per il titolo di vicecampione nei confronti proprio di Mikkelsen, al quale non è basta una pur splendida vittoria.
 
FUORI DAL PODIO Al quarto e al quinto posto del Rally d’Australia troviamo le Hyundai New i20 di un mesto Paddon, a tratti molto veloce, come sulla prova di Nambucca, la più lunga del rally, con i suoi oltre 50km, ma autore di una prova costellata anche da errori e incertezze, e lo spagnolo Dani Sordo, penalizzato di 20 secondi per essersi presentato in ritardo all’inizio di una prova speciale, e mai capace di un acuto nonostante una gara abbastanza consistente e regolare.  
Lo stesso discorso vale per Mads Ostberg, con la Ford Fiesta Rs Wrc di M-Sport. La sua prova è stata molto lineare, senza sbavature particolari, ma il ritmo non ha sfiorato mai, nemmeno in un’occasione, quello dei migliori. Tra i più attesi, e di conseguenza anche tra le maggiori delusioni del Rally d’Australia, avendo concluso solo al settimo posto, l’estone Ott Tanak con l’altra Ford Fiesta Rs Wrc, ma in questo caso gommata DMack. Poca gloria per questa giovane speranza del rallysmo mondiale, che ha sofferto questa volta di vari problemi, tra i quali la polvere e la conseguente scarsa visibilità e come se non bastasse, anche un controllo della polizia lungo la strada. Del tipo: “Si accosti, patente e libretto….”. E forse trovare il libretto non è stato facile. Una corsa a perdifiato per recuperare tempo e terreno che inizia la speciale, e lo stesso, 20 secondi di penalità per il ritardo. Salvi i punti della patente, meno quelli del mondiale.
 
ANCORA FUORI DAI GIOCHI Chi invece l’ha risolta subito è “PaperinoJari Matti Latvala che nel percorrere un ponte nella prima prova speciale del rally, ha perso il controllo della Polo R Wrc che esce dall’impatto con una sospensione rotta. Disastro! Una stagione davvero negativa quella del pilota finlandese, che rimonta poi fino alla nona posizione, ma che ancora una volta ha evidenziato il folle contrasto tra un talento considerevole e una fragilità nel gestire le gare davvero preoccupante.
 
ARRIVEDERCI! In conclusione. Il nostro Lorenzo Bertelli porta a casa un punticino, con il decimo posto finale. Peccato, però. Se nel corso dell’ultima tappa non si fosse rotto il differenziale posteriore e a seguire un ammortizzatore, l’ottavo posto poteva essere alla portata del nostro pilota. Esapekka Lappi, a parte il nome da “Fabbrica del Cioccolato”, ha non solo vinto la gara della classe Wrc2, con l’ottavo posto assoluto, ma ha pure conquistato il titolo mondiale della stessa Wrc 2, confermandosi come uno dei piloti di maggior talento di questi ultimi anni. Si chiude qui la stagione del Wrc 2016, aspettando ora le prossime mosse del mercato piloti, in vista di un 2017 che si preannuncia a dir poco interessante, a partire dall’esordio delle attese Wrc Plus.
L’appuntamento è fissato per gennaio, con il rally di Montecarlo. Alla prossima! W il rally!
 
CLASSIFICA RALLY AUSTRALIA:
1) MIKKELSEN  POLO R WRC  2) OGIER  POLO R WRC  a 14.9  3) NEUVILLE  HYUNDAI NEW i20 WRC a 1.12.6  4) PADDON  HYUNDAI  NEW i20 WRC a 1.26.7  5) SORDO  HYUNDAI  NEW i20 WRC a 1.28.3
 
CLASSIFICA FINALE MONDIALE PILOTI WRC 2016
1) OGIER 268  2) NEUVILLE 160  3) MIKKELSEN 154  4) PADDON 138  5) SORDO 130  6) LATVALA 112  7) OSTBERG 102
 
CLASSIFICA FINALE MONDIALE COSTRUTTORI WRC 2016
1) VW MOTORSPORT 355  2) HYUNDAI  312  3) VW MOTORSPORT II 163  4) M-SPORT 162  

Pubblicato da Andrea Minerva, 21/11/2016
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