Al secondo posto uno straordinario Ott Tanak. L’estone insidia fino all'ultimo il primo posto di Ogier vincendo in totale 13 prove speciali su 22
TRICK OR TREAT La scena è questa. Molto attinente al weekend “pauroso” di Halloween. Un uomo è inseguito nella foresta fredda e umida da un ragazzino, che lo incalza per tre giorni con il classico e martellante “trick or treat?”, “dolcetto o scherzetto?”…La foresta ce l’abbiamo, è quella affascinante e d’autunno vestita dei tipici panorami gallesi, dove il giallo, il verde e il rosso, leggermente attenuati dalla nebbia, fanno da sfondo cromatico a colline e campagne sterminate. L’inseguito, anche. Francese, quattro volte campione del mondo rally, al secolo: Sebastien Ogier. L’ineffabile e “sbriciola pazienza” inseguitore, è invece il biondo estone, con sangue baltico nelle vene, Ott Tanak. Nome un po’ da fumetto, sostanza invece da talento e campione vero. Ogier contro Tanak. È stato questo il leit-motiv del rally del Galles, penultima tappa del Campionato Mondiale Wrc. Da una parte il campione affermato e con il curriculum intarsiato d’oro, dall’altra l’emergente che finalmente trova il modo di dare sostanza a una prestazione “monstre”, questa volta non intaccata e ammaccata da errori, sbavature o sfortune.
AL VERTICE Oltre a questo, prima della vigilia, il rally del Galles proponeva anche il duello per il Titolo Costruttori, con VolkswagenMotorsport decisa a rintuzzare gli attacchi delle “truppe camellate” di Hyundai Motorsport. Ma di questo vi parleremo tra poco. Ritorniamo alla battaglia che ha infiammato l’umido e gelido weekend gallese. Lungo le 22 prove speciali previste per un totale di 330km cronometrati, Sebastien Ogier, con la Polo Wrc, e Ott Tanak, con la Fiesta Rs Wrc di M-Sport, non si sono risparmiati nemmeno per un attimo. O meglio, Ogier ad un certo punto avrebbe anche voluto gestire, controllare, tirare il fiato, ma Tanak non glielo ha concesso, costringendo il campione francese a disputare un rally praticamente perfetto. L’inizio è tutto di Ogier che l’accelerazione da 0 a 100 dimostra di averla tutta nella mente. Pronti via incendia la gara guadagnando nelle prime due prove, 12 secondi su Tanak e 14 su Neuville, primo del team Hyundai Motorsport.
CHE SFIDA L’unico in grado di reagire è Tanak, agli altri non resta che trovare il proprio ritmo per lottare dalla terza posizione in giù. Notizie allarmanti, dal punto di vista dell’affidabilità, arrivano a sorpresa dal team Volkswagen Motorsport. Prima Mikkelsen e poi Latvala accusano cedimenti al semiasse. Continuano la gara, ma il loro destino in termini di risultati è già segnato dalla prima tappa. Per loro, poca fortuna, è ovvio, ma anche prestazioni che fino al momento del palesarsi delle noie meccaniche, non erano neanche lontanamente all’altezza di quelle di Ogier. Lo spazio dalla prova n.12 alla n.14 è lo “showtime” di Tanak. Una tempesta che s’abbatte sull’autunno gallese. L’estone recupera più di 11 secondi a Ogier, ma la prova successiva, la numero 15, diventa uno spartiacque decisivo per le sorti del penultimo atto del Mondiale Wrc. Anche la Polo Wrc di Ogier e Ingrassia manifesta un improvviso problema alla trasmissione. Ma la strada verso l’ultimo parco assistenza della giornata è breve; Ogier e Ingrassia sono salvi. Nella stessa prova, Tanak e Molder con la Ford Fiesta Rs del DMack World Rally Team subiscono una foratura lenta, più o meno a metà del tratto cronometrato; contengono i danni in pochi secondi ma ormai il momento per l’attacco decisivo a Ogier è sfumato. “L’altro rally”, quello dalla terza posizione in giù, registra intanto la buona prestazione di Neuville, saldamente terzo davanti al compagno di squadra Hayden Paddon. Kris Meeke, con la Ds3 Wrc del team Abu Dhabi, si mantiene sul passo dei migliori fino a quando non è costretto a più miti consigli da un paio di forature e dalla conseguente necessità di optare per una tattica all’insegna della prudenza. Questa la situazione dopo le prime 15 prove e al termine della giornata di gara numero 2. Il finale propone sei prove speciali, di lunghezza limitata, senza nessuna prova marathon, ma l’insidia nel rally del Galles può nascondersi fino all’ultima curva dell’ultimo metro di gara. I numeri del resoconto finale, sono chiari ed evidenti. Ott Tanak vince tutte e sei le prove conclusive. Un filotto straordinario che porta a 13 il numero delle prove vinte complessivamente dall’”estone furioso” in questo Rally del Galles.
VOLKSWAGEN AL TOP Una prestazione tanto maiuscola quanto gagliarda, che ha costretto Ogier e Ingrassia a tenere il fiato sospeso fino alla fine.
Per intenderci meglio. Alla fine della seconda tappa, il distacco tra Ogier e Tanak era di 33 secondi e 8 decimi, alla fine del Rally del Galles, questo distacco si è assottigliato fino a 10 secondi e 2 decimi. Ora, è chiaro, lo sappiamo, lo sappiamo, che Ogier ha amministrato il vantaggio fino alla fine, ma è altrettanto evidente che Tanak le ha provate davvero tutte per ottenere quella che sarebbe stata, per lui, la prima vittoria in una gara del Mondiale Wrc. Un risultato, che stando alla stagione di Tanak, e soprattutto al fatto, evidente, di non aver certo potuto disporre della Wrc più competitiva sul campo, non sembra poi così lontano nel tempo. Il nome del pilota estone è di sicuro uno dei più interessanti per il futuro, e non è un caso che il team M-sport di Malcom Wilson lo stia utilizzando come tester per lo sviluppo della Ford Fiesta Rs Wrc in versione 2017. Lo stesso marcio anglo-cinese di pneumatici DMack, sembra ben intenzionato a tenersi stretto il proprio pupillo.
IL CAMPIONE Tornando a Sua Maestà Ogier, vincitore, oltre ovviamente alla classifica assoluta del rally del Galles, anche di sei prove speciali, va annotata e registrata la magistrale sesta vittoria stagionale, la quarta consecutiva alle latitudini della Gran Bretagna, e aspetto ancora di maggior rilievo, il contributo fondamentale alla conquista per Volkswagen Motorsport del quarto titolo Mondiale Costruttori, ottenuto matematicamente in Galles. Sul podio finale salgono con la Hyundai I20Ng ufficiale, Neuville e Gilsoul, per tutta la gara impegnati a fronteggiare il tentativo di recupero, per la verità apparso mai del tutto convinto, di Paddon e Kennard, con l’altra Hyundai. Meeke e Nagle chiudono quinti assoluti, intenti nella seconda parte di gara soprattutto a non fare danni, mentre al sesto posto troviamo Sordo e Marti, incapaci per tutto il weekend di trovare un ritmo almeno accettabile. La rimonta di Latvala e Antilla, dopo le difficoltà del primo giorno di gara, si ferma al settimo posto, appena davanti a Ostberg e Floene.
Da segnalare anche il nono posto assoluto ottenuto da Stéphane Lefebvre, rientrato nel Mondiale dopo il terribile incidente della scorsa estate, in Germania.
WRC 2 Nella classifica riservata alle Wrc2 è totale il dominio di Skoda. La vittoria va a Lappi e Ferm, undicesimi assoluti con la Skoda Fabia R5, davanti a Tidemand e Andersson, con l’altra Fabia ufficiale, mentre il terzo posto è appannaggio di Suninen e Markkula con la Skoda Fabia r5 del team Oreca. Tra gli italiani, andiamo a pescare la prestazione di Bertelli e Scattolin, quindicesimi assoluti, mentre Simone Tempestini ha chiuso al secondo posto la classifica del Wrc Junior alle spalle di Martin Koci. Il Campionato Mondiale Wrc si sposta, tra un paio di settimane, in Australia, per la tappa conclusiva della stagione, in attesa, sempre più spasmodica, del 2017, e di tutte le novità che porterà con sé.
W il rally!
Tuned!
CLASSIFICA PILOTI MONDIALE WRC:
OGIER 247 2) NEUVILLE 143 3) MIKKELSEN 129 4) PADDON 126 5) SORDO 119