Il tira e molla sulla motorizzazione delle vetture Rally1 si è chiuso con la decisione ufficializzata dalla FIA della sospensione dell'utilizzo delle tanto discusse unità ibride plug-in a partire già dalla prossima stagione. Le modifiche ai regolamenti tecnici del WRC, proposte dalla WRC Commission dopo aver ricevuto il supporto dei suoi membri, sono state approvate dal World Motor Sport Council della FIA tramite una votazione elettronica conclusasi quest'oggi, venerdì 15 novembre.
LE MOTIVAZIONI L'adozione dei motori ibridi aveva fatto storcere il naso a più di un protagonista del Mondiale Rally. Con la loro sospensione, la FIA punta ad avere vetture Rally1 più leggere, più facili da guidare, meno complesse da gestire e soprattutto più economiche, senza sacrificare nulla dal punto di vista dello spettacolo. Team e costruttori vedranno ridurre la loro spesa complessiva, mentre il passaggio dal WRC2 al WRC sarà così più semplice per i piloti provenienti dal campionato disputato con vetture Rally2. A spingere verso questo cambio di regolamento anche le prestazioni messe in mostra al Rally Polonia di quest'estate da Martins Sesks, in grado di piazzarsi tra i primi tre in quattro speciali pur gareggiando con una Ford Puma priva di unità ibrida, sostituita da una zavorra.
WRC 2024, Rally Polonia: Martins Sesks (Ford)
LE MODIFICHE La decisione di oggi arriva dopo una serie di cambi di opinione a riguardo da parte del WMSC: a febbraio si era già deciso di eliminare gli attuali propulsori, salvo ripristinarli a giugno con una decisione accolta positivamente anche dai team. L'addio definitivo ai motori ibridi porterà ad altre novità: il peso minimo delle Rally1 passa da 1260 a 1180 kg, mentre il limitatore d'aria si rimpicciolisce da 36 a 35 mm, per mantenere un rapporto peso/potenza equivalente tra vetture del 2024 e del 2025. La potenza dei motori rimarrà superiore ai 380 cv. Verranno inoltre adottati carburanti sostenibili al 100%.
SGUARDO SUL 2027 L'addio ai motori ibridi è anche una decisione presa in ottica 2027, quando esordirà un nuovo regolmaneto tecnico in cui già non era più prevista l'adozione di simili propulsori. Xaveir Mestelan-Pinon, responsabile tecnico e della sicurezza della FIA, ha commentato: ''A seguito di un ampio dialogo con le principali parti interessate, è diventato chiaro che continuare a utilizzare le unità ibride plug-in non era più nel migliore interesse del Campionato Rondiale Rally FIA. Ora possiamo andare avanti con la piena fiducia che il WRC diventerà ancora migliore e più forte, con sviluppi in linea con la prospettiva di lavoro per i regolamenti tecnici del 2027. Ancora una volta, abbiamo evidenziato la capacità del campionato di adattarsi senza diluire lo spettacolo sportivo. Siamo anche lieti che l'uso di carburante sostenibile al 100% rimanga una pietra angolare dell'impegno del campionato per ridurre il suo impatto ambientale''.
WRC 2025: novità tecniche vettura Rally1
LA SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE FIA La decisione è stata accolta con soddisfazione anche da Mohammed Ben Sulayem, presidente della FIA che vanta 18 partecipazioni come pilota ad eventi del WRC negli anni '90: ''La ricca tradizione e l'attrattiva unica di questo sport, che mi sta così a cuore, sono inestimabili e ci impegniamo a salvaguardarne il futuro. Questo sviluppo è importante non solo per gli stakeholder del campionato per adattarsi al panorama energetico in evoluzione, ma anche per contenere i costi. Concentrandoci sul carburante sostenibile e semplificando la tecnologia delle auto, stiamo assicurando che il WRC rimanga accattivante per i fan e realizzabile per i partecipanti''.