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Dal 19 al 23 marzo 2025, il FIA World Rally Championship (WRC) fa tappa in Africa per il Safari Rally Kenya, terzo appuntamento della stagione. Dopo i ghiacci della Svezia, i protagonisti del mondiale si sfideranno sui percorsi sterrati della savana keniota, in un evento noto per la sua imprevedibilità e le condizioni estreme.
Un rally storico e molto impegnativo
Il Safari Rally Kenya mantiene la sua collocazione a marzo per il secondo anno consecutivo, dopo essere stato ripristinato nel calendario WRC nel 2021, interrompendo un'assenza durata 19 anni. Pur essendo una gara su sterrato, il meteo gioca un ruolo cruciale: le piogge improvvise possono trasformare le strade di argilla e sabbia in insidiosi percorsi fangosi, con rocce affioranti che mettono a dura prova piloti e vetture. Attraversamenti d’acqua e temperature elevate completano il quadro di un rally in cui la strategia oscilla tra la massima aggressività e la gestione della vettura.
La cittadina di Naivasha, situata a 90 km da Nairobi, ospita il quartier generale dell’evento. Oltre a essere valido per il WRC, il Safari Rally Kenya è parte del Campionato Rally del Kenya e del FIA African Rally Championship, offrendo visibilità e opportunità ai piloti locali.
Il percorso: venerdì la giornata più dura
Dopo lo shakedown presso il nuovo tracciato Sleeping Warrior in programma nella mattina di mercoledì, il giorno successivo la competizione si sposta a Nairobi per la cerimonia di apertura al Kenyatta International Convention Centre. A seguire, a partire dalla tarda mattinata italiana, la competizione scatterà con la Super Special Kasarani e la prova Mzabibu di 8,27 km che precedono il rientro a Naivasha per il riposo notturno.
La tappa di venerdì 21 marzo prevede 157,58 km cronometrati, con la prova più lunga del rally, Camp Moran (31,40 km), seguita dalle speciali Loldia, Geothermal e Kedong. Le stesse prove saranno ripetute nel pomeriggio dopo l’assistenza a Naivasha.
Sabato 22 marzo, il percorso si sviluppa intorno al Lago Elmenteita per un totale di 146,50 km. La giornata si apre con una versione ridotta della Sleeping Warrior, seguita dalla prova più lunga di Elmenteita e dalla Soysambu. Anche in questo caso, il programma prevede una ripetizione delle prove nel pomeriggio.
L’ultima giornata, domenica 23 marzo, comprende una seconda ripetizione della Mzabibu, seguita dalla doppia tornata su Oserengoni e Hell’s Gate. La seconda prova su Hell’s Gate fungerà da Wolf Power Stage, decisiva per l’assegnazione dei punti bonus.
Le squadre al via
Il team Hyundai Shell Mobis schiera il campione in carica Thierry Neuville, reduce dal terzo posto in Svezia, affiancato dagli altri titolari Ott Tänak e Adrien Fourmaux. Neuville punta a sfatare il tabù del Safari Rally Kenya: in quattro edizioni ha collezionato un ritiro, una squalifica e due quinti posti.
Per M-Sport Ford, Grégoire Munster affronta la sua seconda stagione completa in Rally1, mentre Josh McErlean debutta con la Ford Puma Rally1 dopo l’esperienza in WRC2. Il greco Jourdan Serderidis completa la formazione.
Toyota Gazoo Racing presenta una line-up di quattro piloti: Elfyn Evans, attuale leader del mondiale, Kalle Rovanperä, vincitore delle edizioni 2022 e 2024 e che proverà a cambiare passo dopo un inizio sotto le aspettative, Sami Pajari al debutto in Kenya, e Takamoto Katsuta, che ha già conquistato tre podi in quattro partecipazioni.
Una sfida per piloti e vetture
Oltre alle difficili condizioni del terreno, il Safari Rally Kenya vedrà la prima esperienza sui suoi sterrati della Hankook come fornitore ufficiale di pneumatici del WRC. Le vetture Rally1 utilizzeranno i modelli Dynapro R213 WRC3 e Dynapro R213 WRC7, con un limite di 28 pneumatici per l’intero evento.
Con un percorso impegnativo e un contesto naturale unico, il Rally Kenya 2025 si preannuncia anche quest'anno come una delle prove più spettacolari e selettive della stagione.