CALENDARIO DA RIVEDERE Dopo la recente cancellazione del Safari Rally Kenya, il WRC 2020 dovrebbe riaccendere i motori non prima di agosto, quando è in programma il Rally Finlandia. Uno scenario che però molto probabilmente cambierà, con i vertici del campionato intenzionati a rivedere profondamente la programmazione per salvare una stagione condizionata dalla pandemia di Covid-19. Finora, sono tre i rally che si sono disputati e due, quelli del Kenya e del Portogallo, già ufficialmente cancellati per quest'anno, abbassando il totale delle prove previste a 11.
SI RESTA IN EUROPA Con pochi mesi a disposizione e ancora tanti eventi da disputare, il WRC sta pensando di concentrare la stagione in Europa. A venire sacrificati per motivi economici e di logistica sarebbero il Rally Nuova Zelanda, previsto a settembre, e il Rally Giappone, in teoria la prova conclusiva di quest'anno. Due lunghe trasferte rese ancora più complicate dalla situazione di incertezza legata al coronavirus. La decisione definitiva per la gara neozelandese arriverà entro la fine di maggio, mentre per quella giapponese non è ancora stata fissata una scadenza.
Podio Rally Italia Sardegna 2019
ITALIA IN ATTESA Come detto, anche per il Rally Finlandia ci dovrebbero essere novità. Il Mille Laghi verrà probabilmente posticipato a inizio autunno, in una data da fissare tra settembre e ottobre, allontanando così ancora la ripresa delle attività. Sono confermati invece i piani per la Turchia (24-27 settembre), la Germania (15-18 ottobre) e la Gran Bretagna (29 ottobre-1 novembre). Resta poi in sospeso il Rally Italia, inizialmente previsto a giugno: i vertici del WRC stanno attendendo le decisioni del nostro governo per quanto riguarda la riapertura delle frontiere, attualmente prevista a partire dal 15 giugno, nonché le altre misure contenitive da mantenere nel corso dei prossimi mesi. Più chiara la situazione dell'Argentina, dove non si prevede di poter gareggiare prima degli ultimi tre mesi dell'anno, proprio a causa delle misure di contenimento del coronavirus adottate dallo stato sudamericano.