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WEC, Neveu: "Pronti a correre in agosto a Spa a porte chiuse"


Avatar di Marco Borgo, il 23/04/20

4 anni fa - La gara belga potrebbe disputarsi nonostante le restrizioni imposte dal governo

Neveu: "Pronti a correre in agosto la 6h di Spa a porte chiuse"

La gara belga potrebbe disputarsi nonostante le restrizioni imposte dal governo sugli eventi sportivi
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GARA SENZA SPETTATORI L'ipotesi di correre la 6 ore di Spa senza pubblico a bordo pista è una tra le possibilità paventate dall'Automobile Club de l'Ouest al fine di far ripartire il campionato mondiale endurance senza ulteriori ritardi. Il FIA WEC, infatti, dovrebbe ritornare in pista il prossimo 15 agosto con la gara belga inizialmente prevista per il 25 aprile e poi spostata a causa delle restrizioni imposte dai governi a causa dell'epidemia di Coronavirus. La successiva estensione dello stop agli eventi pubblici con affluenza di pubblico imposta dalle autorità del Belgio fino al 31 di agosto ha messo in forte dubbio quella che doveva essere la sesta tappa della stagione 2019-20, oltre al Gran Premio di Formula 1 che si doveva tenere proprio il 30 di quel mese.

LE PAROLE DI NEVEU ''E' ancora presto per prendere una decisione definitiva - ha dichiarato Gerard Neveu (sotto) ad endurance-info.com - la gara di Spa doveva essere quella che segnava il ritorno in pista dopo la pandemia ma l'intervento del governo ha messo il tutto in dubbio un'altra volta. Stiamo considerando tutte le possibilità del caso e, se sarà necessario correre a porte chiuse, siamo pronti a farlo. Questo dovrà essere però possibile tutelando la salute di tutti gli addetti ai lavori. Stiamo seguendo l'evoluzione della situazione con le restrizioni che stanno cominciando ad essere allentate in molti paesi''.

Gerard Neveu, WECGerard Neveu, WEC

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WEC E LE MANS SERIES DIVISI Con la revisione di tutti i calendari sportivi a causa dello stop imposto di tutte le manifestazioni sportive che prevedevano l'accesso di pubblico, era stata prevista una nuova data sul circuito di Spa anche per l'European Le Mans Series. La sorella minore del campionato mondiale doveva fare tappa sulle Ardenne il 9 di agosto, una settimana prima. Ma con l'ipotesi di correre a porte chiuse è stata ribadita la necessità di tenere i due campionati divisi anziché condividere la pista nello stesso week end come succedeva negli scorsi anni a Silverstone. La quantità di mezzi e personale da ospitare rende difficile far convivere i due campionati anche in una pista come quella di Spa che ha una pit lane ed un numero di box ben maggiore rispetto a quelli impiegati dalla F1 che vengono usati in occasione, per esempio, della 24 ore di Spa.

FANS ALLA PORTA La scelta di correre a porte chiuse si rivelerà quella giusta? La chiave di lettura si presta a diverse interpretazioni. La prima è quella del tifoso - chiaramente l'elemento cardine di qualsiasi sport - che si vede privato della possibilità di vivere da vicino l'evento non potendo accedere al circuito ed alle tribune. Inoltre, la cosa avrà i suoi risvolti sotto il piano della sicurezza. Tutti gli addetti ai lavori (piloti, meccanici, giornalisti, commissari di pista, staff, ecc) saranno esenti da contagi? Tornando agli spettatori, come si potrà impedire che in una pista quale Spa, lunga sette chilometri e che si sviluppa in mezzo ad un bosco, gli appassionati più incoscenti non giungeranno lo stesso a ridosso del circuito contravvenendo alle disposizioni?

Disputare una corsa a porte chiuse comporterà dei rischi che i vertici di Le Mans dovranno attentamente valutare.


Pubblicato da Marco Borgo, 23/04/2020
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