Un tuffo nel passato: quando la Citroen DS e poi la SM dominavano il panorama dei rally raid
SALTO NEL PASSATOLa clausura forzata ai tempi del coronavirus ci dà la possibilità di riscoprire antiche passioni che magari non avevamo più avuto modo di coltivare. Allo stesso modo, l’assenza di eventi sportivi da raccontare, può essere una chance per noi operatori dell’informazione per fermarci etornare indietro… con la mente. È quello che facciamo oggi ricordando la storia di una grande ammiraglia a quattro ruote, capace di imporsi sul mercato ma anche sul difficile terreno (in senso letterale) dei rally negli anni 70: la Citroen DS.
Storia rally: la Citroen DS tra gli anni 60 e 70
ALTRI TEMPIL’epopea di Citroen nei rally parte effettivamente da lontano e da quelle auto semicingolate degli anni ’20 impegnate nei raid in Africa. La casa del doppio Chevron fa però davvero il botto con l’esordio della mitica DS nelle competizioni, tra gli anni ’60 e la prima parte degli anni ’70. Una macchina iconica, capostipite del brand DS oggi in grado di fare scuola in termini di eleganza e tecnologia elettrica, con i successi sulle piste della Formula E. All’epoca, però, l’elettrificazione della gamma non era neppure lontanamente in agenda e, anzi,servivano auto solide e veloci per imporsi nel difficile mondo dei rally…
Storia rally: la Citroen DS tra gli anni 60 e 70
PRIME VITTORIEDetto-fatto per la DS, in grado di imporsi in numerose gare sotto la gestione della scuderia Ecurie Paris diretta da René Cotton, poi squadra corse ufficiale Citroen. L’ammiragliavinse tutto quello che c’era da vincere, imponendosi per ben due volte al Rally di Montecarlo, trionfando nel 1969 anche in alcune vere e proprie maratone simbolo di un’epoca totalmente diversa per il rally e, in generale, per il motorsport: dalla Liegi-Sofia-Liegi, all’East African Safari, passando per il Tour de Corse, i rally dei Fiori, dell’Acropoli, di Germania, della Polonia, della Norvegia, dei 1000 Laghi e del Marocco. Proprio nell’evento nordafricano, uno degli appuntamenti più difficili e sentiti, le vittorie arrivarono anche nel 1970 quando, a navigare la DS21 Coupé di Bernard Consten (arrivata seconda alle spalle della macchina gemella con Neyret-Terramorsi) c’era un certo Jean Todt.
Storia rally: la Citroen DS tra gli anni 60 e 70 nel Rally del Marocco
ARRIVA LA SMNel 1971 la DS21 Coupé sarà affiancata nella squadra corse – guidata da Marlene Cotton, moglie del prematuramente scomparso René e prima donna a ricoprire il ruolo di direttore sportivo nel motorsport – dalla nuovaCitroen SM. Anche in questo caso sarà un successo, con la vittoria dell’edizione di quell’anno del Rally del Marocco con Jean Deschaseux. Non solo vittorie, ma anche qualche boccone amaro da mandare giù per Marlene Cotton e soci: è il caso dell’edizione 1972 della classica marocchina, dove la DS23 di Neyret e Terramorsi non riuscirà ad andare oltre il secondo posto. Negli anni successivi, nonostante la produzione di serie della DS fosse ormai terminata da qualche mese, un ultimo ruggito: Deschaseux e Plessard chiudono l’atteso evento in Marocco con il primo posto nella categoria turismo e il quarto in classifica generale. Un finale entusiasmante fino al ritorno al successo di DS, stavolta come brand e non come singolo modello, nel campionato di Formula E con Jean-Eric Vergne e il team Techeetah. Ma questa, è un’altra storia…