INDAGINE INTERNA Non è andata proprio giù a Roger Penske la squalifica dei propri piloti dal round di St. Petersburg. Josef Newgarden - vincitore della prima gara stagionale - e Scott McLaughlin avevano potuto usare il 'push to pass' anche in fasi della gara in cui non è consentito dal regolamento tecnico tramite uno specifico software che riattivava la funzione. Scoperto il tutto nelle gare successive, lo staff tecnico dell'Indycar aveva escluso i due piloti dalla classifica multandoli di 25'000 dollari.
CONFLITTO DI INTERESSE Roger Penske si è trovato nella scomoda situazione di ''sanzionare il suo stesso team'' essendo egli da due anni anche a capo del campionato ma da sempre team principal della scuderia da lui creata decadi fa. Nei mesi scorsi era girata qualche voce di riunioni a cui avevano preso parte solo alcuni dei team partecipanti. Ecco che il capitano è stato chiamato ad un'azione decisa e risoluta per tutelare la sua integrità e dare un segnale di trasparenza e correttezza al paddock del campionato d'oltroceano.
SOSPENSIONI Dopo un'indagine interna per andare a fondo sulla questione, il team Penske ha comunicato ufficialmente di aver sospeso per due gare Tim Cindric (foto sopra), di fatto il 'numero 2' a livello gestionale del team Penske, oltre ai tecnici Ron Ruzewski, Robbie Atkinson e Luke Manson. Quest'ultimo è l'ingegnere di macchina di Newgarden. Tutti e quattro saranno esclusi da entrambe le gare di Indianapolis, Indy GP e la successiva 500 miglia. Questi non potranno né essere presenti sull'ovale o essere in contatto in qualsiasi modo con il team quando le vetture saranno in pista. La classica dell'Indiana vedrà dunque Newgarden affiancato da uno staff tecnico completamente rinnovato e questo potrebbe complicare le cose allo statunitense.