MotorBox intervista Lello alla vigilia del Monza Rally Show: "Non sono qui per fare la comparsa, si può lottare per il podio"
MONZA LELLO SHOW La vittoria nellaGT World Cup a Macaonon è stato l’ultimo appuntamento della stagione corsaiola di Raffaele Marciello. Il pilota italiano sarà infatti presente nel weekend alMonza Rally Showper contendere un risultato di prestigio a una fitta schiera di specialisti del rallismo italiano e internazionale. Ma anche e soprattutto per ricevere l’abbraccio del caloroso pubblico di appassionati di motori che anno dopo anno si ritrova all’Autodromo Nazionale per quello che è a tutti gli effetti uno spettacolare galà di fine stagione.
Monza Rally Show 2019, l'equipaggio di Raffaele Marciello e Alessandro Nolli Brianzi e la Citroen C3
COME LOEB Per competere tra le storiche curve della pista brianzola Lello ha scelto una Citroen C3 R5, non solo portata in pista con una livrea leggendaria – che richiama chiaramente quella del titolo mondiale Wrc vinto daSebastien Loeb nel 2003 su Citroen Xsara – ma in tutto e per tutto analoga a quella che fino a qualche settimana fa ha lottato per ilCampionato Italiano Rallynelle mani di Luca Rossetti. Il ventiquattrenne sarà navigato dall'amico e manager Alessandro Nolli Brianzi.
LOTTA PER IL PODIOMotorBox ha intervistato Marciello alla vigilia del Monza Rally Show proprio per raccogliere le sensazioni dei preparativi: “La macchina? Sì, è… rossa e ha la livrea di Loeb del 2003! A parte gli scherzi, ho scelto la Citroen C3 R5 e il team D-Max perché li conosco da quando correvo nei kart e so bene che si tratta di una struttura molto esperta e competitiva. Certo, non ho nessuna pretesa di vittoria, ma di sicuro non vado a Monza per fare la comparsa. Anzi, credo che si possa fare bene e lottare per il podio”.
Monza Rally Show 2019, la Citroen C3 R5 di Marciello nelle prime prove in pista
OCCHIO AI “PISTAIOLI” Parole che non sorprendono chi ha imparato a conoscere Lello, un pilota talentuoso, sempre pronto a scherzare ma anche ben consapevole – a ragione – dei propri mezzi: “Sì, è vero che per me si tratta del primo rally in carriera, ma non possiamo dimenticare che quello di Monza non è un vero e proprio rally per specialisti. Anzi, storicamente i ‘pistaioli’ sono sempre andati bene e non vedo per quale motivo non dovrei riuscire a farlo anche io. In fondo non si tratta di un percorso di montagna in cui rischi magari di finire in un burrone o tra gli alberi. Quindi mi aspetto assolutamente di essere in grado di lottare”.
Monza Rally Show 2019, Raffaele Marciello e Alessandro Nolli Brianzi
INSIDIE Non ci saranno burroni sulla strada di Marciello, ma di sicuro qualche insidia da imparare a gestire: “Non ho fatto molti test, giusto una mezza giornata in pista ad Arese in cui è andato tutto bene. La macchina da rally è un po’ diversa da quelle a cui sono abituato, ma in fin dei conti si tratta pur sempre di una macchina che ha quattro ruote… Insidie? Sì in realtà bisogna un po’ allenarsi con le inversioni e le ripartenze da fermo, che in questa disciplina sono fondamentali per andare forte. Sto provando a gestire al meglio i tornanti stretti e a usare il freno a mano nelle curve molto lente, ma sono abbastanza fiducioso”. Il Rally Show inizierà domani con le prime prove speciali previste nel pomeriggio. Qui i dettagli del percorso e il programma completo delle tre giornate.