- 24/08/20 - Alonso 21°, la Indy500 finisce nell'anonimato: "È mancato il ritmo e... la frizione"
- 06/07/20 - Indycar 2020, rivivi la seconda gara ad Indianapolis - VIDEO
- 30/06/20 - Indy500, ecco la livrea per l'assalto di Alonso alla Triple Crown
- 09/06/20 - Coronavirus, Dixon: "Weekend in... un giorno? Mai visto prima"
- 09/06/20 - Rivivi la prima gara della stagione IndyCar 2020 a Dallas - VIDEO
- 22/05/20 - Indycar 2020: saltano le gare di Toronto e Richmond
- 08/05/20 - L'Indycar ci riprova: il via della stagione a porte chiuse a Dallas
- 07/04/20 - Calendario IndyCar: stop al weekend di Detroit, tripletta Indianapolis
- 26/03/20 - Ufficiale: il coronavirus fa slittare la 500 Miglia di Indianapolis
- 10/01/20 - Indy500, Alonso va all-in: "Serve il miglior team possibile"
- 12/11/19 - Indy500, Andretti vuole Alonso al via nel 2020
- 03/10/19 - IndyCar, test Aeroscreen per il 2020: "Ti senti nudo senza"
- 14/08/19 - McLaren sbarca in IndyCar, Brown in pressing su Alonso
SHOW FINALE Doveva essere un grande show, l’ultimo appuntamento della difficile stagione IndyCar al tempo del coronavirus… e grande show è stato. A trionfare è stato ancora una volta il Lewis Hamilton d’Oltreoceano, il neozelandese Scott Dixon che può festeggiare così il suo sesto titolo nella Formula 1 a Stelle e Strisce. Un successo quasi annunciato – considerando il vantaggio in classifica e la mancanza dei doppi punti nell’ultima gara, al contrario di quanto accade solitamente in IndyCar – ma per nulla banale visto che, in una caotica gara su un circuito cittadino, i rischi sono sempre dietro l’angolo…
IndyCar 2020, St. Petersburg: Scott Dixon (Chip Ganassi Racing) e Josef Newgarden (Team Penske)
TAPPA A NEWGARDEN A ospitare il season finale della IndyCar è stata per l’occasione la pista temporanea di St. Petersburg, solitamente utilizzata per l’apertura del campionato e infine slittata a chiusura della stagione dopo i rinvii per Covid della scorsa primavera. Dicevamo di un successo non banale, perché a vincere la gara è stato proprio lo sfidante di Dixon, quel Josef Newgarden campione in carica che doveva salire sul gradino più alto del podio e sperare in un crollo del rivale neozelandese del team Chip Ganassi. Speranza rivelatasi vana nonostante i tanti incidenti e le numerose bandiere gialle a rimescolare continuamente le carte, con il quarantenne di Auckland bravissimo a restare fuori dai guai assicurandosi il terzo posto alle spalle della McLaren di Pato O’Ward.
IndyCar 2020, St. Petersburg: Scott Dixon (Chip Ganassi Racing)
TANTI EVENTI Molti, come dicevamo, gli scossoni ad animare la gara sin dalle prime battute. Le più clamorose? I ritiri per incidente del poleman Will Power, compagno di squadra di Newgarden nel team Penske, e di Alexander Rossi, che proprio dall’australiano aveva ereditato la leadership. Errore di guida anche per la guest star dell’ultimo appuntamento, il supercampione della V8 Supercars, Scott McLaughlin andato in testacoda in una delle numerose ripartenze dopo la caution. Dixon si assicura così il sesto titolo dopo quelli già portati a casa nel 2003, 2008, 2013, 2015 e 2018, con un vantaggio di 16 punti su Newgarden. Chiude al terzo posto della generale Colton Herta. La IndyCar tornerà in pista il prossimo 7 marzo sempre a St. Petersburg per il season opener della stagione 2021.