SITUAZIONE DRAMMATICA Resistere all'uscita di scena a breve distanza prima della Mercedes e poi dell'Audi, con in mezzo la breve parentesi illusoria dell'Aston Martin, sarebbe compito arduo per qualsiasi categoria, figuriamoci per il DTM che sulla rivalità tra i due marchi ha costruito buona parte delle sue fortune. Il futuro del campionato è appeso a un filo, come ha confermato anche Timo Glock. L'ex pilota della Toyota in F1 è uno dei portacolori della BMW, l'unica casa al momento ancora potenzialmente interessata al 2021.
BERGER IN CERCA DI UN MIRACOLO In un'ìntervista rilasciata ad Autosport, Glock non ha nascosto il suo pessimismo: ''Spero che Gerhard Berger (boss dell'ITR che organizza il campionato, ndr) possa trovare qualche soluzione ma, quando ti rendi conto della portata dei problemi del mondo, le possibilità e la fiducia diminuiscono sempre di più ogni giorno. Spero ci sia un modo per andare avanti, perché la piattaforma è semplicemente troppo buona''.
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IL FATTORE COVID-19 Il pilota tedesco non dimentica dunque il secondo fattore che mette a rischio il futuro del DTM, ossia le conseguenze economiche che sta portando il lockdown a cui si è ricorsi per contrastare la pandemia di coronavirus: ''Posso immaginare che sarà un argomento importante nei prossimi mesi, quando le cifre delle vendite nel secondo e terzo trimestre saranno disponibili. Le vendite tra aprile e giugno mostreranno probabilmente la reale portata della crisi dovuta al Covid-19. Ciò potrebbe mettere a disagio le cose per una casa automobilistica o per un'altra. Dopotutto, chi sta pensando di acquistare un'auto in questo momento? Lo si può vedere nel DTM: l'Audi ha deciso di ritirarsi a fine stagione proprio a causa delle circostanze''.
LA CONCORRENZA ELETTRICA Un ultimo aspetto che sta mettendo in ginocchio il DTM è l'ascesa della Formula E. La Mercedes due anni fa ha lasciato la categoria proprio per concentrarsi nella nuova avventura nella categoria elettrica, cosa che farà ora anche l'Audi. La stessa BMW è impegnata in quel campionato e a questo punto potrebbe decidere di spostare in quella direzione le risorse ora dedicate al DTM. Glock ha spiegato di non avere ancora ricevuto chiarimenti sul futuro: ''Continuo a chiamare Jens Marquardt (boss di BMW Motorsport, ndr), ma cosa dovrebbe dirmi? Mi risponde: 'Tutto quello che ti dico potrebbe essere diverso domani'. In alcune conversazioni noti che stanno lottando per vedere il futuro, non c'è ancora una chiara direzione perché ci sono in gioco ancora tante variabili''.