IL MANCATO DEBUTTO DA RECORDIl 30 maggio passato, la pilota russa Irina Sidorkova avrebbe dovuto debuttare in W-Series sul nuovo circuito di Igora Drive, nella periferia di San Pietroburgo, disputando la gara di casa. Irina, classe 2003, sarebbe diventata la più giovane partecipante nel campionato di F3 interamente femminile. Selezionata insieme alle due colleghe del campionato spagnolo di Formula 4 durante i test dello scorso settembre sul Circuito di Almeria, Irina ha tutt'oggi una sola stagione di competizioni in monoposto alle spalle. La Sidorkova è parte della prestigiosa SMP Racing Academy, il programma russo per lo sviluppo di giovani piloti che ha portato in Formula 1 Sergey Sirotkin e che supporta piloti del calibro di Robert Schwartzman, Mikhail Aleshin, Egor Orudzhev, Mikhael Belov e Alexander Smolyar.
Irina Sidorkova, SMP F4 Russia, 2019, intervista
UNA SOLA STAGIONE ALLE SPALLEProprio grazie al supporto di SMP, la Sidorkova è stata in grado di unire la sua partecipazione al campionato russo di F4 con quello spagnolo – dove ha trovato ottima competizione nel ''trofeo femminile'', tuttavia ottenendo quattro vittorie di classe nella prima metà della stagione 2019. In forza al team Drivex nella serie iberica, Irina ha ottenuto un rispettabile sesto posto come miglior risultato assoluto ad Aragon, mentre ha conquistato due podi assoluti nella meno competitiva Formula 4 russa. Proprio a proposito degli spesso contestati “trofei femminili” - che prevedono classifiche separate all'interno del risultato complessivo - Irina ci ha detto: ''Penso che aiutino a sviluppare il motorsport femminile. Le ragazze vengono premiate separatamente, il che fa in modo che gli spettatori inizino a seguire gli aggiornamenti nelle categorie femminili. Secondo me, questo è positivo e porta benefici al movimento del motorsport femminile''.
Irina Sidorkova, W Series test a Almeria, 2019
PASSAGGIO FORZATO AL VIRTUALEIra- così è soprannominata in patria - ovviamente dovrà rimandare il suo debutto in W-Series di un anno in seguito alla cancellazione della stagione 2020 a causa della crisi globale del COVID-19, ma non ha perso tempo e si è immediatamente messa in mostra durante il primo round del campionato virtuale della serie interamente femminile. Nella gara di Monza, la Sidorkova è stata la sorpresa indiscussa e, con un secondo, un terzo ed un quarto posto, occupa ora il secondo posto in classifica dietro la più esperta simracer Beitske Visser. Si potrebbe pensare che la giovanissima età abbia giocato dalla sua parte in un adattamento così veloce al mondo delle competizioni virtuali, ma Sidorkova smentisce e, anzi, tradisce un certo disinteresse per gli esports: “Ad essere sinceri, non mi piacciono le gare virtuali. Le sensazioni di un'auto reale e di un simulatore anche molto professionale, sono ancora troppo diverse. Non me ne vogliano gli appassionati di simracing. Ma ora non abbiamo altre alternative, quindi mi sto allenando perchè aspettare altri 30 giorni senza un volante tra le mani sarebbe la morte” - aveva dichiarato la Sidorkova.
W-Series-Esports-Irina-Sidorkova-3
L'INTERVISTADa un inizio di carriera decisamente insolito – che ha visto protagonista una sala cinematografica piuttosto che una famiglia dalle profonde radici negli sport motoristici – alla sua selezione della W-Series, MotorBox ha intervistato la sedicenne russa per cercare di conoscerla un po' meglio prima della seconda tappa della W-Series Esports League di questa sera.
Raccontaci di te, da dove proviene la tua passione per le corse?
“Vivo in Karelia, a Petrozavodsk e frequento il secondo anno di scuole superiori, dove sto imparando la lingua finlandese. Al momento sono un pilota del programma junior della SMP Racing. La mia strada nel motorsport è iniziata in maniera molto inusuale. Una sera sono stata al cinema con la mia famiglia a vedere il film di animazione 'Cars'. Ero una bambina e vedendo la storia di Saetta McQueen e delle altre auto da corsa, in quel momento è scattato qualcosa nella mia testa ed è nato il mio grande desiderio di diventare un pilota da corsa. Più tardi, ho visto una pubblicità in TV che invitava i bambini alla pista locale di go-kart, a Petrozavodsk. Ho cercato in ogni modo di convincere i miei genitori a portarmi. Mi hanno seduta al volante, ho fatto qualche giro e un istruttore ha detto che allenandomi avrei potuto ottenere buoni risultati. Da quel momento sono immersa nel mondo del motorsport, ho scoperto nuovi circuiti, raggiunto degli obiettivi e mi sono nutrita di tanta adrenalina.”
Irina Sidorkova
Come sei poi passata alle auto da corsa?
“Anche il passaggio in auto non è stato dei più usuali: dopo il kart sono passata inizialmente alle vetture turismo. Ovviamente, il sogno sarebbe stato quello di passare in monoposto, ma era troppo costoso e la mia famiglia non poteva permetterselo. Fino al 2019, mi immaginavo un futuro nei campionati turismo. Ma poi ho ricevuto un invito da SMP Racing e la mia vita è cambiata.”
Nel 2019 hai corso sia nel campionato russo che in quello spagnolo di Formula 4. Come valuti la tua stagione di debutto in monoposto?
“È stata una stagione interessante, con molti avvenimenti e piena di emozioni. Sicuramente ho guadagnato molta esperienza, ho imparato molte cose e ho capito come si guida una monoposto, come so comporta e come reagire. Devo ringraziare tutto il personale della SMP che mi ha aiutato tantissimo. Il campionato di F4 in Spagna è andato piuttosto bene. Ho imparato a lavorare con pneumatici diversi e in diverse condizioni, Ho iniziato ad avere fiducia nell'auto, a sentire gli effetti dell'aerodinamica e ovviamente mi sono divertita tanto nelle battaglie ruota a ruota, Sono soddisfatta dei risultati: ho finito diverse gare in top-10 e ho fatto un sesto posto. Sfortunatamente invece i risultati nel campionati russo non sono stati all'altezza delle mie aspettative. Ci sono stati troppi ritiri e diversi incidenti con i miei avversari, quindi non ho avuto l'opportunità di lottare per le posizioni che avrei voluto in classifica. Ma le considero entrambe ottime esperienze che mi hanno fatto imparare molto per il futuro. Ho comunque conquistato due podi, che mi hanno aiutato a credere in me stessa. La prima volta che ho guidato una F4 è stata una sensazione incredibile, un mix di emozioni e adrenalina. Mi è piaciuto subito guidare un auto del carico aerodinamico e sentire come i flussi d'aria influenzano il comportamento della vettura, si sente proprio. In generale, l'auto è veloce e leggera, quindi ci sono dei momenti in cui devi fare delle correzioni, ma questo ha reso tutte le gare ancora più divertenti.”
Irina Sidorkova al simulatore
Qual'è, secondo te, il tuo punto di forza?
“Sono una gran lavoratrice, non mi arrendo mai e raggiungo sempre i miei obiettivi. Sono abituata a lavorare sodo e a migliorarmi sempre, sia in pista che come preparazione fisica. Penso sia questa la mia forza.”
Ma arriviamo al tuo passaggio in W-Series. Cosa ti ricordi del processo di selezione?
“Sono rimasta affascinata dalla mia prima esperienza in W-Series: una nuova vettura, delle nuove persone, un nuovo tracciato e delle nuove sensazioni. Tutte queste emozioni provate ad Almeria sono ancora fresche nella mia mente.C'era un'atmosfera bellissima, tutte le ragazze erano molto socievoli e gli organizzatori erano disponbili a risolvere ogni problema si presentasse. Inoltre avevo un ottimo ingegnere, è stato un vero piacere lavorare con lui. SMP mi ha anche supportato parecchio perché era la prima volta che viaggiavo senza i miei genitori. Avendo passato il 2019 a lottare con Belen [Garcia] e Nerea [Martí] nella F4 spagnola, abbiamo parlato molto in quei giorni. Ci scambiavamo opinioni sulla macchina, sul circuito e sulle nostre emozioni. Ma ho avuto anche modo di parlare con le altre; erano tutte molto contente, socievoli e disponibili nello scambiarsi idee e indicazioni quando necessario. Naturalmente c'è anche una bella differenza tra le vetture, soprattutto nell'aerodinamica. La Formula 3 è più pesante quindi si guida in maniera più pulita. Allo stesso tempo, si percepiscono meglio gli effetti del carico aerodinamico, è una sensazione incredibile. L'auto è proprio incollata al terreno e si sente particolarmente nelle curve veloci.”
Irina Sidorkova, W Series test a Almeria, 2019-2
Qual'è stata la tua reazione quando hai scoperto di essere stata selezionata?
“Ho urlato di gioia per tutto il giorno. È un grande onore per me rappresentare il mio Paese in un campionato così importante ed essere parte della grande famiglia della W-Series”.
Hai mai avuto un momento in cui hai pensato che finalmente realizzare il tuo sogno di diventare pilota si stava realizzando?
“Non è stato un vero e proprio momento, è stato un processo graduale nel quale tutto diventava sempre più serio e non c'era modo di tornare indietro. E non ho mai pensato di arrendermi, perchè ora non è solo più la mia passione ma è tutta la mia vita.”
Cosa pensi si possa fare per aiutare il movimento del motorsport femminile?
“Dalla creazione della W-Series, l'attenzione per la presenza femminile ha fatto grandi passi avanti. L'anno scorso c'è stata una presenza record di ragazzine nelle competizioi kartistiche. Sono sicura che la W-Series tornerà a crescere e con essa anche il numero di giovanissime nel motorsport. Ho sentito troppe volte le donne essere ridicolizzate alla guida di un'auto, specialmente alla guida di un'auto da corsa – anche nel mio caso. Ma ho notato che non senti mai questi commenti provenire da altri piloti professionisti ma, guarda caso, sempre dagli esperti da poltrona”.
W-Series-Esports-Irina-Sidorkova
Descrivi la tua auto dei sogni.
“Sono una persona creativa e da bambina mi piaceva disegnare navicelle spaziali e scrivere storie su di esse. Se avessi l'opportunità di progettare la mia auto dei sogni , probabilmente nascerebbe così, ma mi servirebbe un po' di tempo, un foglio di carta e qualche matita colorata. È più difficile farlo a parole.”
Il secondo round del campionato W-Series Esports League andrà in onda giovedì sera alle ore 20:00 italiane sui canali social della categoria. Le venti ragazze torneranno a darsi battaglia sulla popolare piattaforma di simulazione iRacing, sul circuito di Austin, USA, dove la W-Series avrebbe dovuto fare tappa come appuntamento di contorno al Gran Premio di Formula 1.