VITTORIA MACCHIATA Ricordate Artem Severiukhin? Si tratta del 15enne russo che lo scorso mese scioccò il mondo del motorsport imitando il saluto nazista dal gradino più alto del podio, mentre risuonavano le note dell'inno di Mameli al Kartodromo Internacional do Algarve, in Portogallo. Correndo con licenza italiana, Severiukhin aveva appena vinto la gara della categoria OK. Un risultato prestigioso, rovinato da un gesto folle reso ancora più fuori luogo dal fatto di essere stato fatto mentre è in corso la guerra in Ucraina che, come conseguenza collaterale, ha portato anche a una serie di restrizioni per i piloti di nazionalità russa.
SQUALIFICATO Resosi conto della gravità del gesto, Severiukhin si era scusato attraverso un video pubblicato sui social. La FIA ha comunque portato avanti un'indagine sulla sua condotta, conclusasi ora con la sua squalifica dall'evento. Il giovane russo ha così perso la vittoria conquistata in pista, finita al secondo classificato Joe Turney. I commissari della FIA lo hanno ritenuto colpevole di aver violato ben cinque clausole del Codice sportivo internazionale, compreso il divietro di ''incitamento pubblico alla violenza e all'odio''.
CARRIERA ROVINATA È dunque carissimo il prezzo finale pagato da Severiukhin per il suo gesto. Oltre ad aver perso la vittoria, il russo era già stato licenziato dalla sua squadra. La Ward Racing aveva motivato la sua decisione condannando l'azione del suo pilota, definita ''una manifestazione di comportamento antisportivo e una violazione inaccettabile del codice etico e morale dello sport''. Da quel giorno, Severiukhin non ha più preso parte alle gare della categoria.