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Dakar 2018, Tappa 5

Dakar 2018: le dichiarazioni degli uomini Peugeot Sport


Avatar di Simone  Dellisanti, il 11/01/18

6 anni fa - Le dichiarazioni degli uomini Peugeot Sport

Dakar 2018, tappa 5: le dichiarazioni degli uomini Peugeot Sport

Le dichiarazioni degli uomini Peugeot Sport dopo lo Stage 5 della Dakar 2018

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FAMIN Direttore di Peugeot Sport, Team Manager PEUGEOT Total “Questa Dakar 2018 è molto complicata e ogni giorno accadono cose importanti. Non si sa come andrà a finire. Anche se ad oggi siamo in testa alla classifica generale con un ampio margine, per come stanno andando le cose non possiamo essere sicuri di niente! Sapevamo che quella di oggi sarebbe stata l’ultima e la più complicata delle tappe sulla sabbia, ed è stata terribile per molti concorrenti. Sébastien e Daniel sono stati davvero sfortunati, perché per mantenere la velocità sono caduti in quella buca che non hanno visto. E’ ancora più difficile da accettare perché la vettura è intatta,
ma è chiaramente impossibile per Daniel continuare in queste condizioni.”
 
PETERHANSEL (PEUGEOT 3008DKR Maxi n°300)
1° della tappa / 1° della classifica generale “Oggi non ho fatto una brutta gara, ma per noi non è stata una corsa perfetta. Abbiamo perso pressione in uno pneumatico che è uscito dal cerchio e quindi ci siamo dovuti fermare e abbiamo perso diversi minuti. Abbiamo anche fatto un errore di navigazione alla fine della tappa. Non riuscivamo a trovare un waypoint. Abbiamo girato per più di 2 minuti. Dunque non è stata una giornata perfetta, ma rispetto agli altri non è andata poi così male. Sono davvero dispiaciuto per Cyril, è un mio amico. E’ deludente anche per Sébastien e Daniel, ma questa corsa è così, è la Dakar…”
 
SAINZ (PEUGEOT 3008DKR Maxi n°303)
2° della tappa / 2° della classifica generale “Era una tappa molto complicata e avremmo potuto perdere molto. Non siamo soddisfatti al 100% della giornata, ma abbiamo concluso in una posizione soddisfacente e siamo ben piazzati in classifica generale. Vogliamo continuare su questa scia per raggiungere La Paz senza ostacoli.”
 
DESPRES (PEUGEOT 3008DKR Maxi n°308)
8° della tappa / TBC in classifica generale “Siamo molto contenti di essere ancora in gara. E’ la cosa più positiva che ci sia successa in questi ultimi due giorni. Abbiamo passato 10 ore estenuanti nella polvere, al buio, nello stress. Abbiamo attinto alle nostre riserve, dormendo pochissimo. La prima sessione della speciale ieri è andata bene. Ci siamo fermati 10 minuti con Sébastien e Daniel per vedere come potevamo aiutarli, ma non c’era nulla che noi potessimo fare. Non siamo stati molto lucidi nella seconda speciale a causa della stanchezza accumulata ieri. Alla fine, abbiamo privilegiato il fatto di ritornare in modo sicuro, senza rovinare la vettura. Abbiamo comunque concluso all’8° posto della tappa. Questi ultimi 2 giorni ci hanno permesso di accumulare una grande
esperienza per il futuro.”
 
LOEB (PEUGEOT 3008DKR Maxi n°306)
 
Ritiro alla tappa 5 “L’inizio della tappa è stato molto complicato per noi. Ci siamo insabbiati quasi subito una prima volta. La sabbia era molto soffice e la vettura non risaliva le dune. Le tracce dei concorrenti che nel frattempo ci avevano superato ci hanno aiutato a risalire. Poi ci siamo imbattuti in un concorrente bloccato sulla cresta della duna. Per non essere costretti a fermarci durante la salita, ho scelto l’opzione di aggirarlo da destra. Dietro la cresta c’era però un fosso che non abbiamo visto. Abbiamo subìto un
urto violento. Non c’è stato null’altro da fare che aspettare il camion, che ci ha tirato fuori in pochi minuti. Daniel ha accusato forti dolori in seguito all’urto. Abbiamo finito la speciale al rallentatore per non aggravare il suo stato di salute. Considerando la lesione subita da Daniel, non abbiamo altra scelta, se non quella di ritirarci.”
 
ELENA (PEUGEOT 3008DKR Maxi n°306)
Ritiro alla tappa 5 “Siamo precipitati in una sorta di imbuto di sabbia soffice che non era visibile. E’ stato un urto violentissimo. Ho sentito subito un forte dolore allo sterno e al coccige che non è mai smesso. Abbiamo dovuto concludere la speciale al rallentatore, tanto era forte il dolore che avevo. Sono stato costretto a irrigidirmi nell’abitacolo per evitare il dolore della posizione seduta. Di solito, non mollo mai, ma in questo caso non mi sento davvero di continuare in un terreno in cui c’è tanta compressione.”

Pubblicato da Simone Dellisanti, 11/01/2018
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