Dalla Mini All4 Racing alla Mini John Cooper Works Rally: ecco come è cambiata la Mini per la Dakar 2017
PASAGGIO DI CONSEGNE Dalla Mini All4 Racing alla Mini John Cooper Works Rally, l'obiettivo non cambia: vincere la Dakar. Ma l'auto sì, quella è cambiata eccome. La Mini per la Dakar 2017, basata sulla nuova Countryman e sviluppata da Mini con il partner tecnico X-Raid, si appresta ad affrontare il rally raid più famoso del mondo con alcune modifiche che interessano l'aerodinamica, la gestione delle temperature, la distribuzione dei pesi, il baricentro, lo chassis e ovviamente il motore.
MESSA A DIETA Il look della Mini da Dakar si ispira alla Countryman, come sempre, e aggiorna la livrea (firmata Mini design). Ad avvolgere l'abitacolo della Mini John Cooper Works Rally c'è una carrozzeria migliorata nel cx e alleggerita grazie all'uso combinato di carbonio e kevlar (stessa ricetta della struttura a nido d'ape nel sottoscocca), il che rende i pannelli più agili da rimuovere in caso di riparazioni. Ora la Mini da Rally pesa 1.925 chili ed ha un cofano più basso per garantire ai piloti maggiore visibilità possibile tra le dune.
SOSPENSIONI E FRENI Non solo dune. Dalla neve alla pioggia, passando per condizioni aride e secche; dalla sabbia soffice al fango; dai tracciati di montagna, a 3000 metri sopra il livello del mare, a letti di fiume nelle vallate. Insomma la Mini John Cooper Works Rally si prepara a vederne di tutti i colori, e per resistere ci vuole una pellaccia da orso, ma anche una certa agilità, garantita qui da un comparto sospensioni griffate Reiger Racing dall'escursione di 250 mm (il massimo ammesso dal regolamento). L'impianto frenante, invece, è costituito da quattro pinze a sei pistoncini (raffreddate ad aria all'anteriore, ad acqua al posteriore) che agiscono su dischi da 320 mm.
PER RESPIRARE MEGLIO E il motore? E' un sei cilindri diesel biturbo di provenienza BMW, capace di 340 cv di potenza massima e ben 800 Nm di coppia. La vera differenza rispetto al passato, però, dovrebbe farla nell'efficienza, grazie a una nuova mappatura di gestione. Gli equipaggi della Dakar raggiungeranno alture di 3.000/4.000 metri, situazioni nelle quali si va in debito di ossigeno. Motore compreso, per il quale i tecnici di X-raid e MINI Motorsport hanno escogitato un nuovo programma di alimentazione e iniezione per contrastare gli effetti dell’altitudine (ad esempio perdita di potenza), mantenendo nel contempo efficienza nei consumi (il carburante è, probabilmente, il bene più prezioso nei rally).
SOTTO SOTTO Sulla nuova Mini da Dakar anche l’intero comparto tecnico al di sotto dello chassis è stato oggetto di un grande cambiamento, perché ci sono tre pneumatici di scorta. Una scelta inedita finora, che implica l'abbassamento del centro di gravità della vettura.