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Forza Alex

Alex Zanardi lascia l'ospedale San Raffaele


Avatar di Luca Manacorda, il 21/11/20

4 anni fa - Le condizioni del bolognese hanno consentito il suo trasferimento

Alex Zanardi è ora in condizioni neurologiche stabili
Le condizioni di Alex Zanardi hanno finalmente consentito il suo trasferimento all'ospedale di Padova

LUNGA DEGENZA Dopo quasi quattro mesi, Alex Zanardi lascia l'ospedale San Raffaele di Milano. L'ex pilota era arrivato nel nosocomio lombardo lo scorso 24 luglio, appena tre giorni dopo il suo trasferimento dall'ospedale di Siena alla clinica Villa Beretta, dove avrebbe dovuto iniziare la riabilitazione necessaria dopo il drammatico incidente avvenuto lo scorso 19 giugno, mentre si trovava a bordo della sua handbike sulle strade della provincia di Siena. Le condizioni di instabilità neurologica e sistemica avevano però suggerito il nuovo ricovero che, come comunicato da una nota della struttura milanese, si è ora concluso con il trasferimento presso l'ospedale di Padova.

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GENERALE STABILITA' Questa novità, che permetterà a Zanardi di trovarsi in una struttura specializzati in casi come il suo, è stata possibile grazie allo stabilizzarsi delle sue condizioni. Come si legge nel comunicato, ''il paziente ha raggiunto una condizione fisica e neurologica di generale stabilità che ha consentito il trasferimento ad altra struttura ospedaliera dotata di tutte le specialità cliniche necessarie e il conseguente avvicinamento al domicilio familiare''. 

RIABILITAZIONE GIA' IN CORSO Zanardi, 54 anni, al San Raffaele ha affrontato un periodo di rianimazione intensiva, prima di subire dei nuovi interventi chirurgici per le complicanze dovute al trauma e per la ricostruzione facciale e cranica. Successivamente, il campione paralimpico ha mosso i primi passi per quanto riguarda la riabilitazione: ''Negli ultimi due mesi, ha potuto intraprendere anche un percorso di riabilitazione fisica e cognitiva. Auguriamo ad Alex e alla sua famiglia un futuro di progressivo miglioramento clinico'' conclude la nota dell'ospedale milanese.


Pubblicato da Luca Manacorda, 21/11/2020
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