LOCATION INUSUALE In una pista un po' insolita per le corse GT si è disputata la seconda tappa dell'Intercontinental GT Challenge. La serie internazionale di Stefan Ratel ha debuttato su un tracciato famoso per la celebre 500 miglia di Indianapolis. La gara di otto ore che è andata in scena poteva sembrare scontata e priva di interesse, vista la pista ed il numero di iscritti al via. La pioggia però ci ha messo del suo, ed il risultato è stato tutt'altro che prevedibile.
OTTO MESI DI ATTESA Dopo otto mesi dal primo round valevole per la serie intercontinentale, la 12 ore di Bathurst, le vetture GT si sono date appuntamento ad Indianapolis. Non ha perso tempo la BMW, e a distanza di soli sette giorni dalla vittoria nella 24 ore del Nurburgring ha siglato una doppietta sulla pista americana. A comandare per cinque delle otto ore di gara sono stati Augusto Farfus, Nick Catsburg e Connor De Philippi sulla prima delle due BMW M6 GT3 del team Walkenhorst. Proprio Catsburg era nella macchina vincitrice al Nurburgring mentre Nick Yelloly a Indianapolis ha corso nella seconda vettura e si è dovuto accontentare del secondo posto. L'inglese ha raccolto la piazza d'onore assieme ai compagni Martin Tomczyk e David Pittard.
8h indianapolis
PIOGGIA A CATINELLE La corsa ha preso avvio sotto ad una pioggia battente e per diverse ore di gara la pista bagnata ha deciso le sorti della competizione. Nonostante la pole position, la vettura vincitrice aveva dovuto cedere alla Bentley Continental del team K-PAX. Quest'ultima è stata poi coinvolta in un contatto con un altra vettura che ne ha compromesso il risultato. Dietro alle due BMW ha concluso l'Acura NSX di Mario Farnbacher, Dane Cameron e Renger Van der Zande. I due specialisti dell'endurance nord-americano (entrambi corrono su un DPi nell'IMSA, ndr) assieme all'ex Porschista Farnbacher hanno portato la vettura gestita dalla JAS Motorsport in terza posizione nonostante un problema elettrico.
bmw walkenhorst indianapolis
BORTOLOTTI GIU' DAL PODIO Una foratura e dei problemi tecnici hanno privato del podio l'Audi R8 iscritta dal WRT con Mirko Bortolotti in squadra al fianco di Markus Winkelhock e Spencer Pumpelly. Secondo italiano al traguardo è Alessandro Balzan, affezionato delle gare di durata d'oltreoceano schierato da Ferrari sulla 488 di Squadra corse. Vittoria BMW anche nella classe GT4 con Bill Auberlen, Chandler Hull e James Clay. La prossima gara valevole per l'Intercontinental GT Challenge sarà la 24 ore di Spa, gara clou del GT World Challenge Europe.
8H Indianapolis, Gara (top ten)
Pos | Equipaggio | Team | Gap |
1 | Farfus/Catsburg/De Philippi | BMW M6 Team Walkenhorst | 300 giri |
2 | Tomczyk/Yelloly/Pittard | BMW M6 Team Walkenhorst | 41.346 |
3 | Farnbacher/Cameron/Van der Zande | Acura NSX Team JAS | 1 giro |
4 | Winkelhock/Pumpelly/Bortolotti | Audi R8 Team WRT | 3 giri |
5 | Kurtz/Braun/Keating | Mercedes AMG Team DXDT | 5 giri |
6 | Root/Poordad/Heylen | Porsche 911 Team Wright | 5 giri |
7 | Hindman/Blackstock/Megennis | Acura NSX Team JAS | 7 giri |
8 | Balzan/Fuentes/Issa | Ferrari 488 Team Squadra Corse | 8 giri |
9 | Konrad/Habul/Grenier | Mercedes AMG Team SunEnergy | 9 giri |
10 | Auberlen/Hull/Clay | BMW M4 Team Bimmerworld | 27 giri |