PRESSIONI IRREGOLARI Alla vigilia della seconda tappa stagionale dell'IMSA Weathertech Sportscar Championship, la 12 ore di Sebring, nel paddock della Florida è scoppiata un'autentica bomba. La pista che tra pochi giorni vedrà girare anche i team del FIA World Endurance Championship che nei prossimi giorni disputeranno il Prologo e venerdì la prima gara stagionale, ha visto ufficializzare la squalifica del team Meyer Shank Racing. I vincitori della 24 ore di Daytona - la prova di apertura della serie americana - avrebbero compiuto volontariamente delle irregolarità con le pressioni degli pneumatici in gara.
IL MISFATTO Il fornitore degli pneumatici dell'Acura avrebbe notato dei valori anomali e sarebbe andato a fondo nei sistemi elettronici/informatici che rilevano le pressioni degli stessi. Riscontrata l'alterazione dei dati che venivano trasmessi in tempo reale - si dice su iniziativa della stessa casa costruttrice - è stato definito che le pressioni delle gomme non rientravano nel range stabilito dal regolamento tecnico del campionato durante la corsa.
LE SANZIONI L'IMSA dunque è intervenuta revocando 200 dei 350 punti incassati dal team con la vittoria, disponendo il ritiro dei premi erogati e comminando una multa di 50'000 dollari alla squadra di Michael Shank. Lo stesso team owner è stato messo 'in probation' fino a giugno mentre l'ingegnere responsabile dell'iniziativa dolosa è stato sospeso dalla federazione. Il team ha fatto sapere di aver allontanato il tecnico mortificati dell'accaduto con i propri partner tecnici. Rimane - stranamente - la vittoria a Tom Blomqvist, Colin Braun, Helio Castroneves e Simon Pagenaud che però in classifica di campionato slittano all'ultimo posto. Intatti invece i punti guadagnati dal costruttore per la collaborazione nella scoperta dell'infrazione.