ACURA-SHANK BIS Secondo successo di fila per il Michael Shank Racing alla 24 ore di Daytona, la gara di apertura dell'IMSA Weathertech Sportscar Championship. In Florida si è aperta la nuova era delle vetture GTP con Porsche e BMW giunte a battagliare contro Cadillac e Acura. Proprio quest'ultima ha colto il successo, il terzo consecutivo per il marchio di Honda, con la vettura che aveva siglato la pole position. Tom Blomqvist, Simon Pagenaud, Helio Castroneves e Colin Braun hanno dominato gran parte della gara. L'efficienza delle Acura è emersa contro le rivali Cadillac che hanno provato ad insidiare i leader ma hanno finito con il battagliare tra loro per l'ultimo gradino del podio.
TAYLOR ANCORA SECONDO Difficile da digerire l'esito della corsa per il Wayne Taylor racing dopo che aveva recuperato tre giri portandosi al comando. Una penalità per le riparazioni ai box li ha costretti a ricedere il passo nonostante siano tornati nel finale ad insidiare i battistrada. A seguire le due Cadillac di Ganassi, con Renger Van der Zande che non ha lasciato spazio al compagno di box Earl Bamber sulla seconda vettura. Più indietro la vettura dell'Action Express che ha pagato una toccata con una vettura GT. A seguire BMW e Porsche, che hanno vissuto una prima gara difficile con problemi all'ibrido e alle batterie dopo che il marchio bavarese aveva già faticato in qualifica.
FOTOFINISH PER PROTON La bagarre in classe LMP2 ha visto il suo epilogo nei minuti finali quando l'Oreca del Proton racing ha provato a portarsi davanti alla vettura del CrowdStrike, ma è stato nello slancio finale sotto alla bandiera a scacchi che James Allen ha messo il muso davanti all'Oreca di Ben Hanley che non gli aveva risparmiato chiusure drastiche. Vittoria dunque per il Proton racing, solitamente al via in classe GT con Porsche, con Allen affiancato a Francesco Pizzi, Gimmi Bruni e Fred Poordad. Gradino basso del podio per l'Oreca di AF Corse. In LMP3 il team AWA ha fatto il vuoto dietro di sé imponendosi di dodici giri sul primo rivale, il Sean Creech Motorsport che aveva arpionato la pole.
ASTON MARTIN DAVANTI AI PRO Risultato inusuale nelle classi GT dove ad imporsi nell'assoluto è stata l'Aston Martin dell'Heart of Racing, vettura iscritta nella classe GTD, che ha finito davanti agli ufficiali della classe GTD-Pro. Roman De Angelis, Darren Turner, Marco Sorensen e Ian James hanno conquistato il successo della classe GT Daytona precedendo proprio la Mercedes AMG di Cooper MacNeil, Maro Engel, Daniel Juncadella e Jules Gounon, secondi con la prima vettura di classe Pro. Propizio al risultato inedito sono state le neutralizzazioni sul finale che hanno riavvicinato tutte le GT. Al terzo posto la seconda Aston Martin del team Magnus, seconda di classe GTD, davanti alla prima Corvette, anch'essa seconda ma nella classe Pro. A seguire Lexus e McLaren di Vasser-Sullivan ed Inception. Gara da dimenticare per le Ferrari, sia Cetilar che Risi, costrette al ritiro per contatti nelle prime fasi che hanno danneggiato irrimediabilmente il fondo della vettura. Ai piedi del podio di classe Pro la Lamborghini Huracan dell'Iron Lynx degli ufficiali Bortolotti, Caldarelli, Pepper e Grosjean.