La Formula E è pronta a vivere una vera e propria rivoluzione con il lancio del Pit Boost. Terminata una lunga sperimentazione, la nuova tecnologia che ha lo scopo di aumentare l’imprevedibilità delle gare e il coinvolgimento degli appassionati è finalmente pronta per fare il suo debutto nel mondiale elettrico. Ad annunciarlo sono gli stessi organizzatori del campionato, che hanno confermato l’esordio dei pit-stop per ricaricare le batterie – e, con essi, tutta una nuova dinamica di gara – delle macchine di Gen3 Evo a partire dal prossimo doppio Eprix di Jeddah. Ma scopriamo nel dettaglio in che cosa consiste il Pit Boost e cosa lo rende una delle novità più attese della stagione 2025 del mondiale Fia Formula E.
Formula E, che cos’è il Pit Boost?
Il Pit Boost è una funzione obbligatoria che sarà introdotta in tutte le gare con doppio appuntamento delcalendario Formula Eche permette alle monoposto di ottenere un incremento energetico del 10% (3.85 kWh) attraverso una ricarica rapida da 600 kW effettuata in corsia dei box. Questo boost viene infatti effettuato durante un pit-stop obbligatorio di 30 secondi, aggiungendo un elemento strategico senza precedenti alle corse di Formula E.
E-Prix San Paolo 2024-2025: Mitch Evans (Jaguar) | Foto: Fia Formula E
La tecnologia rappresenta un’evoluzione significativa rispetto agli attuali sistemi di ricarica rapida disponibili sul mercato, dimostrando come la Formula E sia il banco di prova ideale per il trasferimento tecnologico dalla pista alla strada. I tempi, agli albori del campionato nel 2014, in cui i piloti dovevano fermarsi ai box a metà gara per sostituire la macchina per via della durata limitata della batteria, sono lontanissimi.
L’impatto strategico del Pit Boost
Con l’introduzione del Pit Boost, le squadre e i piloti dovranno bilanciare l’esigenza di ricaricare rapidamente con il rischio di perdere posizioni in pista durante il pit-stop. La scelta del momento giusto per attivare il Pit Boost sarà infatti decisiva e potrebbe ribaltare l’andamento della gara.
Alcuni dei principali aspetti strategici includono:
- Tempismo perfetto: scegliere il giro ottimale per il Pit Boost sarà fondamentale.
- Impatto sulla posizione in gara: il tempo perso in corsia box dovrà essere compensato dalla maggiore energia a disposizione.
- Interazione con l’Attack Mode: i team dovranno gestire simultaneamente le due variabili, aumentando il livello di complessità strategica.
La prima gara in cui vedremo questa tecnologia in azione sarà L’Eprix di Jeddah, previsto in Arabia Saudita (su una versione ridotta del Corniche Circuit già usato dalla Formula 1) il 14 e 15 febbraio 2025.
Parla il boss della Formula E
“Dopo un esteso processo di test – spiega Alberto Longo co-fondatore e attuale boss della Formula E – e simulazioni, siamo orgogliosi di presentare questa tecnologia rivoluzionaria. Il Pit Boost sfiderà i team a prendere decisioni ad alto rischio sotto pressione, aumentando il livello di spettacolarità e imprevedibilità per i tifosi”.
Anche Marek Nawarecki, Senior Circuit Sport Director della Fia, ha sottolineato l’importanza del sistema: “Questa innovazione dimostra il nostro impegno nello spingere i confini della mobilità elettrica, con un approccio che unisce sport e tecnologia per accelerare il progresso dei veicoli elettrici”.
Un salto di qualità per la tecnologia EV
La Formula E si conferma così la piattaforma di riferimento per l’innovazione tecnologica nella mobilità elettrica: il Pit Boost non è infatti solo uno strumento per rendere le gare più emozionanti, ma anche un simbolo dei progressi nella tecnologia di ricarica rapida.
Eprix Città del Messico 2024: fasi di gara | Foto: Formula E
Grazie a una potenza di ricarica di 600 kW, il Pit Boost sottolinea il potenziale delle future infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici affrontando e potenzialmente risolvendo uno dei principali problemi che costituiscono una barriera per l’ingresso della maggior parte dei consumatori nel mondo della mobilità a batteria: la velocità di ricarica.
Caratteristiche principali del Pit Boost
- Energia aggiuntiva: +10% (3.85 kWh) ottenuta tramite una ricarica da 30 secondi.
- Velocità di ricarica: 600 kW, molto superiore agli standard attuali per i consumatori.
- Durata del pit stop: 34 secondi totali, inclusa la fase di stazionamento.
- Regole precise: solo due membri del team possono lavorare sull’auto, oltre a un tecnico per la gestione della ripartenza.
- Finestra temporale: l’attivazione del Pit Boost è regolata da protocolli stabiliti dalla Fia, che fornirà informazioni 21 giorni prima di ogni gara.
- Non simultaneo: solo un’auto alla volta per ogni team può effettuare il Pit Boost.
Con il Pit Boost, la Formula E introduce una nuova dimensione strategica e tecnologica che promette di rendere le gare ancora più entusiasmanti e competitive. Questa innovazione non solo esalta il livello del motorsport elettrico, ma rafforza il ruolo della Formula E come piattaforma di sviluppo per le tecnologie di mobilità sostenibile. Debutterà a Jeddah e poi si ripeterà in tutti gli appuntamenti del calendario con doppia gara.