Stoccarda porta per la prima volta in pista la vettura 2019-2020. In abitacolo il factory driver Jani e l'ex Toro Rosso Hartley
FOGLIO BIANCO Mancano quasi otto mesi all’inizio della nuova stagione Formula E, ma Porsche sta già apparecchiando la tavola per il suo ritorno in una competizione ufficiale Fia. Dopo il clamoroso abbandono della classe Lmp1 del Wec, la casa di Stoccarda ha sposato la causa dell’elettrificazione e ha iniziato a spingere lo sviluppo di un powertrain in grado di competere ad alti livelli nel campionato full electric. Una grossa sfida perché Porsche parte da un foglio bianco, come sottolineato anche dall’hashtag #startfromzero che i tedeschi hanno voluto lanciare in occasione dell’esordio in pista della vettura 2019-2020.
DEBUTTO SPAGNOLO Analogamente a quanto fatto qualche settimana fa anche da Ds per i test del powertrain per la prossima stagione, anche Porsche ha scelto il Circuito Calafat di Tarragona per i primissimi chilometri della sua storia in Formula E. A guidare la vettura che contenderà la vittoria ad altri grandi costruttori come Mercedes, Bmw, Ds, Nissan, Jaguar e i “cugini” di Audi, due vecchie conoscenze di Stoccarda: il factory driver Neel Jani e l’ex Toro Rosso – oggi sotto contratto con la Ferrari come pilota per il simulatore – Brendon Hartley. E più di mille sono stati i chilometri percorsi in una giornata (la prima di 15 concesse dal regolamento) decisamente positiva.
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— Porsche Formula E (@PorscheFormulaE) 18 aprile 2019
PARLA HARTLEY “Come pilota di sviluppo – ha spiegato il neozelandese ex Formula 1 – il mio lavoro è quello di supportare il programma Porsche Formula E in vista della sesta stagione della categoria. L’obiettivo principale è stato quello di lavorare al simulatore di Weissach, ma guidare l’auto in pista è stata un’esperienza divertente oltre che impegnativa. Ovviamente è stato interessante salire in macchina, ma è comunque un gran piacere già poter lavorare con un gruppo di persone talentuose come i tecnici che si occupano di questo progetto”.
PARLA JANI “Sento che il test a Calafat – ha poi aggiunto Neel Jani – è stato molto positivo. È davvero importante riuscire a completare quanti più chilometri possibile durante questa fase, in modo da riuscire a fare esperienza soprattutto da un punto di vista tecnico. Sono stati giorni molto produttivi e non vedo l’ora di lavorare con il team nei prossimi mesi. Dobbiamo riuscire a tirare fuori il meglio dalla nostra Porsche Formula E”.