INIZIO CONVINCENTE Dopo tre round della stagione 2022 di Formula E, la classifica generale vede Edoardo Mortara al comando con 43 punti, 5 in più del campione in carica Nick De Vries. L'italosvizzero ha vinto la seconda gara disputata in Arabia Saudita e si presenterà dunque all'ePrix di Roma da leader. Lo abbiamo incontrato in un'intervista organizzata per i media italiani, a un mese dall'appuntamento che si terrà ancora una volta sul circuito ricavato nella zona dell'Eur.
That’s a wrap! After an action-packed weekend racing in Diriyah, we’re feeling strong for this season ahead. Big thanks to all of our partners and fans for supporting us along the way. We’re just getting started! 🏆🙌🏻#FormulaE#DiriyahEPrix#MadeInMonaco#Motorsportpic.twitter.com/8JsPlAkwV6
— ROKiT Venturi Racing (@VenturiFE) January 30, 2022
CIRCUITO COMPLETO Guardando al prossimo impegno in calendario, Mortara ha spiegato di apprezzare particolarmente il circuito dell'ePrix di Roma: ''È un circuito completo con curve lente e veloci, chicane e un fondo sconnesso. Rappresenta una sfida per piloti e ingegneri, è difficile trovare il setup giusto. È un ePrix difficile che mi piace molto''.
VENTURI TRA PRESENTE E FUTURO Il team per cui corre Mortara, il Rokit Venturi Racing, sta sorprendendo in questo avvio di stagione. Pur essendo un team clienti della Mercedes, guida entrambe le classifiche generali, un risultato inaspettato se consideriamo che nelle sette precedenti stagioni di Formula E non ha mai chiuso meglio del settimo posto finale. Un ruolo fondamentale lo ha giocato l'ingresso come team principal di Susie Wolff, avvenuto nella stagione 2018-2019. I meriti della moglie di Toto Wolff sono stati sottolineati dallo stesso Mortara, il quale non si è sbilanciato sul futuro della scuderia, chiamata a una difficile scelta nel momento in cui la Mercedes abbandonerà la categoria a fine campionato: ''Susie Wolff ci ha fatto fare un salto in avanti. Per il futuro non so i piani, Venturi dovrà trovarsi un altro costruttore dopo l'uscita di Mercedes oppure dovrà diventare costruttore. Chi lo sa? Bella domanda...''.
NUOVO FORMAT PROMOSSO Parlando del nuovo format di qualifica adottato dalla Formula E, con due gruppi iniziali da 10 piloti che qualificano gli otto nomi che successivamente si sfidano in scontri diretti in un tabellone di tipo tennistico, Mortara ha dato un parere positivo: ''Non ci sono più gruppi che svantaggiano i top driver. Nella fase di scontri diretti non puoi sbagliare. Il format mi piace abbastanza, nella prima parte usiamo solo 220 kW poi 250 nella seconda parte. Le gomme si scaldano man mano che si va avanti, ci sono condizioni che cambiano e per i piloti è difficile adattarsi''.
Formula E 2022, ePrix Ad Diriyah: Edoardo Mortara (Rokit Venturi Racing)
LE DIFFICOLTA' DI GIOVINAZZI Quest'anno ha fatto il suo esordio in Formula E Antonio Giovinazzi, reduce dall'avventura in F1 con l'Alfa Romeo. Il pilota italiano sta faticando molto in queste prime uscite, ma secondo Mortara non era giusto attendersi di più nelle prime gare: ''Il livello del campionato altissimo, intendo i piloti così come i team. È sbagliato pensare che il livello piloti sia alto solo in F1, lo è anche in Formula E, Indycar, Nascar... sono categorie da specialisti. Lui è arrivato in una situazione difficile, il team Dragon aveva avuto difficoltà lo scorso anno. Così è difficile pretendere subito risultati al top, ma se con la squadra lavorano bene possono ottenere risultati. Anch'io in Venturi all'inizio non ottenevo risultati e ora siamo lì''.
DROGATO DI PADEL Infine, una curiosità su Mortara. Quando gli è stato chiesto cosa fa per mantenersi in forma, il pilota del team Venturi ha confessato la sua passione per il padel: ''Lo ammetto, sono un drogato di padel, gioco tante partite. Trovare un sport che ti fa piacere praticare aiuta a tenersi in forma. Avevo iniziato col calcio, poi mi sono infortunato e sono passato alle arti marziali, un po' di tennis e ora il padel con il quale mi diverto un casino. A livello fisico la Formula E non è molto difficile, è importante tenersi in forma ma non è quello che fa la differenza''.