DUE ANNI FA Daniel Ricciardo è il futuro pilota di punta della McLaren per la stagione 2021. L'ormai esperto australiano ha preso il posto di Carlos Sainz, ingaggiato dalla Ferrari, e correrà assieme al giovane talento Lando Norris, formando una delle coppie più scoppiettanti, imprevedibili e, sicuramente, divertenti, dell'intero circus. Ma questo scenario si sarebbe potuto verificare in anticipo di almeno un paio d'anni, poiché nel 2018 la casa di Woking era già stata in contatto con Daniel, individuato come successore ideale di Fernando Alonso, ricevendo però il gentile, ma fermo, ''no'' da parte del diretto interessato che preferì sposare il progetto Renault. Cosa è cambiato da allora? Ovviamente le prospettive future, figlie anche dell'accordo di motorizzazione firmato con la Mercedes per il 2021.
F1 GP Australia 2020, Melbourne: Daniel Ricciardo (Renault)
UN ''NO'' EDUCATO A raccontare i retroscena di quella vicenda è stato Zak Brown, team principal della McLaren, che ha prima dato il benvenuto da Ricciardo nella sua scuderia: ''Ingaggiare un vincitore di GP come Daniel è sicuramente il segno che stiamo andando nella giusta direzione'' - ha esordito il britannico su Sky Sports - ''Lo avevamo rincorso già due anni fa, ma allora prese la decisione di non unirsi a noi. Ne ho parlato con lui e mi ha detto piuttosto educatamente che a quel tempo venivamo da una stagione piuttosto deludente. Ma c'era anche tanto di quello che avremmo fato per ricostruire il team''.
F1 Test Barcellona 2020: Daniel Ricciardo (Renault) e Carlos Sainz (McLaren)
VEDIAMO COME ANDRÀ In realtà quella McLaren era ben diversa da quella della stagione successiva (2018), e soprattutto di quella discreta avuta nel 2019. ''Non avevo ancora coinvolto Andreas Seidl e James Key nel progetto'' - ha proseguito Brown - ''Né avevo ristrutturato il gruppo dirigente, quindi c'erano molte promesse e, visto che venivamo da una brutta stagione ho potuto leggere nei suoi occhi un 'vediamo come andrà'. E infatti, a distanza di due anni, a Daniel è piaciuto ciò che ha visto, e anche a me. Ha visto i cambiamenti che abbiamo apportato, la leadership che Andreas ha raggiunto, il sostegno da parte dei nostri azionisti, l'accordo con Mercedes. Siamo una squadra in movimento, e penso che tutto questo ci aiuterà a crescere ancora''.