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GUIDA VIRTUALE

World's Fastest Gamer: la quarta tappa di Silverstone National


Avatar Redazionale, il 05/09/17

7 anni fa - World's Fastest Gamer: nell'ultimo round abbiamo spiccato il volo sul layout di Silverstone National

World's Fastest Gamer: la quarta tappa di Silverstone National

World's Fastest Gamer: l'ultimo round del concorso della McLaren su rFactor 2 ci ha permesso di migliorare le nostre capacità sul circuito di Silverstone National

PISTA DI CASA E così siamo giunti al quarto e ultimo round del World's Fastest Gamer, il concorso della McLaren che premierà a settembre il pilota virtuale più veloce del web con un contratto annuale da sim driver ufficiale del team di Woking. La scuderia con a capo Zak Brown, per quest'esperienza, ha valorizzato in tutto e per tutto la sua pista di casa preferita, quel circuito di Silverstone che è stato la sede anche per quest'ultimo appuntamento. Dalla stretta International della settimana scorsa, però, siamo passati al più veloce layout National, dove abbiamo avuto l'opportunità di affinare ancora di più le nostre capacità di piloti virtuali.

BRITISH SPEED Silverstone National è una variante della pista britannica che misura solamente 2,639 km e, come per la International, è destinata alle competizioni minori, tra le quali le categorie GT. La linea di partenza e arrivo è posizionata dove la Formula 1 scattava una volta, cioè dove sono situati i vecchi box che oggi sono sfruttati dalla MotoGP. A seguire troviamo la curva Copse, che termina con la Maggots: qua, anziché proseguire con la Becketts, la Chapel e l'Hangar Straight, la pista di Silverstone National effettua un tornante verso destra e si riconnette alla zona dello stadio con il Wellington Straight. L'ultimo settore, infine, è composto dalla curva Brooklands, dalla Luffield e dalla Woodcote, che riportano a tutta velocità sul rettilineo principale.

PARTENZA A FUOCO Il nostro esordio sul layout di Silverstone National è cominciato, come per tradizione, con qualche giro di pista in facilità con lo scopo di conoscere per bene staccate e accelerazioni. La sensazione iniziale? Un circuito velocissimo, che non permette alcun margine di errore per un buon tempo finale e che richiede una vettura allo stesso tempo stabile, molto scarica e reattiva, in modo da affrontare a tutto gas le curve che lo caratterizzano. Dopo aver preso confidenza con le sue peculiarità, abbiamo subito utilizzato il set-up già sfruttato nello scorso appuntamento e il nostro primo riferimento cronometrico è stato un convincente 53''427. Che ci è valso, tra l'altro, l'entrata diretta nella Top 50!

ALLA RICERCA DEL FLOW Dopo l'euforia iniziale, in cui per un momento abbiamo anche sperato di poter entrare nei primi venti, ci siamo accorti che per migliorare ulteriormente il nostro tempo avremmo dovuto sudare, e non poco. Già ripetere il nostro best lap ha iniziato ad essere una vera impresa: non si tratta solamente di saper tenere l'acceleratore sempre a tavoletta, né di riuscire a interpretare al meglio ogni singola curva. È anche questione... di testa: inutile fissarsi sul dover a tutti i costi affinare i vari settori della pista, perchè in questo modo non si ottiene il risultato sperato. Bisogna entrare in contatto con se stessi, guidare in maniera tonda e rilassata e non troppo aggressiva: questo non vuol dire prendersela con calma, ma piuttosto trovare uno stato di “consapevolezza” dei propri mezzi raggiungibile solo attraverso una grande esperienza di guida.

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MODIFICHE MILLIMETRICHE Fatta questa premessa, abbiamo iniziato parallelamente a lavorare anche al set-up della nostra McLaren 650S GT3. Quello che abbiamo detto nel round precedente è valso anche per questo appuntamento: inutile estremizzare tutto, ma piuttosto modificare di pochi clic alla volta l'assetto trovato, fino a centrare la sensazione che stiamo cercando, cioè quella di stabilità ma anche di scorrevolezza e rapidità in curva. In sintesi, quello che abbiamo fatto è stato lavorare principalmente sulle sospensioni, alleggerendo l'anteriore sia a livello di taratura delle molle che in termini di estensione e compressione, mentre il posteriore è stato oggetto di un leggero irrigidimento per evitare sbandamenti improvvisi in staccata e in percorrenza.

IL GIRO PERFETTO NON ESISTE A ogni piccola modifica siamo scesi in pista per valutare se la nostra McLaren si comportava meglio o peggio rispetto ai run effettuati in precedenza. Ogni volta il carico di carburante a bordo era sufficiente per 3 giri a tutto gas (oltre a quello di lancio), ma prima di far segnare il nostro passaggio migliore abbiamo impiegato più di un centinaio di tentativi... per smussare, alla fine, solamente qualche decimo. Controllando attentamente i parziali in ogni settore siamo andati alla ricerca del giro perfetto, scoprendo in ultimo che questo... non esiste!

LA NOSTRA ULTIMA FATICA Nel nostro best lap siamo entrati alla Copse a circa 180 km/h, per poi accelerare verso la Becketts in sesta piena: qua, in prossimità del rilevamento del primo settore, decisa staccata seguita dall'immediato rilascio del freno per far scorrere la 650S GT3. Inserimento nella Maggots perfetto, cordolo interno e uscita di curva tutta all'esterno: dentro in anticipo la terza per lanciarci sul Wellington Straight a tutta velocità. Infine, l'ultimo settore: è qui che abbiamo perso per strada 2-3 centesimi di secondo, a partire dalla Brooklands fino al tornantino Luffield, da spigolare in modo da raddrizzare il volante il prima possibile e proseguire sotto la bandiera a scacchi praticamente con il cuore in gola.

QUESTO È SOLO L'INIZIO E quindi, su che tempo abbiamo fermato il cronometro di Silverstone? Grazie al nostro impegno abbiamo centrato un sorprendente 53''134, con il quale abbiamo ridotto il nostro svantaggio dai migliori della classe a meno di un secondo e, per la precisione, a 889 millesimi. Un risultato che ci ha permesso, inoltre di classificarci all'83esimo posto su 233 partecipanti a quest'ultima tappa, ovvero i “superstiti” all'intera competizione organizzata su rFactor 2. Questo, però, sarà solamente l'inizio: il World's Fastest Gamer proseguirà nel mese di settembre con un'ulteriore opportunità, allestita sul simulatore iRacing e che permetterà di guidare (virtualmente) una vera vettura di Formula 1, quella McLaren MP4-30 portata in pista nel 2015 da Fernando Alonso e da Jenson Button. Senza dimenticarci, tra l'altro, del Mondiale eSports che inizierà in parallelo sul nuovo videogioco della Codemasters, quell'F1 2017 di cui scriveremo presto la nostra recensione sfruttando questa ulteriore chance di proseguire la nostra “carriera” da piloti virtuali. Noi scenderemo in pista... e voi?


Pubblicato da Giulio Scrinzi, 05/09/2017
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