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TUTTI CONTRO TUTTI Clima tutt'altro che disteso all'Hungaroring, sede del GP Ungheria. I team continuano ad accusarsi di pratiche scorrette e a coinvolgersi a vicenda in polemiche, dando luogo a svariati scontri. Se a tenere banco principalmente sono le accuse rivolte contro la Racing Point, colpevole di aver schierato una monoposto troppo simile alla Mercedes dello scorso anno, anche tra lo stesso team della casa di Stoccarda e la Ferrari stanno volando gli stracci. La scintilla è scoccata con le parole di Mattia Binotto nella conferenza stampa del venerdì.
TOTO NON CI STA Il team principal della Ferrari per la prima volta ha ammesso il pesante impatto avuto dalle direttive tecniche della FIA sul funzionamento della power-unit di Maranello, apparsa in grande difficoltà dopo gli exploit della passata stagione. Binotto ha però commesso l'errore di dire che anche gli altri produttori di motori hanno dovuto adeguarsi a queste indicazioni. Apriti cielo. Toto Wolff ha replicato con durezza a questa allusione, bollata come ''totale stronz*ta'': ''Prima di tutto, queste direttive affermano solo ciò che faceva parte del regolamento e al massimo hanno limitato un solo produttore''. In effetti, dallo scorso autunno solo le prestazioni velocistiche dei motorizzati Ferrari sono andate in calando, un trend confermato anche sul breve rettilineo di Budapest, con 10 km/h di differenza tra Racing Point-Mercedes e Ferrari non giustificabili solo con il maggior drag della SF1000.
F1, GP Ungheria 2020: Mattia Binotto, team principal Ferrari
GRAZIE FERRARI Non solo. Beffardamente, Wolff ha voluto spiegare che le ottime prestazioni delle power-unit sviluppate e prodotte a Brixworth sono figlie anche di quanto faceva la Ferrari lo scorso anno: ''Ci hanno quasi costretti al burnout per contrastarli, con il risultato ironico che ora abbiamo fatto un buon passo in avanti con il nostro motore''.
COMMENTI RIDICOLI Questo weekend Binotto sembra riuscire a far imbestialire Wolff ogni volta che apre bocca. C'è infatti un altro argomento che ha portato l'austriaco a una forte reazione alle parole dell'ingegnere svizzero. Parliamo del Patto della Concordia, il nuovo accordo commerciale che i team devono firmare per il periodo 2021-2026. Binotto, al pari del CEO della McLaren Zak Brown, ha dichiarato che ora la Ferrari è pronta per firmarlo. Anche su questo, è arrivata la precisazione piccata di Wolff: ''Non so perché alcune squadre stiano facendo questi commenti ridicoli sull'essere pronti a firmare, mentre altri no. Rendendo pubbliche queste dichiarazioni, tutti ridono di loro. I negoziati dovrebbero essere tenuti a porte chiuse, senza commenti live''. A differenza della Ferrari, la Mercedes sta ancora cercando di limare alcuni dettagli dell'accordo con Liberty Media.