RAPPORTO AL CAPOLINEA? La situazione di Valtteri Bottas alla Mercedes si fa sempre più complicata. Alle difficoltà in pista, con due zeri raccolti negli ultimi due gran premi, si aggiunge un clima sempre più teso e un netto distacco nei suoi confronti da parte dei vertici della scuderia. Il futuro del finlandese con il team campione del mondo in carica sembra sempre meno certo, con George Russell che scalpita per prenderne il sedile. Ma ciò che fa più discutere ultimamente è il modo in Toto Wolff sta rapportandosi al finlandese.
LE ACCUSE DI WOLFF La scarsa comprensione del manager austriaco nei confronti di Bottas è apparsa evidente quando lo ha indicato come principale colpevole del pitstop fallito a Monte Carlo, con il finlandese accusato di essersi fermato troppo avanti rispetto al punto stabilito. Una versione smentita dai fatti, in quanto è stato verificato come il numero 77 sia arrivato lungo di pochi centimentri e assolutamente meno di quanto mediamente fatto dagli altri piloti. Sulla questione si è espresso Alexey Popov, commentatore della tv russa Match, rivelando un altro dietroscena che spiega i rapporti tesi tra Bottas e Wolff: ''Bottas ha suggerito che forse dovrebbe avere un nuovo telaio dopo Baku, ma Toto ha detto: 'No, no, Lewis è più veloce solo perché crede di più nella macchina'. Sta iniziando a diventare sciocco. Dopo Monaco, la prima cosa che Wolff ha detto è stata che, poiché Bottas non si è allineato correttamente, i meccanici non sono riusciti a togliere la ruota al cambio gomme. Poi si è scoperto che si era fermato meglio di quasi tutti gli altri...''.
F1 GP Azerbaijan 2021, Baku: Valtteri Bottas (Mercedes AMG F1) seduto sul muretto in attesa del via
SITUAZIONE COMICA La differenza di trattamento riservata a Hamilton rispetto a Bottas da parte di Wolff comincia ad essere quasi surreale, come ha sottolineato Popov aggiungendo come nel paddock ormai si rida di questo: ''Quando Hamilton commette un errore, Toto dice 'no, no, ha accidentalmente premuto un interruttore' e 'non è stato un errore perché è stato costretto da Perez'. Onestamente, tutti hanno iniziato a ridere di questo. Non Bottas ovviamente, perché si sente sempre più emarginato in squadra. Qualunque cosa faccia, è colpa sua. Se qualcosa va bene per lui, è grazie alla squadra''. Non il modo migliore di trattare la tua seconda guida in un campionato che, mai come ora, richiede il suo supporto nella sfida per il titolo iridato contro Max Verstappen e la Red Bull.