A pochi giorni dal debutto ufficiale dellaquarta stagione di Drive To Survive(in uscita venerdì 11 marzo), la docu-serie targata Netflix che racconta il dietro le quinte del mondo della Formula 1, arriva a sorpresa un altro parere da aggiungersi alla sempre più nutrita lista dei critici. Se, nei mesi scorsi, aveva fatto scalpore lascelta del campione del mondo Max Verstappen di sottrarsi alle intervistedella troupe del gigante dello streaming, oggi è il boss della Mercedes, Toto Wolff, a confermare indirettamente il parere del rivale olandese. La base di partenza comune? Il modo di descrivere gli avvenimenti, talvolta troppo romanzato e scollegato dal reale avvicendarsi dei fatti sportivi.
F1 2022, la locandina di Drive To Survive 4
DRIVE TO SURVIVE, LUCI E OMBRE Insomma, più intrattenimento che non documentario, Drive To Survive continua a spaccare il pubblico degli appassionati, pur avendo il merito incontestabile di aver avvicinato al circus molte nuove leve, specialmente negli Stati Uniti. “Ricordo di aver visto i primissimi episodi – ha spiegato il manager austriaco, a capo dell’esperienza di Mercedes in F1 dal 2013, al quotidiano Irish Independent – e di averli odiati. Non ho mai voluto avere una telecamera puntata sulla mia faccia, ma ci siamo gradualmente abituati a questo. Adesso è chiaro che la serie è diventata seguitissima ovunque nel mondo, portando un pubblico nuovo e giovane ad appassionarsi alla Formula 1”.
WOLFF COME VERSTAPPEN “Davvero, alla fine odi vedere te stesso – ha poi aggiunto Toto Wolff, confermando di fatto la tesi che ha portato Verstappen a non concedere più alcuna intervista a Netflix – all’interno della serie. Cercano di far girare la narrazione degli eventi a favore del racconto, il montaggio mette insieme situazioni che non si sono mai verificate. Immagino che, da protagonisti di quegli eventi, dovremmo dire che le cose sono andate diversamente da come raccontate. Però stanno creando un bell’intrattenimento. Una nuova dimensione dell’intrattenimento”. La Mercedes (insieme alla Ferrari) è entrata nel racconto diretto di Drive To Survive a partire dalla seconda stagione: dopo queste considerazioni di Wolff,che in passato aveva difeso la docu-serie, è possibile attendersi una chiusura alle telecamere di Netflix in vista di una possibile quinta edizione?