Claire Williams si aspetta di poter mettere subito in pista la vettura 2020, evitando di ripetere il disastro dello scorso anno
IL BUONGIORNO NON SI ERA VISTO DAL MATTINO... Che il 2019 non sarebbe stato un anno particolarmente felice per la Williams lo si era capito fin dai test invernali di Barcellona. Il team di Grove non era stato nemmeno in grado di portare in pista nelle prime giornate la FW42, accumulando un ritardo di sviluppo rispetto alle altre scuderie che non ha fatto altro che incrementare il gap di prestazioni, culminato in una stagione conclusa con un solo punto iridato conquistato. Ora, il glorioso team inglese punta quantomeno a non ripetere una simile umiliazione.
SEGNALI POSITIVI Il primo passo in quest'ottica è stato il passaggio al primo tentativo dei crash test necessari per l'omologazione del nuovo telaio. Un risultato salutato con soddisfazione da Claire Williams, la quale ora sposta l'attenzione sul debutto in pista di febbrario: ''L'obiettivo è avere l'auto pronta per quel giorno, se non prima - ha dichiarato la figlia di sir Frank al quotidiano spagnolo Marca - Sono assolutamente sicura che ciò accadrà. Il primo segnale per noi è che abbiamo superato tutti i nostri crash test, molti dei quali al primo tentativo. L'anno scorso ne avevamo falliti molti anche al sesto tentativo''.
F1, Claire Williams è la vice-team principal dell'omonimo team
OBIETTIVI AMBIZIOSI Con un regolamento sostanzialmente rimasto immutato e la grande rivoluzione del 2021 all'orizzonte, il 2020 non si presenta certo come l'anno migliore per ricucire un distacco importante dalla concorrenza. In Williams hanno però lavorato duramente, considerando che il margine di miglioramento è nettamente superiore rispetto agli avversari: ''Ci siamo posti degli obiettivi davvero difficili durante l'inverno, in particolare riguardo l'aerodinamica ma anche per risolvere alcuni problemi meccanici - ha aggiunto Claire Williams - Tutto sembra essere andato bene. Abbiamo iniziato a vedere alcuni frutti del lavoro nella seconda metà dello scorso anno, ma ora tutto è basato su dati aerodinamici e correlazione con la pista, quindi non ne sei mai sicuro. Dovremo aspettare e vedere dove siamo quando arriveremo a febbraio''.